Fino a qualche anno fa, i genitori vigilavano sulle compagnie dei figli, temendo il fumo, la droga, l’alcool, quando uscivano con gli amici. Ora, il nemico è entrato fra le mura domestiche. Si chiama social network, come facebook, whatsapp, twitter, instagram, silenziosi compagni di viaggio dei pomeriggi a casa, anche quando, spento il computer, si continua ad essere on-line sullo smartphone, o sul tablet.
Vere e proprie piazze virtuali, dove i ragazzi si incontrano, si conoscono, condividono spesso false immagini di sé o, al contrario, lo usano come un diario, i social network possono diventare spazi per facili adescamenti e per episodi di violenza verbali che possono portare anche al suicidio. E’ tempo che i genitori si muovano, conoscano il fenomeno, perché i ragazzi sono vulnerabili ai rischi della rete: questi rischi si chiamano cyberbullismo e sexting, un fenomeno piuttosto sommerso, spesso nascosto, per vergogna, per ignoranza, per paura delle ritorsioni ancor più forti.
Stando alle statistiche, le vittime del “cyber sopruso” sono soprattutto i ragazzi. Meglio informarsi, per conoscere il fenomeno, soprattutto i genitori che, se anche meno competenti dei giovani nell’utilizzo delle nuove tecnologie, sono chiamati, nonostante tutto, al compito pedagogico ed educativo.
In quest’ottica, è da leggersi “Insieme, per non cadere nella rete”, una serata per genitori e docenti, dove condividere strategie e creare alleanze contri i “rischi del web”. Organizzato dall’associazione “Amici dell’Isis Oscar Romero”, dallo stesso istituto “Isis Oscar Romero” e “navigare in famiglia”, l’incontro si terrà martedì 14 novembre, alle 20.45, presso l’auditorium “Benvenuto e Mario Cuminetti”.
Obiettivo dell’incontro: illustrare, per prevenire, alcuni dei rischi, spesso nascosti da “trucchi”, artifizi, finte credenziali, a cui sono esposti i più giovani. Per salvarsi da richiami ingannevoli da parte di siti che contengono materiale illegale per la legge italiana (pedofilia, inviti al suicidio, istigazione all’uso di stupefacenti, gioco d’azzardo, satanismo) o nocivo per i bambini (pornografia esplicita, razzismo, turpiloquio, violenza); e, quindi, per poter gestire internet al meglio, l’unica possibilità è quella di tenersi costantemente informati ed aggiornati, educando i giovani ad un uso consapevole di questo grande strumento.
L’incontro è aperto a tutti. In particolare, docenti, educatori ed operatori sociali, in un’ottica formativa, cercando di dotarli degli strumenti pedagogici adatti alla gestione dei rischi informatici fra i giovani utenti della rete. Per proteggere i piccoli navigatori dai pericoli presenti in rete è necessario realizzare accessi diversificati alla rete (navigazione differenziata) per mezzo dell’uso di password, filtri o altre forme di tutela che bloccano i siti vietati. Ma certamente una protezione insostituibile è la presenza-guida di operatori ed educatori, ma soprattutto dei genitori e dei docenti.