Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto…

chi ha dato, ha dato, ha dato…

scurdámmoce ‘o ppassato…

Il ritornello di questa tarantella napoletana spiega perfettamente ciò che è successo in questi ultimi cinque anni di amministrazione arancione ad Albino. Il misfatto di cui vogliamo parlare, ma si tratta solo di uno dei tanti, è quello che vedrà a giorni la cooperativa “La Fenice” chiudere un porticato di sua proprietà presso il Nuovo Centro, inserendo al suo interno servizi.

 

Anche il Sindaco in questo numero del “Notiziario Comunale” racconta puntigliosamente l’aspetto tecnico di come siamo arrivati a questa ennesima “particolare attenzione” che gli arancioni hanno riservato agli amici del settore cooperativistico ad Albino e di come, con non poco imbarazzo, l’attuale maggioranza si è trovata a dover suffragare una situazione ben confezionata per la quale, per rispetto delle leggi, non ha potuto esprimere il suo NO.

Questa è una delle situazioni, quasi surreali rispetto al nostro modestissimo modo di pensare, che poco a poco stiamo scoprendo degli scorsi cinque anni: grazie ad un semplice articoletto lasciato scivolare proprio lì, all’interno del Piano dei Servizi, ancora una volta una cooperativa riesce ad ottenere ciò che da anni (dall’Amministrazione Rizzi per intenderci) sta chiedendo: la cubatura di un suo porticato.

In questa sede non vogliamo soffermarci su ciò che ha fatto la cooperativa, che in fin dei conti non ha fatto nulla di più di quello che gli è stato permesso dalle norme, ma sulla gestione della cosa comune, perpetrata negli scorsi cinque anni dagli amici arancioni: FORTI CON I DEBOLI MA MOLTO, MOLTO DEBOLI CON I FORTI.

Non sono stati sufficienti i 254.000 € di oneri bonificati nell’operazione Monastero della Ripa, questa volta si sono superati, con l’art.13 del nuovo Piano dei Servizi di fatto permettono, senza che i rappresentanti dei cittadini di Albino che siedono in Consiglio Comunale possano esprimersi, di immettere nuove volumetrie selvagge sul territorio di Albino, adducendo solo l’incremento di nuovi servizi.

Ma poi a chi lo permettono? A tutti ovviamente, trattandosi di una norma generale, ma guarda caso dal novembre 2013, data di entrata in vigore del nuovo P.G.T., solo una richiesta è stata depositata e riguarda la cubatura della suddetta cooperativa, la quale, astutamente (e sotto questo profilo non c’è da insegnarle nulla), con la richiesta datata 27 marzo 2014, indipendentemente dall’Amministrazione che successivamente poteva vincere le elezioni, ha cristallizzato il suo diritto, precludendo qualsiasi possibilità di diniego. Così l’Amministrazione Terzi si è trovata, suo malgrado, a doverlo concedere.

Noi di “Civicamente Albino” abbiamo subito chiesto in Consiglio Comunale di abrogare tale articolo che crea rischi edificatori selvaggi su tutto il territorio di Albino.

Per quanto ci riguarda anche in questo caso:

CHI HA AVUTO: LI CONOSCIAMO,

CHI HA DATO: LI CONOSCIAMO,

MA SICURAMENTE NON CI SCORDEREMO DEL PASSATO, COSÌ COME SPERIAMO NON LO FACCIANO NEPPURE GLI ALBINESI.