Il prolungamento della tranviaria da Albino a Vertova

 

Negli ultimi mesi, all’interno del dibattito apertosi sull’inadeguatezza strutturale in cui versa la viabilità della Valle Seriana e sull’evidente insufficienza della nuova arteria stradale realizzata da Nembro a Cene e della galleria di Montenegrone, anche a seguito della lettera inviata ai Presidenti della Provincia e della Teb dal sindaco di Vertova Luigi Gualdi, si è fatta nuovamente largo l’ipotesi di dotare la Media Valle di nuove e moderne infrastrutture della mobilità.

 

In particolare, è stato richiesto al Presidente della Provincia Matteo Rossi e a Filippo Simonetti, Presidente delle Tranvie Elettriche Bergamasche (Teb), società gestore del servizio, di attivare un tavolo di confronto con tutti i soggetti che, a vario titolo, risultino competenti per dare attuazione agli obiettivi già individuati all’interno della pianificazione provinciale.

Il Piano di Coordinamento Territoriale Provinciale (PCTP) prevede infatti il prolungamento della linea T1 della tranvia leggera dal Comune di Albino fino al Comune di Vertova. Uno studio di fattibilità commissionato dalla Teb, poi, individua a tal fine 4 fermate corrispondenti alle attuali fermate del pullman e delle vecchie fermate del treno: una a Comenduno,  una a Cene (anche se formalmente la fermata insiste sul territorio del Comune di Albino), una alla stazione di Gazzaniga e una alla stazione di Vertova.

Proprio questo studio di fattibilità sarà illustrato in un incontro pubblico mercoledì 20 aprile, alle 20.30, presso la sala polivalente della Fondazione “IPS Card. Gusmini onlus”, a Vertova.

A tal riguardo, la Giunta della Comunità  Montana, nell’individuare alcune opere prioritarie per la Valle Seriana, ha indicato tra queste anche il prolungamento della tranvia da Albino a Vertova e deliberato una chiara mozione di sostegno “impegnandosi ad intraprendere e sostenere le iniziative necessarie per l’attuazione delle previsioni di sviluppo della linea T1 da Albino a Vertova”.

Questo documento di sostegno al progetto è stato poi portato all’attenzione del consigliere provinciale delegato alla viabilità Giovanni Gandolfi, in un incontro con i sindaci della Valle, da questi convocato in via Tasso, per discutere sulle criticità della viabilità e sulle loro soluzioni.

E’ giusto ricordare che mercoledì 23 marzo, l’Assemblea della Comunità Montana, composta dai 38 sindaci valligiani, ha approvato un documento nel quale vengono elencate le richieste che gli stessi sindaci hanno formulato sugli interventi di carattere sovracomunale necessari per la Valle Seriana, ordinandole per priorità.

Nel documento, portato all’attenzione della Provincia nell’incontro suddetto, era già emersa la volontà di tenere distinte le tipologie di interventi richiesti, attribuendo loro un diverso peso, non solo in ordine al livello di costo di intervento, ma  soprattutto in funzione dei riflessi che questi interventi potevano avere sullo sviluppo economico, turistico, demografico, e sull’impatto ambientale dell’intera Valle Seriana.

Il documento approvato definitivamente dai sindaci in Assemblea distingue prioritariamente gli interventi in due categorie: quelli “che oltre a migliorare la viabilità, incidono direttamente sullo sviluppo economico della valle ed hanno un forte impatto ambientale” e quelli “che afferiscono al miglioramento della fluidità del traffico e della viabilità”.

Nella prima categoria il documento inserisce unicamente “il prolungamento della tranvia leggera, linea T1 da Albino a Vertova”. A questo progetto, che ricordiamo già rientra nella pianificazione provinciale all’interno del PCTP, e per il quale già esiste, depositato agli atti, uno studio di fattibilità commissionato dalla Teb, l’Assemblea  delibera il proprio formale sostegno e richiede alle parti coinvolte di darne immediata attuazione.

Come riportato nella dichiarazione di voto con la quale, a nome del comune di Vertova ho espresso il mio apprezzamento in Assemblea, recentemente l’Eco di Bergamo ha riportato alcuni dati sulla Valle Seriana, annunciati dal Direttore Generale dell’ATS (Azienda Territoriale Sanitaria, ex-ASL per intenderci), Mara Azzi, nell’ambito dell’incontro dedicato alla riforma regionale del sistema socio-sanitario. In particolare, il rapporto evidenziava nella Valle un indice di natalità contenuto (elevato per gli stranieri), un trend demografico negativo, in particolare per l’alta Valle, ed una forte presenza di popolazione anziana, che manifesta i problemi tipici dell’età (prevalenza di demenze e di Parkinson).

Siamo di fronte a scelte fondamentali per il futuro delle nostre Valli, per evitare che si trasformino in “dormitori”: aumentare le case di riposo, sicuramente utili e necessarie al territorio, subendo passivamente il trend demografico negativo, o creare le condizioni affinché le Valli siano attrattive per i giovani? Dobbiamo creare le condizioni che avviino dei processi di sviluppo economico: mobilità e servizi più moderni ed efficienti sono elementi indispensabili per mantenere ed attrarre i giovani sul territorio. Il prolungamento della tranvia da Albino a Vertova va in questo senso.

Con la delibera di sostegno al progetto la Valle si è mostrata decisamente compatta e determinata, come avevano richiesto pubblicamente gli organi provinciali e la Presidenza della Teb.

 

Riccardo Cagnoni

Consigliere delegato dal Sindaco di Vertova.

 

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Tutto nasce da una lettera…

Tramvia da Albino a Vertova? Vedremo, ma intanto si inizia a discutere, a ragionare sulla convenienza, a pesare i costi, a ipotizzare il sedime da utilizzare. E pensare che tutto è partito da una lettera, inviata dal sindaco di Vertova ai presidenti di Provincia e Teb lo scorso 2 febbraio, che ha aperto il tavolo di lavoro.