Guida con prudenza

Cari giovani, l’auto non è un giocattolo. Quando decidete di mettervi alla guida siate consapevoli che non state usando un videogioco dove le vite si rigenerano dopo il ”game over”. Sulla strada il primo obiettivo è salvaguardare la vita propria e quella degli altri. Gli errori si pagano cari. Le prime regole da rispettare sono:moderare la velocità, non bere alcolici, non assumere sostanze stupefacenti o psicofarmaci che agiscono sul sistema nervoso centrale. Purtroppo nella società odierna il rispetto per sé stessi e per il prossimo è diventato un comportamento disatteso. La violazione del Codice della strada unitamente alla velocità elevata sono la causa degli incidenti più gravi che possono coinvolgere tutti gli utenti della strada: automobilisti, ciclisti, motociclisti, pedoni e animali. Una diminuzione del 5% della velocità media potrebbe ridurre il numero di incidenti mortali del 30%. Molti adolescenti non usano le cinture di sicurezza e casco adottando comportamenti irresponsabili nella circolazione ignorando le più elementari regole del buon senso. Le femmine si presume siano un po’ più attente e prudenti rispetto ai maschi. I maschi, per fortuna non tutti, sono più veloci, irruenti, competitivi e questa loro indole li porta spesso a rischiare come se fossero su una pista. Le ricerche indicano che chi guida pericolosamente in dispregio delle norme stradali spesso proviene da ambienti sociali nei quali è normale avere atteggiamenti che violano la legalità e vige la legge del più forte,dove lo sprezzo del pericolo, lo scarso valore della vita e la prepotenza aiutano nella scalata al ruolo di “capobranco”. Secondo il mio punto di vista, i genitori dovrebbero dare il buon esempio ai figli, fin da piccoli con una guida ispirata al buon senso. L’ansia di emulare gli idoli degli sport motoristici o solo di imitare i “bulli”del quartiere spinge i neopatentati ad assumere dei rischi superiori alle loro capacità di fronte a degli imprevisti.La guida non è solo una questione di tecnica ma è composta soprattutto di logica,rispetto e prudenza. Il famoso scalatore Riccardo Cassin diceva: “il miglior alpinista è quello che torna a casa vivo” la stessa cosa vale anche per il guidatore. Ricordo che il mio istruttore di scuola guida, specializzato per le patenti speciali, mi diceva sempre che quando ci si mette al volante bisogna pensare che si deve usare la massima attenzione, non distrarre il pensiero, non ascoltare musica e usare il cellulare. I migliori amici sono il freno e lo specchietto retrovisore. Voglio dare un consiglio saggio a chi guida: mantenetevi sempre vigili e rispettosi delle norme del codice stradale, perché il prossimo non sempre si comporta come voi vorreste e per questo basta solo un attimo per vedere rovinata la propria esistenza. Usate sempre il buon senso senza lasciarvi influenzare dagli altri.

 

 

Silvia Vavassori, membro del consiglio provinciale Anmic