Questo è il ritornello di una nota canzone di qualche anno fa cantata da Zucchero Fornaciari. Adesso, sembra proprio il caso di rispolverarla; quello che sta succedendo fra i “no vax” e i “sì vax” è qualcosa di triste che denota la mancanza di rispetto da una parte e dall’altra.
Anche la pagina facebook di Paese Mio, così come i centri vaccinali, le chiese, i Comuni e, soprattutto i cimiteri, è stata oggetto di gente irrispettosa. Infatti, nella notte fra giovedì 10 e venerdì 11 febbraio, la pagina è stata attaccata con centinaia di commenti e scritte ingiuriose, da profili italiani ed esteri. I post illustravano l’attacco vandalico all’hub vaccinale di Albino sulle pagine e gruppi fb di “Sei di Albino se” e “Paese mio”. Ovviamente, i commenti sono stati tutti eliminati e bannati gli autori. Gli utenti resisi protagonisti del gesto, avevano come immagine di profilo il logo “W cerchiato” apparso in tutti gli attacchi vandalici avvenuti nella Provincia di Bergamo.
Intanto scopriamo che anche l’ufficio postale di Albino, nella stessa notte nella quale è stato colpito l’Auditorium comunale, è stato vandalizzato con scritte no vax (e una doppia “c” di troppo).
Già, ma il rispetto, come l’amore, è gratuito e senza condizioni, quindi come non può sussistere il “Ti amo se…”, allo stesso modo non può esistere il “Ti rispetto se…”. E, quando si vuole a tutti i costi aver ragione e si è convinti che la propria posizione è l’unica possibile, si incappa nella mancanza di rispetto che è una violenza vera e propria, può essere espressa in molti modi e su tanti livelli. A volte è esplicitata, altre invece è ben nascosta e si fa fatica a riconoscerla.
La mancanza di rispetto verso qualcosa o qualcuno, quindi, è l’opposto di rispetto. Di norma, questa viene considerata una grave colpa per la sana convivenza tra le persone, poiché viola uno dei principali valori che garantiscono l’armonia sociale: il rispetto. Chiunque è irrispettoso non può nemmeno chiedere di essere rispettato, perché il rispetto deve essere reciproco.
In questo senso, la mancanza di rispetto è un atteggiamento che influenza negativamente le relazioni tra gli individui o quelle che instaurano con determinate istituzioni, norme o abitudini sociali. D’altra parte, il rispetto viene meno quando si adotta nei confronti degli altri un atteggiamento aggressivo fatto di comunicazione non verbale, gesti irrispettosi, pur utilizzando le parole adatte.
Proprio per questo motivo, anche se ho fatto tre dosi di vaccino, non insulto chi non si è vaccinato e nemmeno lo discrimino. Non ho nemmeno mai fatto propaganda a mezzo stampa “pro vaccino”. Eppure, pur rispettando gli altri, noi non siamo stati rispettati…
Da vaccinato, io non capisco nemmeno tutta questa campagna mediatica (che è la vera e propria pandemia!). Fin dall’inizio, la comunità scientifica ha sancito delle “buone norme” per contrastare il contagio da SARS-COV 2: lavarsi spesso e bene le mani, starnutire all’interno dei gomiti, evitare di toccare gli altri, arieggiare spesso i locali, evitare assembramenti e utilizzare la mascherina al chiuso. I virologi con la V maiuscola (che raramente si vedono in televisione) hanno sempre detto, e se pensate a come si trasmette il virus è la sacrosanta verità, non hanno mai detto di indossare la mascherina all’aperto….a meno che io mi ferma a parlare con qualcuno che incontro.
Da vaccinato, faccio un po’ di fatica ad accettare il Green Pass, i tamponi per avere questo lasciapassare, le restrizioni che, più che favorire la salute, danneggiano l’economia. In altre parole, questi ultimi due anni non sono stati gestiti al meglio dal punto di vista politico. PER IL RISPETTO DI TUTTI, secondo me, la cosa più semplice era quella di far pagare le cure mediche (compresi vitto e alloggio) a coloro che non hanno voluto aderire alla campagna vaccinale.
Una cosa però voglio dire a questi “imbrattatori”: anche nelle guerre vengono RISPETTATI alcuni edifici come le scuole, le chiese e, soprattutto, i cimiteri!

Paolo Salamoni