La parrocchia chiede aiuto

Tanti gli interventi, tante le spese…e dietro l’angolo il recupero della stessa chiesa di San Giuliano

A.A.A. Cercasi benefattori per sostenere gli interventi in atto nella parrocchia di San Giuliano di Albino. Aziende, imprese artigianali, gruppi di famiglie, semplici cittadini. Non si specifica chi deve proporsi. L’importante è che si faccia carico, mediante offerte, donazioni o emolumenti, delle opere che la parrocchia di San Giuliano ha attivato negli ultimi tempi sulle strutture di sua competenza, peraltro autorizzate dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici. In particolare: i lavori di consolidamento e restauro al Santuario della Madonna del Pianto (€ 750.000), al campanile e agli affreschi nella sacrestia della chiesa prepositurale di San Giuliano (€ 250.000), alla chiesa della Madonna della Concezione (€ 90.000) e per l’adeguamento del Cine-Teatro dell’Oratorio (€ 200.000).

L’iniziativa, lanciata dal prevosto don Giuseppe Locatelli, prende il nome di “Come allora, anche oggi”, ed è proposta a tutta la comunità albinese, nel tentativo di rintracciare quanto prima alcuni sostenitori che vogliano impegnarsi con offerte.

“Con questo slogan – spiega il prevosto don Giuseppe Locatelli – si vogliono coinvolgere imprenditori, famiglie, privati cittadini, insomma l’intero tessuto sociale albinese: come gli albinesi di allora, si parla di alcuni decenni fa, si erano mostrati generosi verso la loro comunità parrocchiale, sostenendo con decisione importanti lavori di adeguamento e sistemazione delle strutture parrocchiali, così oggi si chiede alla comunità albinese uno sforzo di generosità, per dimostrare che la comunità di San Giuliano è la loro comunità; è una grande famiglia e, come in tutte le famiglie, bisogna darsi da fare e farsi carico di quegli interventi che migliorano e rendono più funzionale lo stare insieme, in famiglia”.

“Certo, non sempre capita di provvedere ad interventi straordinari – continua don Giuseppe – Ma negli ultimi anni siamo dovuti intervenire su più fronti, e le spese si fanno sentire. Siamo un po’ in sofferenza, le rate dei mutui ci stanno addosso. Sarebbe bello ritrovare slanci di generosità, come quelli che avvenivano allora, un po’ di tempo fa, quando forse la comunità manifestava un maggior senso di appartenenza alla propria comunità, contribuendo con donazioni ed emolumenti. In verità, devo ancora conoscere la somma che si è raccolta con le buste delle offerte di Natale. Ma credo che non sarà alta”.

Ma, attenti, c’è dell’altro. L’attuale richiesta di donazioni della parrocchia di San Giuliano riguarda le opere parrocchiali in corso di pagamento. Ma dietro l’angolo ci sono altri interventi, ben più sostanziosi ed onerosi, che riguardano la stessa chiesa prepositurale di San Giuliano, che si sta pian piano degradando, colpita da crepe, fessurazioni, cadute di intonaco, che minano la sua integrità.

“La nostra chiesa prepositurale lamenta il peso degli anni – aggiunge il prevosto don Giuseppe Locatelli – Si sta disfacendo pian piano: tante le crepe si stanno aprendo, sulla volta, negli altari laterali, sulla facciata. Ogni tanto cadono anche delle parti di intonaco. Inoltre, le pareti si sono annerite: colpa del riscaldamento a gas. Già dieci anni fa, prima che arrivassi ad Albino, il vecchio prevosto aveva lanciato l’allarme: una stima di allora, prevedeva un investimento, per la sistemazione strutturale, di circa un milione di euro. Ora, sarà molto di più. Ma non possiamo attendere ancora. L’invito è pressante: sosteniamo la parrocchia. Peraltro, le offerte sono anche deducibili fiscalmente nella dichiarazione dei redditi in misura del 19%. E’ un’opportunità da non trascurare. Quale esempio di generosità, poi, cito quello di quei benefattori che, dopo aver ricevuto la liberale che attestava l’avvenuta offerta, hanno fatto un’altra offerta pari a quello che avevano risparmiato con la liberale stessa”.

T.P.