Sono il genitore di una bambina che frequenta la scuola primaria della Valle del Lujo. Ho un dubbio… Parlando con un’insegnante di mia figlia vengo a conoscenza di un aspetto che ritengo essere estremamente penalizzante per le alunne e gli alunni delle scuole statali della sponda sinistra del fiume Serio.

Chiedo all’insegnante se dopo due anni di completa reclusione delle bambine e dei bambini della scuola all’interno o delle mura domestiche o di quelle scolastiche causa pandemia, abbiano in programma uscite in biblioteca,a teatro ,in Municipio ,al museo etnografico di Comenduno…Insomma mi informo rispetto ad un’uscita di conoscenza, di arricchimento culturale sul territorio del nostro Comune. La scuola offre certamente una serie di opportunità ,di apertura al mondo ,ma ritengo comunque che sia fantastico incontrare il mondo anche dal vivo …dal vero… Torniamo al punto …L’insegnante mi risponde che i viaggi in pullman comunale per raggiungere i luoghi di cui sopra sono estremamente contingentati e da dividersi equamente con gli altri plessi del Comprensivo…Io ,senza fare alcuna polemica, mi domando…Non dovrebbero essere garantiti ad ogni bambina e bambino gli stessi diritti indipendentemente dal luogo in cui vive? Può essere equo che una scuola pubblica e sottolineo la bellezza di pubblica non possa avere la stessa apertura a ciò che di estremamente bello offre il territorio solo perché alcune delle sue studentesse e dei suoi studenti sono lontani dal centro dove per ovvi motivi si trovano i maggiori punti di interesse? Spero qualcuno mi possa rispondere …Sono in attesa di poter cambiare idea attraverso fatti concreti… Concludo dicendo che la scuola di mia figlia è frequentata da più di 200 persone e che i servizi se non sono a servizio possono prevedere un cambio di appalto.

Ringrazio per l’attenzione.

Un padre…uno di tanti