Il fluire dei brani che la Corale S. Cecilia di Vertova ha proposto nella serata di Sabato 29 Dicembre, nella cornice sempre affascinante della Chiesa Parrocchiale, ha voluto tracciare un percorso diverso dal solito con la proposizione di canti che hanno avuto come tema centrale l’enfasi dell’incanto della preghiera, ammaliata da canti di lode.
In questo contesto si è cercato di offrire al numeroso pubblico presente delle riflessioni di Autori famosi, condite con sonorità che non hanno lasciato niente di intentato e che, a tratti, hanno rappresentato delle familiarità che occasioni come queste richiedono.
L’atmosfera ovattata dei canti natalizi e la facilità nell’immedesimarsi in questi sono state lasciate in disparte e si e’ permesso l’instaurarsi di un colloquio personale che è diventato preghiera e partecipazione.
Si è andati oltre il significato intrinseco del Natale e si è voluto spalmare questo messaggio in un arco temporale infinito: “ GLORIA” e’ per sempre.
Bello sarebbe inondare le strade del paese di Vertova con questo messaggio di gioia, fluire nei vicoli più nascosti ma grondanti di storia, entrare nelle case dove c’è bisogno di conforto ed essere di aiuto per ritrovare il senso di appartenenza ad una comunità che sembra aver perso l’anima.
Brava è stata la Corale ad essere parte attiva e testimone di un sentire che la deve rendere orgogliosa.
Non era facile affrontare l’impegno di proporre in scaletta brani di spessore e di difficile esecuzione: solo un impegno costante ha permesso di ottenere consensi e gratificazioni che i presenti hanno manifestato nel dipanarsi dell’Elevazione Musicale.
L’Elevazione Musicale e’ iniziata con l’esecuzione del brano di P. Selogni : Gloria! E’ nato il Redentore!
Non poteva essere altrimenti per veicolare i messaggi che in sequenza avrebbero inondato le navate della Chiesa Parrocchiale: “ E’ NATO IL REDENTORE”
Punto fermo e saliente di un’appartenenza che distingue e che coinvolge per gesti ed impegni.
Gesti ed impegni che Autori del calibro di W.A. Mozart nella sua” Ninna Nanna”, G. Puccini nel brano “Et incarnatus est”, P. Mascagni nell’ “Agnus Dei” e G. Verdi nel brano “Te lodiamo gran Dio” hanno saputo evidenziare e sottolineare come momenti salienti e significativi di un credere che appartengono alla nostra religiosità.
In questo scenario, la Corale ha saputo trovare stimoli e capacità interpretative idonee per mettere in risalto la profondità e la bellezza dei singoli brani, evidenziati anche, a conclusione della prima parte del programma, nella esecuzione del brano di A. Dvorak “ O Signor buon Pastor”, rielaborato dal maestro della Corale Santa Cecilia Riccardo Poli.
L’inizio della seconda parte del programma ha presentato una costante che si perpetua da tempo con l’esecuzione, per soli strumenti, della “Pastorale” scritta da Alessandro Poli.
Non saranno mancati tra i presenti emozioni e facili “ ritorno al passato” dal momento che questa “Pastorale” ha sempre rappresentato qualcosa di importante e di tangibile per avvenimenti che venivano attesi con trepidazione e preparati sempre al meglio: bravi sono stati gli strumentisti Nicola Ruggeri – organo, Silvana Poli – flauto, Luigi Rapetti – oboe e Renato Anesa – campane tubolari, a ricreare quelle atmosfere intrise di ricordi
Nel proseguo, quasi a suggello del filo conduttore della serata e del significato intrinseco della stessa, di P. Mascagni e’ stato eseguito il brano “Alla gioia. Gloria,Gloria”, preludio al brano, considerato ormai insostituibile nel repertorio della Corale, dalla “Messa di Gloria”di P. Mascagni “Gloria, Laudamus te, Quoniam tu solus sanctus, Cum Sancto Spiritu, Amen “.
Brani come quelli sopra citati costituiscono sempre delle pietre miliari e dei punti di riferimento che danno spessore e per questo la Corale Santa Cecilia deve essere fiera ed orgogliosa.
I brani di A. Poli “ Notte di pace” e di G.F.Haendel “ Alleluia, Hodie est natus Emmanuel” hanno concluso l’Elevazione Musicale che nel suo dipanarsi non poteva trovare, alla fine, altri elementi se non quelli di gioia e di speranza per un mondo migliore.
Nella sua esecuzione, la Corale Santa Cecilia ha avuto il merito di esprimersi ad alti livelli, soprattutto quando e’ stata chiamata a proporsi con tutto l’organico a disposizione, in contesti anche difficili ma superati con abnegazione e voglia di dare sempre il meglio.
Questi sono atteggiamenti che danno “Gioia” , costituendo le basi per un futuro sempre contrassegnato da risultati positivi. E’ necessario passare attraverso questi momenti comunitari che si ritengono importanti perchè interpellano e permettono di sperimentare emozioni e di trarre insegnamenti.
Un grazie a tutti i Componenti della Corale con i solisti, per essere sempre un punto di riferimento per l’impegno e la efficacia; un grazie particolare a Nicola Ruggeri – organo, al Direttore della Corale Riccardo Poli ed al Presidente della stessa Sig. Mario Moro.

Gian Pietro ing. Testa