L’amministrazione comunale e la parrocchia di San Zenone aderiscono al progetto “Custos Vallis”, promosso da Promoserio, in collaborazioni con la Comunità Montana Valle Seriana, l’Università degli Studi di Bergamo e professionisti del mondo culturale, che prevede la valorizzazione del patrimonio culturale immateriale presente nei Comuni della Val Seriana.
Come recita l’art. 2.1 della Convenzione UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, 2003, “per “patrimonio culturale immateriale” s’intendono le prassi, le rappresentazioni, le espressioni, le conoscenze, il know-how – come pure gli strumenti, gli oggetti, i manufatti e gli spazi culturali associati agli stessi – che le comunità, i gruppi e in alcuni casi gli individui riconoscono in quanto parte del loro patrimonio culturale. Questo patrimonio culturale immateriale, trasmesso di generazione in generazione, è costantemente ricreato dalle comunità e dai gruppi in risposta al loro ambiente, alla loro interazione con la natura e alla loro storia e dà loro un senso d’identità e di continuità, promuovendo in tal modo il rispetto per la diversità culturale e la creatività umana”.
Un “patrimonio vivente”, quindi, fatto di feste, sagre, funzioni religiose, usanze e tradizioni, che sta dentro la vita di tutti noi. Sono i “tesori” immateriali della Val Seriana. Veramente da scoprire.
Il Comune di Cene e la parrocchia di San Zenone, lavorando in sinergia, hanno scelto di mettere in luce due tradizioni popolari e religiose che permeano e distinguono la comunità cenese. Per prima, le festività legate a San Zenone (il santo patrono si festeggia la prima domenica di settembre: la festa è certamente uno dei momenti di fede più importanti dell’anno liturgico, durante il quale la comunità si stringe attorno al “suo” santo africano (era della Mauritania). Quindi, le festività legate al culto della Madonnina: chiamata anche “Madonna delle Grazie”, la “Madonnina” è effigiata in un quadro conservato nella chiesetta a lei dedicata, posta ai piedi del Monte Altino, in località “Cene Sotto”; protettrice degli autisti, degli avieri e degli operai, la comunità cenese la onora la seconda domenica di settembre anticipando però la festa con un “Settenario” di preparazione e preghiera, che prende il via nella settimana precedente con la traslazione del quadro dalla chiesetta, in processione, fino alla chiesa parrocchiale; significati due momenti della festa: la benedizione dei bambini da zero a 6 anni e la benedizione delle auto e dei veicoli.
Aderendo al progetto “Custos Vallis”, i promotori chiedono alla comunità fotografie o video (recenti ma anche, e soprattutto, di vecchia data) che rappresentino questi momenti di festa e di culto. Questi materiali devono essere portati all’Ufficio Protocollo del Comune (negli orari di apertura del Municipio) o presso la Segreteria dell’oratorio (da lunedì a sabato, dalle 14 alle 16) o inviati via mail ai seguenti indirizzi:
protocollo@comune.cene.bg.it – ceneoratorio@gmail.com
Le fotografie pervenute in formato cartaceo saranno scansionate e riconsegnate ai proprietari.
Un’occasione per condividere saperi e valori e mettere a disposizione questi materiali per ricerche e studi. Quindi, “Custos Vallis“, luogo di cultura, e non semplice contenitore, dove viaggiare attraverso le storie, le tradizioni, le leggende delle molte comunità della Val Seriana, in questo caso di Cene, e creare una mappa di quella che è la cultura del territorio, indispensabile per capire il passato e garantirne un presente e un futuro.