L’Associazione Pro Vertova, tenendo fede al proprio ruolo di studio e conservazione del patrimonio storico, artistico e ambientale del territorio, ha proposto venerdì 15 novembre un interessante appuntamento con tema il dialetto bergamasco. Ospiti della serata lo scrittore Michele Poli e il musicista William Limonta, giovani protagonisti che la Prof.ssa Luisa Perani, una delle colonne dell’associazione, ha scrupolosamente e calorosamente introdotto prima di lasciar loro il meritato spazio.

Fulcro della serata è stata la presentazione del libro “Storia e letteratura del dialetto bergamasco” edito dal Ducato di Piazza Pontida, di cui Poli è appunto autore.

Classe 1993, laureato in “Culture moderne e comparate” presso l’Università di Bergamo con la tesi ”La Commedia di Dante in dialetto”, Michele appartiene ad una storica famiglia di Bondo di Colzate che fra i suoi discendenti annovera, fra gli altri, Albino, cultore di storia e folklore locale, ed Alessandro musicista, organista, compositore di brani di musica sacra e per organo. Già autore di un paio di volumi inerenti cultura e tradizioni del proprio borgo, mostra la propria poliedricità vantando importanti collaborazioni che spaziano dalla commedia, alla musica, all’ ambito museale. In particolare, dal 2015 scrive per il “Giopì”, quindicinale del sodalizio del Ducato di Piazza Pontida, diretto da Silverio Signorelli che lo ha affiancato nella realizzazione dell’ opera.

Il lavoro è iniziato nel 2015 per semplice ricerca personale poi sottoposta, nel 2019, come proposta editoriale al “Ducato” che se ne è fatto promotore definendola, per bocca dello stesso Signorelli, “una iniziativa di grande importanza per Bergamo a salvaguardia e a memoria della sua lingua d’origine, idioma che è risuonato correntemente fra la sua gente fino ai limiti del ‘900”. Il fine della pubblicazione è dunque il proporre una storia del nostro dialetto e, soprattutto, della sua letteratura; obiettivo centrato visto che già viene indicata come testo di riferimento in materia.

La presentazione da parte dell’autore è stata una piacevolissima chiacchierata suddivisa in tre momenti, dapprima un’introduzione per dire delle varietà del bergamasco legate ai diversi territori e della sua evoluzione nel tempo, dalle origini sino a che inizia ad essere utilizzato in forma scritta.

Il secondo intervento ha costituito una sorta di viaggio attraverso i secoli, ripercorrendo l’attività letteraria territoriale ricca in particolare di poesie ma anche di narrativa, opere teatrali e lavori cinematografici. Presente già dal Duecento, è tuttavia solo tre secoli dopo che si hanno i primi autori in lingua dialettale; se il Seicento è caratterizzato dalle traduzioni, è nel corso di quello successivo che si assiste alla fioritura dell’ attività con colui che ne è l’esponente più famoso in assoluto: Pietro Ruggeri da Stabello, arguto e divertente autore di poesie legate alla quotidianità di inizio Ottocento. Fra tanti altri personaggi che hanno fatto la storia della nostra lingua, spicca Antonio Tiraboschi, storico e linguista di seconda metà Ottocento, autore del “Vocabolario dei dialetti bergamaschi antichi e moderni”.

L’ ultima parte è quindi stata dedicata agli autori vertovesi con esempi contemporanei: se Mario Rondi, noto soprattutto per le sue poesie in italiano ma che ha avuto altresì modo di scrivere versi dialettali, rappresenta l’attualità, un ruolo di primo piano ha certo il compianto Don Pino Gusmini, fondatore della Pro Vertova profondamente innamorato del suo paese, il cui estro creativo si è manifestato non solo in campo letterario ma pure in quello pittorico.

Gli interventi di Michele Poli sono stati intervallati dalle brillanti esecuzioni di William Limonta, musicista nato a Bergamo nel 2000 che sta terminando il percorso di laurea magistrale in Musicologia; nonostante l’ancor giovane età, vanta un curriculum già ricchissimo di esperienze artistiche dove lo studio della composizione concluso con il massimo dei voti rappresenta solo il punto di partenza per una carriera in divenire di sicuro successo. Appassionato di storia e cultura locale, da diverso tempo si occupa di ricerca del repertorio del territorio bergamasco e ha intrattenuto i presenti non solo con l’esecuzione di brani a tema ma anche con appassionate ed esaustive spiegazioni a proposito fornite senza mai mostrarsi pedante ma che anzi hanno messo in mostra un garbo che, come per Michele Poli, ben si amalgama con tanta preparazione.

 

Luca Gualdi