La Sagra delle boröle compie 25 anni

Autunno è tempo di castagne. E, per Casale di Albino, la prima domenica di ottobre è tempo di “Sagra delle boröle”. Si tratta della tradizionale castagnata, capace di richiamare ogni anno migliaia di visitatori. In vetrina, ecco la castagna, simbolo della Valle del Lujo, che viene presentata nella sua veste autunnale, come caldarrosta, per la gioia di quanti apprezzano la gustosa “regina del bosco”. L’appuntamento è per domenica 6 ottobre, quando i volontari del gruppo “Amici di Casale” mettono in scena, come ormai capita da 25 anni, una manifestazione veramente interessante e intrigante, sempre piena di sorprese. E questo nonostante le notizie sullo stato di salute dei castagneti non siano rosei. Ormai tutti sanno che il parassita dei castagni, il famoso e terribile “cinipide” o “vespa cinese”, ha infestato i castagneti della Valle del Lujo, mettendo a repentaglio la stessa loro sopravvivenza. Ma, grzie agli interventi “naturali” messi in atto, la situazione sta migliorando, forse si vede la luce in fondo al tunnel.

Comunque, la tradizionale “Castagnata” di Casale si fa. Quindi, domenica 6 ottobre tutti a Casale, dove il gruppo “Amici di Casale”, capitanato dai vari Gianni, Dino, Franco, Simona, Giusy e Roberto, chiama a raccolta tutti gli amanti della “regina del bosco”, la castagna appunto, per la più classica delle “borölate”: nel piazzale delle ex-scuole elementari, infatti, i vari Ivan e Francesco, ma anche il prode e “vecchio” Battista (il famoso “re dei Biligòcc”, con tanto di tabarro nero) faranno saltare sue due grandi padelle bucherellate, della capienza di 15 kg ognuna, fino a 5 quintali di castagne, e ogni “soffiata” (lancio delle castagne in padella) è una festa per tutti, in un crepitare invitante.

Ad accogliere le migliaia di visitatori saranno anche i volontari della parrocchia del Sacro Cuore, che allestiranno un fornito punto-ristoro, con torte, dolci, bevande calde: un grazie, in questo caso alle tante donne che si prestano con grande generosità in queste mansioni.

La festa, come è tradizione, inizia alle 13.30, con la prima “soffiata” sulle “maxi-griglie”; quindi, alle 14, il via alla “castagnata” con la distribuzione dei primi sacchetti di caldarroste. A seguire, poi, musica melodica italiana, “lanciata” da un’orchestrina.

Da segnalare, per l’occasione l’apertura straordinaria del Museo Etnografico Valle del Lujo, presso i locali del centro parrocchiale, sul sagrato della chiesa parrocchiale. Tra le novità, oltre ad un rinnovato allestimento con teche in vetro e scaffalature in legno, la possibilità di vedere in diretta la trasformazione delle castagne in biligòcc, la dolce mutazione della castagna, che avrà una festa tutta per lei il 2 febbraio 2014.

Da ammirare nel museo circa 500 “pezzi”, fra attrezzi da lavoro, suppellettili e oggetti casalinghi della civiltà contadina.

 

Sara Nicoli