La musica siamo noi

 

Come nei due anni scorsi, al termine del percorso scolastico e finiti gli esami, i ragazzi di terza media, pronti per le tanto attese vacanze e per un’altra partenza verso nuovi orizzonti, spendono un ultimo momento del loro tempo assieme: la settimana del murales. Durante questo momento i ragazzi lavorano su un progetto da riprodurre sul muro della nuova palestra della scuola; tuttavia non si può fare un disegno qualsiasi senza alcun significato, ma bisogna prendere spunto dal tema interdisciplinare dell’anno appena terminato. Quest’anno l’argomento è stato quello della musica, arricchito dallo slogan “Sentiamo(ci) bene”, un tema molto ampio che comprende molti altri spunti di riflessione, ma i ragazzi hanno deciso di imprimere nel loro progetto questo messaggio: “La musica siamo noi, ognuno di noi è una musica diversa e di conseguenza ognuno di noi ha la propria “band” nella testa, una propria idea del carattere musicale che gli piace”. Da questo pensiero si è sviluppato il progetto di due ragazzi su un prato che giocano con le bolle di sapone. Queste però non sono semplici bolle, ma si ingrandiscono sempre di più, divenendo le protagoniste del disegno. Al loro interno vi sono musicisti di vario genere, tutti diversi, ognuno ad indicare un determinato carattere. Il progetto si è poi evoluto con le sfumature del prato, ripreso dai murales precedenti per mantenere un filo di connessione, e con i colori arcobaleno delle bolle di sapone, prendendo sempre di più le sembianze di un vero murales. Il lavoro è stato comunque impegnativo, perché non tutti i ragazzi di terza hanno avuto la possibilità di partecipare e anche il tempo non è stato di grande aiuto, dato che la pioggia si alternava con il caldo del sole scottante dei pomeriggi, rendendo stancante il tutto. Alla fine, però, le aspettative su questo murales, che erano già buone, attraverso la collaborazione dei ragazzi, si sono trasformate davvero in una meraviglia: diverso dai precedenti, ma pur sempre collegato con un filo immaginario, l’uso dei colori sul foglio da ricreare sul muro sembrava quasi impossibile, ma i ragazzi ce l’hanno fatta benissimo. La collaborazione e il lavoro di squadra erano molto costanti ed efficaci: un continuo via vai per i pennelli e di colori, comunicazione sempre presente per tenere al corrente la squadra di tutto, un ottimo lavoro di squadra.

 

È stata anche una settimana in cui i ragazzi potevano salutarsi, ritrovarsi dopo gli esami, perché, alla fine il vero scopo era quello di trascorrere un po’ di tempo insieme, prima di dividersi per imboccare vie diverse per il proprio futuro.

Giada Beltrami