E’ stata la gente, come ormai capita da sempre, la protagonista della Festa dell’Apparizione della Madonna della Gamba, a Desenzano di Albino. Un’intera comunità che ha marcato la sua devozione mariana partecipando ai tanti momenti di preghiera e di riflessione allestiti dalla parrocchia di San Pietro, in occasione del 583° anniversario dell’Apparizione della Vergine. In particolare, le tre Messe giornaliere al santuario e le predicazioni di don Maurizio Rota, che hanno fatto da “apripista”, in un crescendo di partecipazione, alla “Messa della Vigilia dell’Apparizione”, la più sentita dagli albinesi, dove le matrici religiose e devozionali giungono al loro momento più alto.

E tanta, infatti, era la folla che, domenica 8 ottobre, vigilia della festa, si è accalcata sul viale che porta alla chiesa della Ripa, dove S.E. Mons. Domenico Sigalini, Vescovo emerito di Palestrina, ha concelebrato all’aperto un Solenne Pontificale, insieme ai sacerdoti del Vicariato, ricordando “la bellezza del miracolo di Maria Misericordiosa alla povera Venturina e l’importanza di fare memoria dell’incontro con Gesù e Maria, con esempi come quello ricordato in questo santuario”. E molto partecipata è stata anche la processione che si è allungata su via Roma al termine della Messa, con in testa lo “Stendardo del Miracolo”, le confraternite, i paggetti e le “venturine”, in abiti tipici, a ricordo della prodigiosa guarigione della gamba della giovane Venturina Bonelli. E che si è conclusa sul sagrato del santuario, con il bacio della reliquia e la benedizione.

Nell’occasione il parroco di Desenzano al Serio, don Ettore Galbusera, ha ringraziato quanti hanno contribuito all’evento. Peraltro, favorito nel suo sviluppo da un clima mite, merito della piena “Ottobrata” di questi giorni, che ha spinto poi la gente a prolungare la sua presenza durante la serata, per assistere al tradizionale concerto del Complesso Bandistico di Albino, offerto dall’amministrazione comunale; e, alle 22.15, allo spettacolo di fuochi d’artificio, esaltato quest’anno da un cielo limpido.

E che dire della giornata di lunedì 9 ottobre, dove fin dal mattino migliaia di persone hanno visitato il santuario, in particolare la cripta, dove sono conservate centinaia di ex-voto, cioè grazie ricevute; ma soprattutto partecipato alle Messe, come l’originale “Messa dell’alba”, alle 4.30, che ricorda l’ora del miracolo dell’Apparizione della Madonna alla giovane Venturina, avvenuta alle 4.30 del 9 ottobre 1440. Una Messa dal sapore antico, altrimenti detta “Messa prima”, che rimanda alle tradizioni contadine, solitamente frequentata da chi andava a lavorare nei campi o a caccia alle prime ore del giorno, o da chi poi faceva il primo turno in fabbrica, o ancora dalle donne che poi, tornando a casa, avevano la colazione da preparare, la famiglia da svegliare e avviare alla quotidiana fatica. Era celebrata in onore della Beata Vergine Maria, a cui spesso ci si riferisce con il titolo “Stella del Mattino”, che indica sempre suo Figlio.

La festa della Madonna della Gamba ha toccato il top delle presenze nel pomeriggio del 9 ottobre, quando migliaia di persone, complice sempre la giornata di caldo estivo, hanno “sfilato” lungo le bancarelle, disposte in doppia fila in via Roma, via Moro e viale Libertà. Un “serpentone” di visitatori che ha ingrossato Albino, con profumi e sapori enogastronomici di ogni regione d’Italia, banchi di dolciumi, artigianato artistico, hobbisti, abbigliamento. Inoltre, per i ragazzi, pesca di beneficenza in Oratorio e giostre in riva al Serio.

La festa mariana si è chiusa domenica 15 ottobre con la celebrazione del 165° anniversario dell’Incoronazione dell’effige della Madonna, avvenuta il 10 ottobre 1858, ad opera del vescovo di Lodi mons. Gaetano Benaglia. Fra le tante Messe, una si è rivelata molto particolare, quella delle 10.30, che ha visto la presenza del Card. Angelo Bagnasco, arcivescovo emerito di Genova e presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) dal 2007 al 2017. Nessuno di Desenzano al Serio ha voluto mancare. La comunità parrocchiale era tutta lì, sul sagrato del santuario, insieme al sindaco Fabio Terzi, all’assessore allo Sport e Politiche Giovanili Emanuela Testa, al Comandante della Stazione dei Carabinieri di Albino Mar. A. s. UPS Francesco Chiofalo, al Comandante della Polizia Locale Roberto Tisi, per salutare e applaudire l’alto prelato, che ha accolto l’invito del parroco don Ettore Galbusera, per presiedere il Solenne Pontificale.

“Abbiamo iniziato lo scorso anno ad inoltrare lettere per avere fra noi il Card. Bagnasco – ha sottolineato il parroco di San Pietro don Ettore Galbusera – Poi, siamo andati ad incontrarlo, durante alcune sue partecipazioni ad eventi nella nostra regione e provincia. La sua risposta affermativa va a qualificare ulteriormente la festa mariana. E lo ringraziamo, per aver accettato di pregare con noi e per noi, in questo momento di ripartenza del nuovo anno pastorale”.

Sull’altare anche il parroco di Albino, don Giuseppe Locatelli, e i sacerdoti del Vicariato, per una celebrazione che è stata animata dal coro dell’Immacolata di Bergamo.

“Sono felice di esser qui, in questa “festa di famiglia” – ha sottolineato il Card. Angelo Bagnasco – Felice di questa partecipazione lieta e gioiosa, fra tante famiglie, fra figli che si stringono attorno alla loro madre e, in questo santuario, attorno alla Madonna, la madre di tutti noi, la madre di tutte le madri. Non c’è situazione della vita quotidiana, che non ci faccia riferire alla madre; noi abbiamo sempre bisogno di una madre su cui contare, anche e soprattutto nei momenti difficili. Ebbene, qui, insieme alla madre di Gesù ci sentiamo bene”.

“Capita, a volte, che non ci ricordiamo della Madonna e di Gesù – ha continuato il Card. Bagnasco – Vuoi per miopia spirituale, vuoi per lontananza dalla fede, vuoi perché immersi nei nostri affari, siamo dei figli distratti dalle cose del Cielo. Ma attenti, gli affari sono passeggeri, il Cielo è eterno. In questo giorno di festa del Signore e di festa mariana, preghiamo insieme, per incontrare il Cielo. Certo, attorno a noi, qui come in Paesi lontani, c’è sofferenza, violenza, disagio, ma siamo tutti legati gli uni e gli altri dal Cielo, da un vincolo di creazione: è Dio il creatore. E non basta la comunicazione, quella umana, per legarci fra noi; serve una comunicazione divina, spirituale, invisibile, per legarci in modo efficace. Serve Dio, il grande comunicatore, il “Signore dei cuori”, che è qui, ma anche nel mondo interno. Questo è l’orizzonte della vita cristiana”.

Grande scampanio, poi, al termine della Messa, con la gente che ha iniziato a riversarsi in via Roma per il rito della passeggiata fra le bancarelle, che regala ogni volta alla festa mariana valenze di sagra popolare; passeggio fra le bancarelle proseguito nel pomeriggio, in un crescendo di visitatori, complice la bella giornata.

 

Paolo Salamoni