Caro papà,
ancora non ci crediamo che tu non ci sia più. Tu, così chiacchierone, così allegro, così amante della vita, non ce lo dovevi fare di andartene via così presto.
Ti sei sempre speso senza riserve per la tua famiglia, per il tuo lavoro, per il tuo volontariato, a cui tenevi così tanto e nel quale ti sei impegnato su più fronti. E’ questa la lezione più grande che ci hai lasciato: fare del bene agli altri, soprattutto a chi ha più bisogno, senza chiedere nulla in cambio.
Eri forte papà, così forte che al mondo hai mostrato sempre il tuo sorriso e il tuo entusiasmo e non il dolore e la sofferenza che la vita ti ha rovesciato addosso, una sofferenza derivata da quella tua proverbiale bontà, che purtroppo hai donato a chi, pur essendoti così vicino, non se la meritava.
Tu sei sempre andato avanti a testa alta e questa è l’altra lezione che ci hai lasciato: lottare per la verità e per ciò che è giusto con dignità e coraggio.
Ci sembra già di vederti lassù, mentre intrattieni tutti e intanto ci tieni sotto controllo e ci rimproveri un po’ perché abbiamo fatto qualcosa in modo diverso da come l’avresti fatto tu; sì, perché tu eri uno preciso e le cose per te andavano fatte bene o niente. E allora cercheremo di fare le cose bene e di renderti orgogliosi di noi, cercheremo, con i nostri gesti, con le nostre parole e con le nostre azioni, di essere degni dell’esempio che ci hai lasciato, della tua bontà di cuore e del tuo impegno per gli altri. Speriamo che nel luogo in cui ti trovi ora tu possa trovare quella pace che ti sei tanto meritato e per cui ha duramente lottato.
Tua moglie Marilena, i tuoi figli Silvia, Simone, Matteo e la nuora Giulia

Caro Angelo,
mi hanno chiesto se volevo scrivere qualche riga su di te e ho accettato volentieri, ma adesso che sono qui con la biro in mano mi chiedo come posso far capire quello che ci univa, i tanti anni passati insieme fianco a fianco al lavoro (infatti ci chiamavano cip e ciop), i caffè bevuti insieme, le cene tra amici a base di lasagne e tiramisù, quando ti chiamavamo “panson” e ridevi in ricordo delle tue origini venete, dato che eri nato, come ne eri fiero, a Cavarzene in provincia di Venezia, ma anche i momenti difficili superati con il tuo entusiasmo. Ogni tanto a fine turno, in modo ironico, dicevamo che la candela si era accorciata di nuovo rispetto al giorno prima, ma la tua si è spenta troppo presto. Non ci sono parole, ma ti ringrazio per i ricordi che mi hai lasciato. Mi mancherai, sei stato GRANDE! Ciao Angelo!
Il tuo inseparabile collega

La morte non esiste, la gente muore solo quando viene dimenticata. Ecco perché Angelo sarai sempre con noi.
Avisino esemplare tanto che non c’erano più benemerenze per riconoscere i tuoi traguardi. Attivo nell’associazione fin da quando sei entrato a far parte della nostra grande famiglia tanto che presso le consorelle Tu eri l’AVIS di Fiorano. Sei sempre stato un dirigente di punta e sempre disponibile per ogni manifestazione. Per questo e molto altro ecco perché non sarai mai dimenticato. L’AVIS ti è grata e riconoscente per la passione che mettevi nel fare ogni cosa sia che fosse di rilievo o meno. Caro Angelo sarai sempre nei nostri cuori, ci mancherai ma vogliamo pensarti nella stanza accanto, sei solo fuori dalla nostra vista ma sarai sempre nei nostri pensieri.
Ciao Angelo, avisino da imitare, amico e compagnone. Ciao
Gruppo AVIS Fiorano al Serio

Angelo era uno dei volontari storici della Festa di San Fermo, la sua contrada. Da quasi tre decenni sacrificava le sue ferie per organizzare la festa e gestire il servizio ai tavoli. Organizzatissimo, efficiente, sapeva circondarsi di giovani volontari cui comunicava un sincero spirito di servizio. Sempre disponibile, attento, era una delle anime della festa.
Era…certo era… perché Angelo non c’è più…..
Ti ricorderemo sempre Angelo, in ogni riunione che faremo, in ogni discussione che avremo, in ogni festa che riusciremo ad organizzare; quando poi, come sempre, ci berremo una birra tutti insieme…ci sarai…come ci sei sempre stato. Ci ricorderemo soprattutto durante la nostra festa che tu amavi tanto e per la quale ti prodigavi…e
mancherai… altro che se mancherai… grazie di tutto.
Ciao Angelo
I tuoi amici della Festa di San Fermo

Ciao Angelo,
eri una persona buona e di cuore, ti voglio dire grazie per il bene che hai voluto a mia figlia e grazie anche per i bellissimi e bravi nipoti che mi hai dato. Eri un grande anche per i tuoi amici, tu salutavi sempre tutti con un gran sorriso, anziani e non. Ti ho voluto bene e te ne vorrò per sempre.
Tua suocera Giulia

Ciao Angelo,
siamo orgogliosi di averti avuto nella nostra famiglia…Le morti improvvise sono così, lasciano il rimpianto delle cose non dette, solo pensate, date per scontate. E così ci troviamo a scriverti quello che speriamo tu ora possa leggere nei nostri cuori: la stima per il padre che sei stato, la gioia nel vedere l’amore nel tuo sguardo quando parlavi dei tuoi figli, l’ammirazione per la forza di tua moglie. Hai vissuto per loro con altruismo e non è una cosa scontata in questo mondo di egoismi. Ci lasci l’esempio dell’uomo onesto che sei stato, la gioia di tre splendidi nipoti. Veglia su di noi.
I cognati Raffaella, Massimiliano, Luca, Marialuisa, Emanuele e la nipote Beatrice

Ciao Angelo,
voglio ricordarti come eri, sempre sorridente, generoso, sempre pronto alla battuta.
Purtroppo questa volta non c’è niente da ridere, questa volta ci hai fatto un brutto scherzo. Turno alla griglia in oratorio:
Mantovan-Vermi, coppia fissa da dieci anni, ogni tanto eri un bel pasticcione, ma poi, con una battuta tornava tutto al posto giusto, una bella risata, di quelle sincere, quelle che vengono proprio dal cuore, una caraffa di birra, rigorosamente rossa, e via, si ripartiva più carichi di prima. Mi tormentavi per darti una mano alla festa di San Fermo, e come potevo dirti di no, mi assillavi all’infinito, ma era giusto così. Tu ogni volta che ti chiamavo rispondevi sempre: “PRESENTE,A CHE ORA?”
Mi mancherai Angelo, mi mancherai un sacco…
Il tuo amico Nicola