Addio al dehoniano padre Adolfo Perego

La comunità di Albino piange la morte di padre Alfonso Perego, sacerdote dehoniano molto conosciuto in città e nelle parrocchie della Valle Seriana per il suo prezioso ministero apostolico da lui svolto in oltre cinquant’anni nella Scuola Apostolica del Sacro Cuore di Albino. Lo scorso 26 agosto, infatti, per ragioni di salute e per aver quasi raggiunto il traguardo dei cent’anni (aveva 96 anni), se ne andato in silenzio e sereno verso il cammino del Paradiso, tante volte da lui ricordato nelle sue prediche.

 

Eravamo in tanti a salutarlo nella chiesa parrocchiale di Albegno il 29 agosto scorso, durante i funerali: tanti confratelli della congregazione, venuti da tutte le parti d’Italia per rendergli omaggio per l’impegno come professore, quando era giovane sacerdote presso la Scuola Apostolica del S. Cuore; tanti parenti, soprattutto nipoti, ai quali era legatissimo (infatti, quando aveva un momento libero, andava a salutarli); tanti amici, per ringraziarlo della sua sempre disponibilità verso il prossimo; ma c’era soprattutto Padre Ferdinando Armellini, suo confratello, che, nel ricordarlo, ha detto: “Padre Adolfo ha saputo con il suo ministero sacerdotale dare al prossimo quei sentimenti sinceri e reali che la vita di un sacerdote religioso e missionario porta dentro nella semplicità verso le persone credenti; noi siamo qui davanti ad una bara con il corpo dentro, ma il nostro Padre Adolfo in questo momento sta contemplando la bellezza del Cristo, vera vita e vera luce; Padre Adolfo ci ha solamente preceduti in quel cammino che tutti noi un giorno dovremo affrontare, sempre con quella fede certa e sicura”.

L’anno scorso, per il suo 65° anniversario di professione religiosa (nato a Treviolo nel 1917, fu ordinato sacerdote a Bologna nel 1943, ndr), la comunità dei Dehoniani, nell’occasione della festa del Sacro Cuore, l’aveva festeggiato con una solenne concelebrazione, ricordando la sua vita religiosa trascorsa al servizio delle persone bisognose.

Negli anni della mio servizio come operario, presso la Scuola Apostolica del Sacro Cuore, ho tantissimi ricordi ed insegnamenti, e devo dire grazie a Padre Perego; ricordo un particolare che mi raccontava sempre. Mi diceva: “Sai perché mi chiamo Adolfo?”. Ed io: “Non saprei”. E lui cominciava a raccontarmi che quando era nato, suo padre, he era impegnato nella Prima Guerra Mondiale, aveva ottenuto qualche giorno di licenza dal comandante per assistere alla sua nascita, a condizione che gli fosse dato il nome di Adolfo, il nome del comandante; e per quel fatto il papà si salvò, perché proprio il 27 ottobre del 1917 il suo battaglione fu coinvolto nel drammatico accerchiamento di Caporetto.

Un altro fatto che rammentava sempre. Si trovava a Treviolo con i genitori quando la mattina del 6 luglio 1944 furono bombardate le acciaierie di Dalmine. Padre Adolfo, quando vide la squadriglia degli aerei tedeschi avvicinarsi, si rese subito conto di ciò che stava per accadere ai 4.000 operai della fabbrica. Inforcò la bicicletta e corse per dare l’allarme e prestare i primi soccorsi e per consolare spiritualmente i moribondi colpiti dalle tremende bombe.

Il mese di ottobre prossimo è la festa della Madonna della Gamba a Desenzano al Serio, ricordo che per tanti anni lui era sempre presente per le confessioni, al servizio dei pellegrini, che con tanta fede si rivolgevano alla Madonna. Questo è un piccolo pensiero per ricordare Padre Adolfo Perego, religioso dei Padri Dehoniani della Scuola Apostolica del Sacro Cuore di Albino.

 

Amadio Bertocchi