Il mandato amministrativo sta volgendo al termine, a maggio 2019 ci sono le elezioni. Ormai, manca poco, siamo in dirittura d’arrivo. E, poi, il sindaco Fabio Terzi è propenso a ricandidarsi. Non c’è che dire: tutti argomenti che necessitano di una riflessione. Quindi, ecco un’intervista al nostro primo cittadino, per conoscere lo “stato di salute” dell’attuale amministrazione comunale, guidata da una giunta di centrodestra (Lega Nord, Forza Italia, Civicamente Albino, Lavoro Sviluppo Valle del Lujo); ma anche quali progetti intende attuare in questo rush finale.
Qual è il bilancio di questi quattro anni in Municipio?
Sono ormai trascorsi poco più di quattro anni dall’inizio del mio mandato amministrativo, quattro anni volati davvero velocemente, tra tanto entusiasmo e voglia di fare. Nonostante le difficoltà incontrate, non posso che considerare molto positivo il bilancio finale del lavoro della mia amministrazione. Non è certo questo lo spazio per fare un elenco di tutte le opere pubbliche realizzate a fronte di milioni di investimenti; quello che mi preme sottolineare è che tutto quanto è stato fatto, è stato fatto senza indebitare il Comune di un solo euro, ma utilizzando sempre risorse proprie, derivanti da oneri di urbanizzazione, alienazioni, applicazione di avanzo di bilancio e contributi regionali. Certo, opere pubbliche, ma non solo. Due altri temi molto importanti per la qualità della vita dei nostri cittadini vanno ricordati. Ambiente ed ecologia, con l’introduzione del contenitore con microchip, che ha fatto scuola in tutta la provincia di Bergamo, e non solo. E la cultura, con iniziative e progetti culturali di portata sovraccomunale, vedi il pittore Moroni, lo scultore Bussolo e gli intarsiatori Manni, esperienze culminate con la pubblicazione di pregevoli libri.
Che voto si dà come sindaco.
Non spetta a me darmi un voto. Saranno i miei concittadini, alla prossima scadenza elettorale, con il proprio voto, a giudicare il mio operato, e qualunque possa essere il verdetto lo accetterò serenamente, nella convinzione di avere dato il massimo. Ho cercato di essere presente il più possibile nella casa comunale, sacrificando anche molto tempo alla mia professione, incontrando tutti anche fuori dall’orario di ricevimento, preferendo i contatti e gli incontri di persona ai cosiddetti “social”. E ben volentieri ho voluto essere quasi sempre presente a tutte le feste patronali, alle cerimonie religiose, ad eventi organizzati dai commercianti piuttosto che dal ricco associazionismo sportivo e culturale di Albino, per essere sempre insieme ai miei concittadini.
Quale voto dà alla sua Giunta?
Beh, alla mia Giunta un voto posso certo darlo, ed è più che positivo. Un elemento di forza che ci ha sempre contraddistinto è stato l’affiatamento e la comunanza di intenti che hanno determinato riunioni sempre molto serene, snelle e costruttive. Nonostante la giunta, come la maggioranza consigliare, sia l’espressione di una coalizione di tre forze, Lega Nord, Forza Italia e Civicamente Albino, ho sempre avuto l’impressione che in giunta ci fosse un unico gruppo politico al lavoro per il bene degli albinesi.
Come è stato vissuto il dibattito consiliare?
I mesi iniziali sono stati caratterizzati da sedute consiliari molto tese e aspre che, se da una parte risentivano forse ancora troppo del clima da campagna elettorale, dall’altra erano condizionate da una serie di problemi e criticità derivanti da scelte della precedente amministrazione, come la caldaia a cippato o l’affidamento della gestione calore in esclusiva ad una società esterna. Poi, il clima è diventato più disteso e collaborativo, vista anche l’assoluta bontà di certe scelte assunte dalla mia amministrazione. Di sicuro, ho notato uno stacco netto tra l’atteggiamento abbastanza disteso e corretto dei consiglieri di minoranza in Consiglio Comunale ed un taglio più aggressivo e disorientante degli articoli degli stessi riportati nella sezione del Notiziario Comunale riservata ai gruppi consiliari.
Quale voto dà alle forze di minoranza/opposizione?
Mah, lasciamo che anche in questo caso siano gli elettori albinesi a dare il voto… fra nove mesi lo sapremo.
Come intende improntare il rush finale?
Credo poco al rush finale, da cui dipende l’esito di un appuntamento elettorale. Ha certamente la sua importanza, ma ritengo che un buon lavoro fatto dal primo giorno fino all’ultimo, con impegno, serietà e continuità, sia ben più importante.
Quali sono i progetti che prenderanno corpo entro la fine del 2018?
Non è più un mistero ormai che da mesi la mia amministrazione è impegnata anima e corpo nell’ambizioso progetto di una nuova scuola materna unificata. Abbiamo già chiuso la prima fase del “Concorso di Idee”, che mira ad individuare un progetto di grande qualità. Non solo, abbiamo anche partecipato al bando regionale per il fabbisogno scolastico del triennio 2018-2020, classificandoci ad un lusinghiero 31° posto, che ci fa ben sperare. Siamo in attesa ora della conferma che la nostra proposta progettuale da finanziabile divenga finanziata. Ma siamo impegnati anche su altri progetti, certo con un quadro economico meno importante rispetto alle nuove scuole dell’infanzia, come il parcheggio di Fiobbio ed il parco della Valle del Lujo.
Quali i “botti” per il 2019?
Questo non si può dire. Va beh, dai… un indizio possiamo darlo: il bando regionale per il triennio 2015/2017, che ci vedeva presenti con il progetto di efficientamento energetico delle scuole medie di Desenzano-Comenduno con rifacimento della palestra, a lungo sospeso, sembra finalmente essere ritornato in pista.
Si ricandiderà? E con chi?
Dopo un mandato amministrativo vissuto con intensità, impegno e senso di responsabilità, ritengo doveroso e corretto, sia nei confronti di me stesso che dei miei concittadini, ricandidarmi. Dire con chi non dipende solo da me: di certo io sono sempre stato un sostenitore della tradizionale alleanza di centrodestra. Quindi,…
Sogni nel cassetto?
Una città di Albino pulita e ordinata, con strutture e servizi pubblici efficienti, come una cittadina del Trentino-Alto Adige.
T.P.