Classe 1947, segno dell’Acquario, nato a Gandino, ma albinese di adozione, Alberto Carrara è …difficile a dirlo. E’ tanta roba. Tante le iniziative messe in campo in questi anni dal vulcanico ed eclettico Alberto Carrara. Gioviale, simpatico, coinvolgente, sempre con il sorriso stampato in faccia, a volte rumoroso e brontolone, ma sempre concreto, animato da un’effervescenza che lo porta ad inserirsi in tanti percorsi, in tanti ambiti, in tanti settori, dallo sport alla cultura, dalla cultura all’ambiente, dalla devozione popolare alla solidarietà, tutti “vissuti” con grande entusiasmo e coinvolgimento, in maniera disinteressata e gratuita, prerogative che lo fanno una figura unica e irripetibile nella comunità albinese. Difficile mettere un titolo sotto il suo nome e cognome, tanti gli impegni che lo vedono protagonista. Un attivismo che si amplifica dopo il 2006, quando va in pensione, dopo aver ricoperto il ruolo, lui ragioniere, di responsabile acquisti alla Novem di Bagnatica. E’ più libero di operare, di cercare nuovi spazi di socialità e di lanciare le sue idee.
Per conoscerlo meglio, bisogna partire dal calcio, la sua passione, lui che è un feroce atalantino: il calcio, come trampolino di lancio per le sue tante attività sociali e solidali.
Quando si è affacciato nel panorama calcistico albinese?
Tutto parte il 10 giugno 2002, con la nascita dell’US Nuova Albinese, iscritta al campionato di Terza Categoria, per intercettare quanti non trovavano squadra nelle altre società di Albino. Uno spirito solidale, che già si vede sui pantaloncini di gioco, dove sono presenti due adesivi che riportano le sigle di quattro associazioni di volontariato: Aido, Avis, Admo e Alpini: una sponsorizzazione gratuita, pensata soltanto per valorizzare l’attività sociale e umanitaria dei quattro gruppi. A seguire, l’U.S. Nuova Albinese, dà sostegno a due progetti umanitari: per i bambini orfani del Rwanda e per la costruzione di pozzi per la raccolta di acqua potabile in Etiopia ed Eritrea, su iniziativa del cav. Gimmi Zilioli, alpino di Comenduno; poi, il “Progetto Mosango”, che vede impegnata nella Repubblica Democratica del Congo suor Claudia Nicoli, di Gaverina, delle Suore Poverelle; quindi, il progetto “Diamoci una mano” del Centro Orientamento Educativo di Barzio (Lecco), per la realizzazione di un Centro Nutrizionale e un blocco di Pediatria Neonatale, a Rungu, sempre in Congo.
Ma il suo “fiore all’occhiello” è il torneo di calcio “Caduti di Nassiriya” …
Già il 18 gennaio 2004 si organizza il Quadrangolare di calcio “Caduti di Nassiriya”, per fare memoria della “Strage di Nassiriya”, in Iraq, quando il 12 novembre 2003, l’Italia fu colpita da un vile attentato terroristico che uccise 12 carabinieri, 5 soldati dell’esercito e 2 civili: una manifestazione che continua ancora oggi, ma a novembre. Grande l’edizione del 2010, con mostra sulla storia dell’Arma dei Carabinieri, in Biblioteca, e sfilata e concerto della fanfara “Città dei Mille” di Bergamo.
La sua mission, dunque, è un mix di calcio e solidarietà?
Certo, questa è la strada maestra. el 2004, si finanziano due squadre giovanili in Valle del Lujo, ad Abbazia-. E partono le esperienze del calcio a 5 e della “Scuola calcio”. Poi, nel 2005, il gemellaggio con l’Ares Verona. Intanto, aiuti al “Villaggio della Gioia”, in Tanzania, dove opera padre Fulgenzio Cortesi, grazie all’impegno di mio cognato, Domenico “Mimmo” Tambone, poliziotto in pensione della Questura di Bergamo (sezione Digos), un super-volontario, tanto da essere chiamato “Poliziotto Buono”. Un grande uomo, che ci ha lasciato il 17 maggio 2012, a 64 anni. Mi manca tanto.
