Vertovese doc, nata a Vertova nel 1956, Cristina Bonfanti è assessore a Servizi Sociali, Commercio e Cultura di Vertova. Dopo essersi diplomata al liceo artistico, ha lavorato presso l’azienda di famiglia per poi aprire un’attività nel 1986, nel settore dell’abbigliamento. Ciò nonostante, la passione per l’arte l’ha sempre accompagnata fino ad oggi: infatti, quando ha un po’ di tempo libero le piace approfondire le sue conoscenze artistiche, oltre a quelle musicali. Per anni, poi, è stata presidente dell’Associazione Commercianti “Arti & mestieri”, uno dei sodalizi più attenti e interessanti del comparto commerciale dell’intera Valle Seriana.
Già nota ai lettori di Media Valle per questo suo impegno, ora la redazione la intervista nella sua qualità di assessore.
Quando si è avvicinata alla vita amministrativa?
Nel 2019 mi è stato chiesto di far parte di una lista civica. Dopo le prime titubanze, ho accettato, non pensando però di entrare nella giunta comunale. La fiducia che i miei concittadini hanno riposto in me mi ha concesso l’onore, e anche l’onere, di occuparmi di tre assessorati: servizi sociali, cultura e commercio. Fin da subito mi sono resa conto che il carico di lavoro non era indifferente, ma ho cercato di impegnarmi al meglio, grazie anche alla vicinanza di persone che mi hanno aiutato e supportato in questo mandato. Sono tre assessorati dagli ambiti diversi, ma certamente tutti impegnativi.
Qual è l’operatività dell’assessorato ai Servizi Sociali?
Quello delle politiche sociali è sicuramente l’assessorato più delicato. Ci sono obiettivi primari, quali la prevenzione e la riduzione di situazioni di vulnerabilità e di disagio sociale; il funzionamento dei servizi e degli interventi socioassistenziali e sociosanitari; la gestione delle fasce deboli, minori, anziani, disabili, persone disadattate, persone sole. Fin dall’inizio del mio mandato si è creata una costante e proficua collaborazione con l’associazione San Vincenzo, che ci permette di gestire al meglio le particolari situazioni di disagio di utenti adulti sotto la soglia di povertà.
Quali le situazioni difficili affrontate durante il mandato?
Certamente, la pandemia e la guerra in Ucraina. Nell’emergenza Covid il nostro operato si è concentrato sulla distribuzione dei buoni pasti alle famiglie più bisognose; alla creazione di un “Gruppo di Aiuto”, composto da giovani volontari che si sono prodigati a recapitare cibo e medicinali alle persone sole o impossibilitate a uscire di casa; all’apertura di uno Sportello d’Ascolto, un supporto psicologico telefonico gratuito. A febbraio e marzo 2022, poi, ci siamo adoperati per raccogliere tutto il necessario da consegnare alla popolazione dei territori colpiti dalla guerra fra Russia e Ucraina (viveri, medicinali, vestiti, giochi per i bambini), che alcuni volontari del Gruppo di Aiuto hanno poi personalmente portato in Ucraina.
Altri interventi nel settore sociale?
Per la prima infanzia, il Comune offre il servizio dell’asilo nido, a cui prestiamo particolare attenzione, per offrire il meglio alle famiglie, a partire da coordinatrice e insegnanti, che permettono la realizzazione di numerose attività. Non essendo presente una scuola materna comunale a Vertova, abbiamo proseguito e rinnovato la convenzione con la scuola dell’Infanzia “Asilo Mistri”: prestando particolare attenzione ai loro bisogni, sono stati erogati nel corso degli anni vari contributi. Inoltre, per offrire un ulteriore supporto alle famiglie, abbiamo attivato il servizio “Spazio Compiti”, con personale competente. E finanziato i vari CRE estivi. Un altro ambito degno di nota è la nuova Commissione Servizi Sociali, che mi ha aiutata nella realizzazione di serate ed eventi riguardanti vari temi (adolescenza, benessere al femminile, pedofilia, manovre pediatriche salvavita, la separazione, ecc.), mantenendo come principale quello sociale e offrendo interventi di psicologi, psicoterapeuti, medici ed esperti dei settori interessati. In questi anni, poi, abbiamo avuto la possibilità di creare un dialogo intergenerazionale tra i bambini della scuola elementare e i nostri concittadini più anziani: per Natale sono stati distribuiti agli ultraottantenni vertovesi dei disegni realizzati dai piccoli studenti, accompagnati da un regalo. Infine, nell’ultimo anno è nata una collaborazione con “L’aula sociale e digitale”, con la quale sono stati organizzati corsi per i cittadini più adulti, di cui due in particolare hanno riscosso successo: come curare le piante e come usare il cellulare,
E per quanto riguarda il commercio?
