Per gli escursionisti e i camminatori della domenica, era atteso da più di un anno, ma ora, finalmente, il nuovo progetto dell’Associazione “La Via Mercatorum” di Costa Serina è una realtà, che permetterà di intraprendere passeggiate in mezzo alla natura e alla storia, saltando fra la Val Seriana e la Val Brembana. Tutto grazie alla “Carta del Mercante”, un’innovativa iniziativa culturale che ha come obiettivo principale quello di incentivare il turismo lento e dolce, il cosiddetto “turismo di prossimità”, a “km zero”, valorizzando le piccole realtà ricettive e commerciali che si trovano lungo l’antica “Via Mercatorum”, la strada che percorrevano i mercanti, i pellegrini e i viandanti durante il Medioevo e fino alla costruzione della Via Priula, nel 1593, sotto la dominazione veneziana. Il tutto, attraverso un sistema a timbri che certifica il passaggio nelle 11 tappe disseminate lungo il percorso. Una specie di “Cammino di Santiago di Compostela” rivisitato in chiave orobica, lungo più di 80 chilometri per 3.000 metri di dislivello complessivi che vede il coinvolgimento di 18 Comuni, a partire dalla bassa e media Valle Seriana, risalendo poi verso la Valle Brembana e la Valle Serina e concludendosi, infine, al Passo del Verrobbio e al Passo San Marco.
“Per noi escursionisti è una bella e gradita sorpresa – spiega Roberto Manzella referente associazione ambientalista “Monte Misma”, espressione della Polisportiva Albinese – Già i sentieri della “Via Mercatorum” sono percorribile a piedi, in bicicletta o a cavallo, partendo, nel nostro caso, da Bondo Petello, dove si stacca una variante del dedalo medievale di vie commerciali, la cosiddetta “Via Alta”, da Albino a Selvino, alternativa alla “Nembro-Lonno-Salmeggia-Santuario del Perello-Selvino”. Ma ora, oltre le valenze naturalistiche e ricreative si aggiunge una valenza storica e, se vogliamo anche socioeconomica: da una parte, per rivivere in chiave moderna l’esperienza del mercante medievale, dall’altra scoprire le bellezze naturalistiche, storiche, artistiche e culturali che caratterizzano il territorio, dando anche un aiuto alle tante realtà che si affacciano sulla via, magari sostando per il pranzo o acquistando oggetti artigianali e souvenir. E poi c’è l’aspetto del ricordo: la “Carta del Mercante” è costituita da una credenziale in cui collezionare i timbri, tutti diversi, delle strutture ricettive che aderiscono al progetto. Infatti, per poter dire che hai percorso la “Via Mercatorum” è necessario apporre almeno un timbro per ognuno dei settori in cui è suddivisa la carta. Con la corretta compilazione della “special card”, cioè almeno 11 timbri, si ha diritto a ritirare il “Testimonium”, un attestato in carta pergamena che certifica il compimento del viaggio da conservare come ricordo dell’esperienza”.
La “Carta del Mercante” si può ritirare gratuitamente presso le Pro Poco, gli infopoint, le biblioteche, i musei e le associazioni che hanno aderito e che si trovano lungo i 18 centri abitati della via storica. Per Albino, la Biblioteca Comunale, che già dallo scorso 15 marzo ha sul bancone di accoglienza non solo la “Carta del Mercante”, ma anche l’opuscolo con l’elenco delle strutture ricettive, un centinaio, che si affacciano sul percorso. La “Carta del Mercante” ha ricevuto il patrocinio anche del Comune di Albino.
“Non c’è nessun limite di tempo per percorrere la “Via Mercatorum” – continua Roberto Manzella – Lo si può fare in più giorni e in diversi periodi dell’anno. Un’ottima occasione per raggiungere un duplice obiettivo: far riscoprire l’antico percorso medievale con un’esperienza diretta e stimolante sul campo e trasformare un turismo prevalentemente “mordi e fuggi” in un turismo maturo che leghi per periodi più lunghi le persone al territorio; senza dimenticare la possibilità di rinascita del turismo orobico, messe alle strette in questo periodo di emergenza sanitaria”.
“In verità, la proposta è stata accolta con favore – spiega la responsabile della Biblioteca di Albino, Nives Colombi – Fin dai primi giorni, sono state tante le persone che si sono informate sulla “Carta del Mercante” e altrettante che l’hanno già ritirata. Segno anche che la nostra comunicazione è stata recepita”.

PS