Sindaco di Gorno, in Valle del Riso, Giampiero Calegari, 73 anni, residente a Gorno, è l’attuale Presidente della Comunità Montana Valle Seriana, incarico ricoperto in precedenza, per nove anni, fino al 2002, e poi ancora per due mandati, dal 2017 al 2024, fino allo scorso 23 luglio, quando l’assemblea della Comunità Montana Valle Seriana lo ha riconfermato, all’unanimità, per il terzo mandato consecutivo. Per la cronaca, rimarrà alla guida della Comunità Montana Valle Seriana fino a quando sarà sindaco di Gorno: infatti, il paese andrà alle elezioni amministrative nel prossimo 2026, quindi non completerà l’incarico di presidente, decadrà automaticamente.

Sposato con due figli gemelli, diplomato in ragioneria e iscritto all’albo dei promotori finanziari dal 1982, dal 2017 è pensionato. E’ amante delle buone letture e dei viaggi, alcuni dei quali intrapresi con la sua moto da strada. Forte il suo spirito umanitario, tanto da essere stato presidente del Lions Club di Clusone e Valle Seriana Superiore, Governatore nel 2014 del distretto Lions di Bergamo Brescia e Mantova, e attuale consigliere dello stesso Lions Club di Clusone e Valle Seriana Superiore.

La redazione di Paese Mio intende intervistarlo per conoscere l’attuale attività della Comunità Montana Valle Seriana e i progetti in cantiere.

 

Come si è avvicinato alla vita politico-amministrativa?

Ho cominciato la mia “carriera politica” nei primi anni ’90, come consigliere nel Comune di Gorno e, da lì a breve, ho fatto l’assessore al Bilancio in Comunità Montana. Poi, il grande salto, con la bella esperienza di presidente della Comunità Montana, per ben tre volte, dal 1992 al 2001. Quindi, il ritorno “a casa”, come sindaco di Gorno, per due mandati, dal 2001 al 2011. A seguire, uno “stop” obbligato per legge. E il rientro nella vita amministrativa, con l’elezione a sindaco di Gorno nel 2016, per due mandati. Il resto è cosa nota, con la recente rielezione a presidente avvenuta lo scorso 23 luglio, all’unanimità.

 

Come è stato riconfermato presidente della Comunità Montana?

Semplice, a parte la mia disponibilità manifestata apertamente a tutti i rappresentanti dei Comuni, credo di aver fatto vedere il mio forte attaccamento al territorio, il mio senso di appartenenza alla comunità seriana. Tante le iniziative e le opere fatte in questi anni per tutti i Comuni, ma soprattutto con i Comuni, i quali hanno sempre evidenziato apprezzamento e consenso. Del resto, è dall’inizio del mio impegno in Comunità Montana che lavoro a vantaggio di tutti i Comuni della Val Seriana, per il bene di tutte le comunità: la Comunità Montana va da Valbondione e Castione fino a Ranica, coinvolge nello stesso modo tutti i Comuni della Val Seriana, senza distinzioni altimetriche. Segno questo di un’attenzione a 360 gradi, globale, condivisa.

 

Un successo della sua idea di politica, dunque?

L’ho sempre dichiarato. Io sono per la politica concreta e fattiva, positiva e costruttiva. Credo nel dialogo con i cittadini e gli altri amministratori locali, ricercando il bene comune, per lo sviluppo e la valorizzazione della nostra Valle Seriana, tutta.

 

Quali sono i punti forti del suo programma?

E’ necessario intervenire prontamente sulla viabilità della Statale 671 che da Clusone alla Martinella (Bergamo) misura 39 km, sui quali transitano ogni giorno circa 40.000 autoveicoli.

Noi siamo l’ente che rappresenta la valle e, in quanto tale, dobbiamo essere l’interlocutore principale delle istituzioni superiori, alle quali formulare proposte e soluzioni per risolvere i problemi che la nostra gente lamenta: lunghe code, tempi di percorrenza molto dilatati, incidenti e cantieri rallenta-traffico. Abbiamo in campo diversi progetti, per ammodernare la nostra maglia stradale, per risolvere i punti critici, che rallentano la circolazione, spesso creando dei nodi e degli intoppi: un paio di semafori da abolire, curve da allargare, immissioni da rivedere. Nello specifico, le curve della Selva e il nodo Ponte Selva, il semaforo fra Casnigo e Colzate, l’immissione da Gazzaniga in località Portico, entrata al Ponte Vecchio di Cene (per chi sale da Bergamo), la tinteggiatura delle gallerie di Albino, e altro ancora. La rete stradale è ormai datata, circa 40 anni: ha bisogno di soluzioni che le permettano di rilanciarsi.