In quanto ex-commerciante ho cercato di prestare particolare attenzione alle problematiche dei miei colleghi, proseguendo la collaborazione con l’Associazione Commercianti, che abbiamo sempre sostenuto anche finanziando la realizzazione di vari eventi, dalla Notte Bianca alla Festa di Santa Lucia, fino all’impegno delle luminarie natalizie. Un’altra collaborazione è quella con il Distretto del Commercio di Honio, che si occupa delle attività sul territorio, partecipando a bandi a favore di commercianti ed esercenti.
E ora la cultura. Quale la vision dell’amministrazione in questo settore?
L’intento mio e di tutta l’amministrazione comunale era ridare vita al Centro Culturale Testori, che ospita la biblioteca, la pinacoteca, il centro anziani, oltre all’auditorium, adatto a riunioni ed eventi culturali. Il servizio che ho avuto più a cuore fin dall’inizio è stata la biblioteca, quasi inesistente nel momento in cui sono diventata assessore. Oggi, grazie anche agli sforzi della nuova bibliotecaria, contiamo più di 700 utenti, con picchi di più di 60 accessi giornalier: qui, vengono ospitate numerose attività, come il “Ludobus”, “Nati per Leggere” e “La Vallata dei Libri Bambini”, letture nel parco per i bimbi, oltre che presentazioni di novità in ambito letterario. Col tempo si è creata anche una particolare sinergia con il centro anziani, che collabora attivamente ad ogni evento. Nonostante l’iniziale penalizzazione data dalla pandemia, in questi ultimi due anni mi sono impegnata, con la costante collaborazione del presidente della Commissione cultura Mimmo Pezzoli, ad organizzare un programma di eventi culturali ricco e di vario genere. In ambito musicale abbiamo realizzato serate di musica leggera, lirica, jazz e gospel, così come sono stati organizzati spettacoli teatrali, sia per bambini che per adulti. Abbiamo avuto l’onore di ospitare diverse mostre di particolare rilievo: la “Laudato Si”; la “Musica classica”, incentrata su Donizetti; la mostra fotografica “Bianco e Nero”; lo “Spazio Forma” mostra di scultura di artisti bergamaschi, di particolare spessore artistico, che si è chiusa lo scorso 28 ottobre. Seguiranno una mostra personale di Beniamino Piantoni; uno spettacolo teatrale con Diego Ghisetti e la sua compagnia artistica; e, per ultimo, un concerto natalizio.
Cosa bolle in pentola per il 2024?
Sono in programma, oltre le serate a tema sociale; una mostra del nostro concittadino pittore e scultore Vittorio Bellini, una mostra con tutti i dipinti della nostra pinacoteca, al fine di valorizzarla; un evento nella frazione di Semonte; e sicuramente altri eventi ancora da definire.
Qual è il bilancio, fin qui, del suo assessorato?
Avviandomi verso la conclusione del mio impegno civico, credo che il bilancio finale sia positivo. Ho seguito con interesse e attenzione tutti e tre i miei assessorati. Ognuno mi ha dato importanti soddisfazioni, ma la più grande è stata riuscire a coinvolgere nel tempo, e non con poche sfide, sempre più concittadini nelle mie proposte. Convinta che la cultura e l’arte siano una vera risorsa, il mio intento è stato stimolare e coinvolgere i giovani, indirizzandoli verso un percorso di conoscenza, che per loro non può essere altro che un vero arricchimento. Un messaggio che ha lasciato il segno, e mi ha permesso di capire che, almeno in parte, sono riuscita nel mio obiettivo, è quello lasciatomi da un ragazzo di 23 anni, in seguito alla mostra di scultura: “Mi avete fatto aprire gli occhi sul mondo”. Questa piccola frase è stato un grande regalo.
T.P.