Il cittadino, che si soffermi con lo sguardo sulla realtà che lo circonda in questo frangente della nostra storia, non riuscirà facilmente a scorgere qualche motivo per alimentare la fiamma della fiducia nel futuro del Paese. Credo non sia possibile, a memoria delle viventi generazioni, risalire con la mente a un periodo pervaso dai sentimenti dell’incertezza, dell’impotenza e dello sconforto quanto quello attuale. Si allargano sempre più le fila dei senza lavoro, al ritmo mostruoso di 1000 posti di lavoro inceneriti giornalmente, una dinamica che trascina il dato della disoccupazione al 13%. In netto contrasto la staticità del Governo nazionale a guida PD, che brucia il suo, il nostro sempre più scarso tempo, le sue, le nostre sempre più preziose risorse a palleggiarsi tra un ossequio a Bruxelles e un inchino a Berlino, a ribadire la fede assoluta nella moneta unica, a rinnovare la promessa di sottomissione all’Europa delle banche. Non un provvedimento di segno positivo, non un’idea efficace, non un risultato utile. Per logica, se il continuo aumento delle tasse non genera un maggiore gettito, bensì unicamente l’impoverimento della base imponibile e quindi una riduzione del gettito stesso, ebbene sarà il caso di abbassarle queste dannate tasse! I lacchè del governo sono ancora disposti a imputare tutto all’evasione fiscale; le persone serie sanno che più alte sono le aliquote, più alta sarà la quota di evasione, compresa quella dei lacchè. Provare a ridurre le tasse, per dare respiro all’economia e disincentivare i furbacchioni, è un pensiero che nemmeno sfiora le fulgide menti dei governanti PD. Eh già, ce lo chiede l’Europa, il nuovo idolo. Meglio continuare a spremere sangue dalle famiglie per versarlo nel pozzo statalista. Ma non basta. L’incapacità, la codardia di pochi mettono a repentaglio in un tempo brevissimo la costruzione millenaria di una Nazione. Il multiculturalismo è l’altro idolo del nuovo pantheon impostore, da insediare con un accanimento e con un’ossessione, che mai si erano visti per altri progetti. Qualunque parola di dissenso viene imbrattata all’istante con l’accusa di razzismo, qualunque osservazione sul fatto che l’Italia non è una landa desolata pronta per essere invasa, viene additata al pubblico disprezzo, perseguita penalmente. E intanto questo delirio si insinua in tutte le menti, si insegna in tutte le aule scolastiche. Ci voleva un sindaco della Lega Nord per rimettere il crocefisso in ogni edificio comunale di Padova, solo per ribadire il semplice concetto che qui esiste una cultura millenaria da rispettare e da preservare. E quello ne è il simbolo supremo, anche per chi non crede. Vergognosamente è stato attaccato, oltre che dai soliti noti, anche da alcuni di coloro che di quel Simbolo dovrebbero fare il contenuto e il contenitore della loro stessa vita. Con il buonismo, che intorpidisce le menti e rende imbelle i popoli, si ammanta l’indegna operazione Mare Nostrum di ipocrita carità a spese del contribuente sempre più asfissiato. La stragrande maggioranza dei clandestini raccolti è mussulmana: strano, i cristiani, assassinati alla maniera dei film horror nelle zone di vera guerra, al contrario non riescono quasi mai a imbarcarsi; condividendo le nostre stesse radici, non sono evidentemente funzionali al progetto di sostituzione etnica e culturale. La Lega Nord ha in progetto un referendum per l’autonomia. Vero è che remeranno contro l’intero apparato burocratico centrale, i benpensanti da salotto, i buonisti militanti, servi e servetti vari; tuttavia, signori miei, solo l’adesione massiccia, anche di chi, pur non appartenendo al Movimento, non ne può più, potrà creare la pressione critica per trasformare il muto lamento in forza di cambiamento. Con l’occasione auguriamo alla nuova Giunta e al Consiglio Comunale di Albino la determinazione ed il coraggio per adempiere al mandato conferito loro dai cittadini, nella consapevolezza che mai verrà meno l’appoggio dei sostenitori e dei militanti del gruppo Lega Nord.
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