Attenzione, poi, alle realtà industriali. Certamente, nel rispetto dell’ambiente e delle normative in vigore, ma hanno bisogno di espandersi. Così facendo, si creano nuove economie, nuove opportunità e nuovi posti di lavoro, andando così a trattenere la popolazione sul territorio, evitando l’emorragia dello spopolamento. In particolare, focus sulle aziende artigiane, di piccole e medie dimensioni. E politiche di sostegno al commercio, incentivi ai negozi di vicinato, veri presidi sociali sul territorio.

 

Cosa ha da dire sul settore turistico?

Durante lo scorso mandato, grazie al grande lavoro dell’assessore Francesco Cornolti, abbiamo affrontato con decisione la manutenzione delle piste ciclabili, una delle strutture che interessa tutta la valle e che ci qualifica in Bergamasca, per la sua qualità e i suoi servizi annessi. Si può dire che, sistemati i ponti, le barriere e alcuni punti a rischio, ora è ben percorribile. In merito all’ospitalità, invece, intendiamo investire ancora di più, andando a fornire un’offerta di alloggi (dai rifugi agli hotel), infrastrutture turistiche e servizi di accoglienza che possa soddisfare tutte le categorie sociali. A corredo, visto il boom degli ultimi anni, potenziamento della rete sentieristica, vero nostro fiore all’occhiello, migliorando la segnaletica e i servizi informativi; e valorizzazione delle tradizioni culturali, ambientali ed eno-gastronomiche dei Comuni del territorio, collaborando con Promoserio

 

Altri settori d’intervento?

Riflettori puntati sul tema della sicurezza, con il monitoraggio e la verifica dell’attività del sistema di videosorveglianza “Thor”, uno strumento che deve essere accessibile anche alle varie Polizie Locali per il controllo del territorio. Quindi, attenzione ai bisogni della persona, in considerazione dell’aumento dell’età media della popolazione che ha bisogno di assistenza. E attenzione alla socialità, al vivere quotidiano delle persone, delle famiglie: se si viaggia bene, se non ci si stressa su strade trafficate, se si rispettano i tempi di percorrenza, se si lavora bene, meglio se sul territorio, è automatico che si torna a casa in tempo, per stare con la famiglia, che si ha tempo anche per stare con gli amici, di vivere la comunità, di contribuire alle attività in paese, insomma di vivere bene e stare bene. Un territorio a misura di famiglia, dove tutto è collegato.

 

Sogni nel cassetto?

Beh, la risoluzione dei principali problemi viabilistici sulla SS 671; l’impegno massimo per il prolungamento della TEB da Albino a Vertova, in accordo con i sindaci della Media Valle; l’attenzione al   progetto di collegamento tra gli impianti sciistici di Colere e quelli di Lizzola; gli interventi di prevenzione del dissesto idrogeologico; i servizi socio-sanitari e la carenza di medici di base in valle.

 

Qual è il nuovo organigramma della Comunità Montana Valle Seriana?

La giunta esecutiva è formata da Giampiero Calegari (sindaco di Gorno, presidente, con deleghe ad infrastrutture comunali, rapporti con enti, personale, bilancio e tavolo strategia), Matteo Morbi (vicepresidente, assessore di Nembro, con deleghe a Protezione Civile e assetto idrogeologico), Massimo Morstabilini (sindaco di Clusone, con delega ad aree interne), Emanuela Testa (assessore di Albino, con deleghe ad istruzione e cultura), Cinzia Locatelli (sindaco di Cerete, con deleghe a servizi sociali, welfare, politiche familiari e giovanili e sistema Thor), Paolo Baronchelli (assessore a Villa d’Ogna, con deleghe a patrimonio e territorio), Giovanni Pezzoli (assessore a Leffe, con deleghe ad agricoltura, valorizzazione delle produzioni agroalimentari). Nel ruolo di presidente dell’Assemblea è stato confermato Enzo Poli (sindaco di Casnigo), la sua vice è Cinzia Locatelli (sindaco di Cerete).

 

T.P.