Poi, nasce la ADS Nuova Albinese …
Nel 2006, dopo quattro anni, la “Nuova Albinese” lascia il campionato di Terza Categoria, e nasce la “Polisportiva Albinese”, che raccoglie diverse discipline sportive, soprattutto quelle meno praticate dagli sportivi: tiro con l’arco, bocce, corsa in montagna, sci di fondo, escursionismo. Dopo 5 anni, nel 2011, si ritenta l’avventura in Terza Categoria, iscrivendoci con il nome di “Albinese”, l’antico nome della blasonata società di calcio che nel 1996 chiuse la sua storia, fondendosi con il Leffe e creando così l’ancora attuale AlbinoLeffe. Il 13 maggio 2012 è storia: vinciamo il campionato e veniamo promossi in Seconda Categoria. Qui, ci stiamo tre anni: poi, nell’estate 2014 l’US Nuova Albinese si fonde con il Gandino, andando a formare l’AlbinoGandino, che nella stagione 2015-16 sale in Eccellenza.
Intanto, si rafforza al movimento giovanile …
La Polisportiva Albinese crea la “Scuola Calcio” (“Football School”) e, dal 2008, forma ben tre squadre di calcio a 5. Inoltre, si sostiene economicamente la quadra delle Guardie Penitenziarie di Bergamo e la società sportiva “Podio”, che annovera soggetti disabili. Nel 2016, poi, la “famiglia” degli sport proposti dalla Polisportiva Albinese si allarga ancora, coinvolgendo il ciclismo, con patron Mario Duccini.
E, poi, c’è la “Santella dei soldati italiani di tutte le Armi caduti in servizio” …
Un’iniziativa più che doverosa, che si alza ai Prati Moletti, a Dossello di Albino, inaugurata il 6 giugno 2015. Prima era solo un ammasso di “pietre abbandonate”, ora è un tempietto, con targhe, statue, cippi, che ricordano le varie Armi italiane e le loro specialità: un museo a cielo aperto. E’ quei che a novembre si celebra la Messa per i “Caduti di Nassiriya”.
Sport come momento educativo e formativo …
Già nel 2009, avevamo organizzato al campo “Falco” una “partita della pace”, fra Polisportiva Albinese e Guardie Penitenziarie di Bergamo, per dire no agli allora continui attacchi di Israele verso la Striscia di Gaza, che colpivano soprattutto i civili. E, nel 2022, con i mini-calciatori della “Scuola calcio” e i loro allenatori, abbiamo detto no alla guerra fra Russia e Ucraina, mostrando in mezzo al campo di calcio del centro “Rio Re” una bandiera “arcobaleno”, simbolo di pace.
Intanto, il volontariato continua, …
Fa parte del nostro DNA essere vicini alle popolazioni che soffrono. Già a suo tempo siamo stati i primi a sostenere le famiglie dei militari uccisi a Nassiriya; poi, i civili colpiti dalle frane in Val Brembilla; quindi, i civili di Gaza City; e, ora, ancora aiuti in Africa, alle Suore Poverelle.
Qual è l’attuale realtà societaria?
I programmi si diversificano sempre, grazie ad un gruppo di tecnici, allenatori, accompagnatori e genitori fantastici, generosi e disponibili. Il Consiglio Direttivo è composto, oltre che dal sottoscritto, dal vicepresidente Gianni Piras, dal direttore tecnico Giovanni Sirtoli e dal direttore sportivo Carmelo Dantone. Abbiamo iscritte al campionato CSI sei squadre: Pulcini 2015 (allenatori Grigis A. e Grigis S; Pulcini 2014 (allenatori: Moroni D. e Mora I.); Esordienti A (allenatori: Piras G. e Birolini E.); Giovanissimi a 7 (allenatore Sirtoli I.); Giovanissimi a 11 (allenatori: Dantone C. e Sirtoli G.); Dilettanti a 11 (allenatori: Sirtoli G e Mengiotti S.). Allenatore portieri: Carrara M.; preparatore atletico: Pessina M.; Collaboratori: Rizzo S., Feltre L., Pedretti S., Mutti C.
Da segnalare che all’inizio dell’estate organizziamo il “Summer Camp 2023”, un meeting sportivo di più giorni, a base di calcio, divertimento e nuove amicizie.
Ti.Pi.