La comunità di Albino fa memoria di Paolo Borsellino e del suo “sogno d’amore”. Martedì 12 marzo, infatti, alle 20.45, presso l’auditorium comunale “Bruno e Benvenuto Cuminetti”, Roberta Gatani, nipote del giudice Paolo Borsellino, presenterà il suo libro “Cinquantasette giorni. Ti porto con me nel cuore” (IOD Edizioni), che racconta i 57 giorni che separarono la strage di Capaci da quella di via d’Amelio, precisamente l’intervallo che corre tra il 23 maggio e il 19 luglio 1992, un tempo fittissimo di lavoro per il giudice Borsellino che, sapendo di avere le ore contate, mise in campo tutte le proprie forze per fare luce sulla strage di Capaci.
Roberta Gatani ci racconta anche le fragilità di Paolo, dilaniato dal dolore per la morte dell’amico fraterno Giovanni Falcone e preoccupato per i propri familiari e per i ragazzi della scorta. In parallelo a questo racconto, corre la narrazione della quotidianità solidale che si vive alla “Casa di Paolo”, nel quartiere Kalsa, a Palermo. E’ questo il “sogno d’amore” di Paolo, nata il 17 luglio 2015 per volontà di Salvatore Borsellino (fratello di Paolo) e diretta da Roberta Gatani, con sede nella vecchia farmacia di famiglia, l’ex “Farmacia Borsellino”, in via Della Vetriera n.57. Un luogo unico, speciale, emozionante, dove Paolo rivive oggi grazie ai volontari che si battono per offrire un futuro migliore ai giovani del quartiere. Un luogo dove l’amore ha compiuto il miracolo di riportare a correre le lancette di un tempo spezzato dalla violenza. Un luogo in cui si fa memoria col sorriso e con tanta dignità, a beneficio delle giovani generazioni, e non solo.
L’iniziativa, che vede come co-organizzatore il Comune di Albino, è stata resa possibile dalla conoscenza di Roberta Gatani da parte della prof.ssa Marzia Ferraris, di Albino, referente della Commissione Legalità del Liceo Scientifico Mascheroni” di Bergamo, che è scuola capofila del progetto Centro di Promozione della Legalità (CPL) della provincia di Bergamo. Per la cronaca, il CPL vede la partecipazione di 60 scuole della provincia di Bergamo e di 20 Enti istituzionali e privati: non si tratta di un progetto di intenti, bensì di una rete reale di scuole che opera da molti anni nel campo dell’educazione alla cittadinanza attiva e alla legalità, tentando di coniugare i temi educativi e la didattica disciplinare.
“Un appuntamento assolutamente da non perdere – sottolinea la prof.ssa Marzia Ferraris – A parte la grande occasione che avrà la comunità di Albino di sentiere dalla stessa voce della nipote di Paolo Borsellino di quale statura morale era lo zio, consiglio vivamente la lettura del libro, perché in ogni pagina si sente la presenza affettuosa del giudice, che ancora oggi, a più di trent’anni dalla strage di via d’Amelio, rivive nei sorrisi dei bambini che frequentano la “Casa di Paolo”, a Palermo. Bambini a cui, con amore e generosità, viene data ogni giorno un’alternativa alla strada e all’illegalità, grazie ai tanti volontari. Una bellissima realtà che merita di essere sostenuta da tutti noi.”
In effetti, il libro, commovente e coinvolgente, è una sorta di “diario allo specchio” sospeso tra ieri e oggi, che alterna il racconto degli ultimi 57 giorni della vicenda umana e professionale del giudice Paolo Borsellino, alla descrizione della “Casa di Paolo”, in un dialogo intimo tra zio e nipote. Tanti ricordi, aneddoti, riflessioni e amare domande, purtroppo ancora senza risposta, nella ricerca della verità.
“La “Casa di Paolo” è amore, che stringe, riscalda, consola, e che unisce – sostiene Roberta Gatani, l’autrice del libro – Nostro impegno, ormai da anni, è promuovere la bellezza della “Casa di Paolo”. E, dallo scorso anno, girare per l’Italia per promuovere il mio libro: il ricavato della vendita contribuisce interamente a sostenere la dolce esperienza della “Casa di Paolo”, un luogo che rappresenta un’alternativa per le famiglie del quartiere. I volontari della struttura si autofinanziano, non vogliono soldi dagli enti istituzionali: per rintracciare le risorse necessarie utilizzano il classico passaparola. Dopo un dicembre in Trentino e nel Veneto, un gennaio a Napoli e Campania, e un inizio di febbraio in Liguria, in varie città, eccomi ad Albino, disponibile a rispondere alle domande di chi vorrà incontrarmi”.
“L’amministrazione comunale ha colto al volo questa opportunità, prospettataci dalla prof.ssa Ferraris – afferma Patrizia Azzola, assessore alla Cultura – Stiamo lavorando per coinvolgere gli studenti delle scuole superiori del territorio, in primis l’Isis “Oscar Romero”, che subito si è messo in campo, alla luce dei suoi percorsi sulla legalità che lo contraddistinguono da anni. Sarà una bella esperienza, su un tema che è trasversale alle varie discipline e che offre un’ulteriore occasione di crescita personale. Parlare del giudice Borsellino è una grande opportunità: lui che con il suo esempio è ancora vivo nelle nostre azioni di tutti i giorni, nella speranza che presto si possa finalmente respirare quel fresco profumo di libertà che tanto desiderava. Invito tutti gli albinesi a partecipare all’incontro, perché è un modo concreto di aiutare la “Casa di Paolo”, nata dal desiderio di Salvatore Borsellino e di Roberta Gatani di accogliere i bambini del quartiere Kalsa”.
Ti.Pi.