Pronti, in carrozza, si parte. Il proseguimento della linea T1 da Albino a Vertova è cosa fatta, almeno nella sua parte progettuale. Il 14 giugno scorso, infatti, è stata firmata la convenzione fra il Consorzio BIM del Lago di Como e fiumi Brembo e Serio e Tramvie Elettriche Bergamasche (TEB), grazie al quale il Consorzio BIM eroga un finanziamento di 195.000 euro per lo studio delle attività di programmazione e progettazione della nuova linea tramviaria in estensione della linea T1 della Valle Seriana.
L’impegno economico in oggetto è stato deliberato dal Consiglio Direttivo del Consorzio BIM il 7 febbraio 2022, in accoglimento della modifica all’utilizzo dei fondi da parte della Comunità Montana Valle Seriana, di cui alla delibera assembleare comunitaria del 28 dicembre 2022. Infatti, in precedenza, il Consorzio BIM, con delibera dell’Assemblea Generale del 27 marzo 2021, aveva stabilito di destinare un finanziamento di 290.000 euro a favore delle zone interessate dai progetti relativi all’estensione della TEB 1, così ripartiti: proseguimento Albino–Vertova 220.000 euro; collegamento stazione TEB di Albino-funivia Albino-Selvino 70.000 euro. Per la cronaca, al posto degli interventi per il collegamento con la funivia Albino, la Comunità Montana Valle Seriana ha optato per interventi viabilistici al Ponte del Costone, del valore di 95.000 euro.
Alla firma, erano presenti il presidente del Consorzio BIM Carlo Personeni, con il direttore Omar Regazzoni, e il presidente della TEB Filippo Simonetti, con il direttore Fabio Zanni.
Grazie alla firma della convenzione, ora TEB potrà affidare un incarico per studiare la fattibilità del progetto, compiere le analisi trasportistiche e l’analisi costi-benefici oltre a valutare l’inserimento urbanistico dell’intervento. Gli incarichi saranno affidati da TEB entro i tempi necessari di procedura.
Il prolungamento della T1 da Albino a Vertova è presente da anni nel Piano di Coordinamento Territoriale Provinciale (PCTP). E uno studio di fattibilità commissionato dalla stessa TEB individuava a tal fine 4 fermate corrispondenti alle attuali fermate del pullman e delle vecchie fermate del treno: una a Comenduno, una a Cene (anche se formalmente la fermata insiste sul territorio del Comune di Albino), una alla stazione di Gazzaniga e una alla stazione di Vertova.
Ma è innegabile che in questo periodo se ne riparlerà in varie sedi. Magari coinvolgendo anche i Comuni della Val Gandino che, proprio da questo prolungamento, potranno avere molti benefici in termini viabilistici, predisponendo per esempi un parcheggio ex-novo in prossimità della futura stazione di capolinea.
Tutto questo mentre si sta delineando la nuova T2, da Bergamo a Villa d’Almè, innescando scenari futuri di mobilità bergamasca con al centro sempre la tramvia. Del resto, è una infrastruttura accessibile, utile, integrata, connessa e generatrice di valore patrimoniale, sociale e di sviluppo urbanistico–territoriale, ma anche ambientale ed eco-sostenibile, perché permette di ridurre l’inquinamento, almeno nell’hinterland di Bergamo.
G.P.