La comunità parrocchiale di Cene ha vissuto un momento di particolare solennità e di grazia, accogliendo e presentando ai fedeli le reliquie “ex-indumentis” (dai vestiti) della umile santa polacca Suor Faustina Kowalska, riconosciuta in tutto il mondo come la “segretaria” della Divina Misericordia. Un momento di grande gioia per la comunità guidata dal parroco don Guido Sibella, che lo scorso 6 ottobre, si è radunata nella chiesa parrocchiale di San Zenone per il rito di intronizzazione delle reliquie. Con i cenesi anche tantissimi altri fedeli, provenienti da diversi Comuni della Val Seriana e della Bergamasca, espressioni di un forte radicamento del culto della Divina Misericordia, sempre più crescente negli ultimi anni, in particolare dopo la sua canonizzazione, avvenuta il 30 aprile 2000, ad opera di Papa Giovanni Paolo II. Infatti, a Cene, come in altre comunità, è cresciuta la sensibilizzazione per il culto alla Divina Misericordia: venerazione dell’immagine di Gesù Misericordioso con la scritta: “Gesù confido in te”; recita della coroncina della Divina Misericordia; lettura e approfondimento dei pensieri mistici raccolti nel “Diario” della Santa; diffusione e propagazione della devozione nelle altre parrocchie della diocesi; celebrazione della “Festa della Misericordia” nella domenica dopo Pasqua, preceduta dalla Novena a partire dal Venerdì Santo.
La vita di Santa Faustina, nata in Polonia il 25 agosto 1905 e morta il 5 ottobre 1938, abbonda di Grazie straordinarie: rivelazioni, visioni, stigmate nascoste, partecipazione alla passione del Signore, dono dell’ubiquità, dono di leggere nelle anime umane, dono della profezia, dono del fidanzamento e dello sposalizio mistico, contatto vivo con Dio, la Madonna, gli Angeli, i Santi, le anime del Purgatorio e tutto il mondo soprannaturale.
Nei giorni precedenti all’intronizzazione delle reliquie, è stata organizzata una mostra sulla vita e il culto di Santa Faustina, anche attraverso dei video, per i bambini del catechismo e per gli adulti, dove il segretario di Papa Giovanni Paolo II, mons. Stanislaw Dziwisz, ricorda la particolare devozione nutrita dal Santo Padre verso la suora conterranea
Le Reliquie di Santa Faustina rimarranno esposte in modo perenne all’interno della chiesa parrocchiale di Cene, presso l’altare di Sant’Antonio, a sinistra entrando in chiesa, dove è stato ricavato uno spazio apposito: qui sarà esposto il Reliquiario dorato sormontato dalla Croce, da dove escono due raggi che rappresentano il sangue e l’acqua usciti dal costato di Gesù Cristo.
“Le Reliquie di Santa Faustina Kowalska – spiega il parroco don Guido Sibella – ricordano a tutti la straordinaria missione della suora polacca: avvicinare e proclamare al mondo la verità rivelata nella Sacra Scrittura sull’amore misericordioso di Dio per ogni uomo. Dal canto nostro, ogni anno, il 5 ottobre, giorno della sua morte e della sua ricorrenza nel calendario, la ricorderemo in modo solenne; inoltre, ogni primo sabato del mese, dalle 17.15, verrà onorata la Divina Misericordia con la recita della coroncina e del Santo Rosario, a cui seguirà la Messa. Colgo l’occasione per ringraziare padre Attilio Gueli, frate minore cappuccino, che lo scorso 6 ottobre è giunto a Cene e ha concelebrato la Messa di intronizzazione, illustrando la figura della santa e spiegando il culto della Divina Misericordia”.
“Questo piccolo pezzo di vestito – ha detto padre Attilio Gueli – era con lei nei momenti di comunione con Gesù. Questa reliquia è una porta con cui noi, attraverso le nostre preghiere, possiamo chiedere intercessioni”.

Mario Maffioletti