In 465 per la seconda edizione della Mezza sul Serio
Cielo plumbeo su Gazzaniga ma la pioggia, caduta copiosa nei giorni precedenti, ha risparmiato a Pasquetta i 465 atleti presenti al via, sia della seconda edizione della “Mezza sul Serio” che del “Primo Diecimila sul Serio”, organizzati dalla locale A.S.D. La Recastello Radici Group. Pericolo scongiurato quindi e anche quest’anno niente pesce d’aprile.
Alle 9,30 in punto la partenza della 10km, con 115 podisti pronti a darsi battaglia sul duro percorso che aveva il suo snodo nei cinque comuni del cosiddetto “Distretto di Honio”, Gazzaniga appunto, Fiorano al Serio, Vertova, Colzate e Cene. Il meglio dell’atletica su strada (e non solo) della bergamasca a condurre le danze, con Igor Rizzi (Gav Vertova) in grado di staccare il quattro volte campione italiano di Maratona, Migidio Bourifa. 31’49” il tempo finale di Rizzi, con Bourifa capace di un crono pari a 32’39”. A seguire Alberto Mazzucchelli (32’46”) e Luigi Ferraris (33’13”), entrambi dell’Atletica Bergamo 59, con Michele Palamini (Gav Vertova – 33’39”) al quinto posto.
Senza storia la gara femminile, con l’atleta di casa Paola Gariboldi (Gav Vertova) in grado di staccare le avversarie e di conquistare il successo. 37’43” il tempo della vincitrice, con Pierangela Sala (Atl. Rebo Gussago – 40’16”) e Roberta Locatelli (Atl. Marathon Almenno S.S. – 41’34”), rispettivamente sul secondo e terzo gradino del podio.
La Mezza sul Serio scattava alle 9,45, con un quartetto nordafricano a prendere il largo: l’italo-tunisino Raphael Tahary (Atl. Bergamo 59) e il trio marocchino composto da Khalid En Guady (Atl. Rodengo Saiano), Abdellatif Batel (C.S. S.Rocchino) e Tarik Marhnaoui (Colleferro Atletica). Il primo a staccarsi era inaspettatamente En Guady, causa qualche problema fisico, mentre a tirare il gruppetto era sempre Marhnaoui, il quale allo scollinamento di Colzate iniziava un forcing sul passo dei 3’ al km o addirittura sotto, che piegava la resistenza prima di Batel e poi di Tahary.
Marhnaoui tirava il fiato solo nel secondo giro del percorso, una volta resosi conto che i suoi avversari non avrebbero più avuto chances nei suoi confronti. Sul traguardo di Gazzaniga il marocchino di stanza a Roma, chiudeva con un buonissimo 1h06m56s, mentre Tahary e Batel confermavano la loro seconda e terza posizione, rispettivamente con i crono di 1h08m54s e 1h11m25s. Di poco staccato En Guady (1h11m58s), quarto, con Fabio Mella (Legnami Pellegrinelli – 1h12m16s) primo degli italiani, in quinta posizione. Sesta piazza per l’inossidabile Danilo Bosio (A.S.D. La Recastello Radici Group – 1h12m50s).
Al femminile bis, dopo la vittoria del 2012, per Eliana Patelli (Atl. Valle Brembana), debilitata nella settimana precedente alla competizione dall’influenza e dalla febbre alta. Troppa, però, la voglia di essere al via nella gara di casa e successo conquistato con il coltello tra i denti, in 1h21m29s. Seconda piazza per l’italo-keniana Josephine Wangoi (Atl. Paratico), distanziata di poco più di trenta secondi: 1h22m04s il suo tempo. Sul terzo gradino del podio Lorenza Combi (Runners Colico – 1h25m05s), mentre in quarta, quinta e sesta posizione concludevano nell’ordine Filomena Furlan (Bracco Atletica – 1h26m12s), Romina Pellegrinelli (Gav Vertova – 1h26m38s) e Samantha Galassi (A.S.D. La Recastello Radici Group – 1h26m44s). 300 gli atleti al traguardo, sui 350 iscritti.
Tutta la soddisfazione per il risultato globale dell’evento nelle parole di Luciano Merla, presidente dell’A.S.D. La Recastello Radici Group. “Avevamo fatto una scommessa, vale a dire portare a Gazzaniga gli atleti nel giorno di Pasquetta. Una data che presentava certo qualche rischio, ma il calo di iscritti era stato preventivato. Quindi ringrazio i 465 podisti che ci hanno dato fiducia, così come i vari sponsors che, in un grave periodo di crisi come questo, hanno voluto supportarci ancora una volta, credendo allo sforzo organizzativo.”
Tante le persone che hanno dato una mano, in zona partenza e arrivo e nei vari snodi cruciali del percorso. “Non posso dimenticare tutti i volontari presenti sul tracciato di gara – continua Merla – a tutela dell’incolumità degli atleti e nei vari punti di ristoro. Senza di loro non si potrebbe nemmeno partire. Un ringraziamento particolare va alla Provincia di Bergamo, che ci ha permesso di poter transitare sul cavalcavia posto tra Cene e Gazzaniga, urtato una quindicina di giorni prima della gara da un camion di grosse dimensioni.”
Tutto è bene quel che finisce bene, arrivederci all’edizione 2014!
Testo di Carlo Magni