I “Luoghi del Cuore”, il programma nazionale per i luoghi italiani da non dimenticare promosso dal FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano), in collaborazione con Intesa Sanpaolo, vede già la partecipazione di centinaia di luoghi bergamaschi. E molti altri sono pronti a candidarsi. Ognuno con le proprie caratteristiche, bellezze e con la propria storia.

Fra questi c’è anche un “luogo” di Albino, molto particolare, di una bellezza unica.

Negli 11 censimenti fin qui proposti in vent’anni di edizioni FAI, erano circa 300 i luoghi della Bergamasca candidati che hanno ricevuto almeno un voto. Quest’anno sono già diversi che si presentano: segno di una accresciuta sensibilità verso luoghi di valore. Ebbene, anche Albino scende in campo, partecipando al censimento, proponendo al voto il Maglio Calvi: si trova nella frazione di Comenduno, in corrispondenza del terzo salto d’acqua della Roggia Comenduna, in via del Maglio. Il Maglio Calvi è l’unica fucina rimasta delle tante un tempo esistenti nel territorio albinese. Di proprietà della famiglia Calvi da oltre 200 anni (esattamente dal 1822), conserva ancora tutti i suoi macchinari fermi da 52 anni, dopo gli ingenti danni provocati dall’alluvione del 1972. La produzione principale del maglio riguardava gli attrezzi agricoli, ma vi si lavorava anche il ferro battuto artistico.

Sul Maglio Calvi lo storico Franco Innocenti ha predisposto uno studio approfondito sulle attività ferriere del territorio albinese, dal medioevo fino ai nostri giorni, pubblicato nella collana “Racconti del Museo”. Del resto, la concentrazione di officine dedite alla lavorazione del ferro, che ha coinvolto per secoli Albino e Comenduno, spesso con produzioni di eccellenza, risulta tra le più alte del Bergamasco. Le aperture fatte in questi anni, in occasione di rassegne museali, hanno permesso di immergersi nell’atmosfera affumicata della fucina, che ha conservato i macchinari e gli attrezzi storici: il maglio e la mola azionati da due ruote idrauliche, i due focolari con le trombe idroeoliche, la sega da ferro, le incudini, le dime, le pinze e le mazzuole. Alcuni pannelli e un video, poi, aiutano a meglio comprendere l’attività del maglio.

Per far votare il Maglio Calvi come “luogo del cuore” 2024 si è costituito un gruppo, che vede in campo anche la Biblioteca. Si può partecipare al 12° censimento fino al 10 aprile 2025. Sarà una maratona, dove tutti possono votare, entrando anche in corsa.

I vincitori del censimento potranno poi ottenere premi economici (quest’anno fino a 70.000 euro al primo classificato) per realizzare interventi di restauro o valorizzazione. Inoltre, i luoghi che non hanno vinto, ma che hanno raggiunto la soglia minima di 2.500 voti, potranno aspirare a un contributo fino a 50.000 euro presentando, dopo il censimento, un progetto per richiedere i fondi. Ecco, l’obiettivo è superare i 2.500 voti.

Ecco il link: www.fondoambiente.it/luoghi/maglio-calvi-a-comenduno?ldc

 

G.P.