Quando la ricerca delle strisce pedonali è una caccia al tesoro al contrario
Da questo mese Paese Mio propone una nuova rubrica, fatta di consigli e sollecitazioni, per rendere la città più bella, pulita, ordinata e decorosa
Certo, la tecnologia potrebbe risolvere i problemi della segnaletica stradale. Ma, in attesa di soluzioni futuristiche, con attraversamenti pedonali luminosi o segnalati attraverso bande sonore, si può quantomeno procedere alla manutenzione ordinaria della segnaletica orizzontale. Da troppo tempo, in Valle del Lujo, ci sono strisce pedonali ormai quasi invisibili per l’usura del tempo o completamente cancellate, perché realizzate ormai tanti anni fa. Su questi attraversamenti i pedoni rischiano di essere investiti dai veicoli che arrivano a forte velocità, salendo o discendendo la provinciale SP 39 del Colle Gallo, dove il conducente non si rende conto che è obbligatorio dare la precedenza ai pedoni.
“Speriamo di cavarcela”: questo è quello che passa per la testa a ciascun pedone quando tenta di attraversare le strisce pedonali in Valle del Lujo. Perché? Perché, come detto, quasi del tutto inesistenti. Bene che va, sbiadite. E le auto, quando si fermano. lo fanno quasi per cortesia, con il pedone che attraversa, rivolge lo sguardo all’automobilista e alza la mano, per ringraziarlo.
E pensare che avere le strisce pedonali ben fatte, cioè visibili a chi transita con l’auto, non è una questione di decoro urbano, ma di sicurezza. Non averle a norma, poi, significa anche un’altra cosa: essere prigionieri di se stessi, dove uscire per strada, attraversarla per andare a prendere l’autobus o più semplicemente passare dall’altra parte per raggiungere un amico per poi andare al parco, magari con l’erba ancora alta sui bordi della strada, rischia di diventare un pericolo, mortale. E le strisce pedonali, la sicurezza di chi va per strada, e lo fa a piedi, in una città che si vorrebbe green, è proprio l’Abc. Quello che distingue un posto civile da uno che non lo è.
Tanti i casi di “mala manutenzione” che si notano percorrendo la strada, soprattutto dopo località “Ponte Lujo”, quasi si entrasse in un altro mondo, un “far west” dimenticato. Qui, le strisce pedonali presenti sono le stesse progettate e tracciate oltre 30 anni fa: stessi punti, oggi come allora. E si ripassa soltanto il colore, che sbiadisce subito dopo alcuni mesi; ma soprattutto senza badare al fatto che mancano in altre località.
Infatti, in Valle del Lujo, soprattutto nella sua parte “alta”, non ci sono soltanto strisce pedonali ormai praticamente “invisibili” o completamente cancellate (è giusto ribadirlo: la mancata visibilità della segnalazione orizzontale crea problemi di sicurezza stradale a scapito dei pedoni), ma addirittura si nota la mancanza di strisce pedonali in località di attraversamento strategiche, per esempio in prossimità di fermate degli autobus SAB di linea, mezzi che svolgono il servizio scolastico, di incroci pericolosi, “ad angolo retto” sulla SP 39.
Ma, ecco, nel dettaglio, i punti più critici, veramente “a rischio”. Assurdo che manchino strisce pedonali in località Gotte e in località Gavazzuolo, dove sono presenti fermate del bus (salita e discesa) con relativi parcheggi, con corposi gruppi residenziali, a monte e a valle. E più assurdo che manchino strisce pedonali nella frazione di Casale, proprio al capolinea del bus, con più che corposo nucleo residenziale, e con studenti e residenti che devono avere i cosiddetti “quattro occhi” prima di attraversare la SP 39 per prendere il bus.
Ma altri sono i punti in Valle del Lujo dove mancano strisce pedonali: all’incrocio fra via Lunga e via Bastoni e all’incrocio fra via Lunga e via Ca’ Nuova, dove ci sono fermate di bus scolastici; in cima alla via Lunga prima della curva del Ponte Lujo, dove sono presenti nuovi complessi residenziali; 100 metri dopo l’imbocco della salita del Ponte Lujo, dove c’è la fermata del bus scolastico; alla deviazione per la frazione di Dossello, dove c’è la fermata del bus scolastico; in prossimità del parcheggio della località Gotte; all’incrocio fra via Ponte Lujo (in cima alla “strada vecchia”) e SP 39, dove c’è la fermata del bus scolastico e gli autobus si fermano pericolosamente in mezzo alla strada; alla deviazione per via del Cerreto, dove c’è la fermata del bus scolastico; all’incrocio fra via Mons. Locatelli e via Ansuino Abate, dopo la “curva del cimitero”, a Casale, strategica perché qui si dividono le strade per il centro della frazione e la sua parte bassa.
Senza dimenticare due cose importanti: in Valle del Lujo ci sono soltanto tre semafori a chiamata (farmacia del Molinello, bivio per Fiobbio e Vall’Alta, attraversamento per le scuole medie); le due strisce pedonali davanti al Lucky Bar e al Caffi Bar, ad Abbazia, entrambi con parcheggio prospiciente, sono pericolosissime, perché dopo curve cieche.
Si spera che l’amministrazione comunale invii quanto prima un sollecito alla Provincia di Bergamo, titolare della manutenzione della SP 39, perché provveda con urgenza al ripristino della segnaletica orizzontale. Certo, la competenza della SP 39 è della Provincia di Bergamo, ma si badi bene che l’amministrazione comunale deve tutelare l’incolumità dei suoi abitanti, garantire la loro sicurezza.