Una bella novità, piccola ma significativa, presentata ad inizio anno alla comunità, nell’ambito delle iniziative di preparazione al 100° anniversario di fondazione della parrocchia, in calendario il 14 febbraio. Ma una novità che non ha ricevuto piena condivisione, a causa della sopraggiunta emergenza Covid-19, che ha imposto restrizioni tali da impedire la normale frequentazione della chiesa parrocchiale. Infatti, vicino al cinquecentesco portale d’ingresso laterale della chiesa parrocchiale di San Maurizio (il lato che guarda la canonica), è stato restaurato e recuperato, come acquasantiera, l’originale fonte battesimale in uso nella chiesa parrocchiale dal 1920 al 1968.
Il manufatto in pietra calcarea locale, forse appunto un’acquasantiera a fusto di epoca precedente, venne completato nell’agosto del 1919 da un copri-fonte in legno del falegname Giovanni Rota di Roncola. La copertura lignea di forma piramidale, purtroppo andata perduta, culminava con un globo e una croce ed era solitamente rivestita da una tenda bianca.
Il battistero era in origine collocato in una nicchia ricavata nella parete nord della prima campata (dove è attualmente collocato un confessionale). L’arredo del battistero era completato da un quadro del Battesimo di Gesù del pittore vertovese G. B. Paganessi e da una cancellata di protezione.
Come è naturale, questo oggetto liturgico assume un importante significato in questo 2020, perché ricorda proprio la felice ricorrenza: infatti, la costituzione di una chiesa parrocchiale comporta il diritto di amministrare il Sacramento del Battesimo e la dotazione di un proprio fonte battesimale.
Dai registri dell’archivio parrocchiale di Colzate si desume che a questo fonte vennero battezzati circa 950 colzatesi, a partire dal 22 febbraio 1920.

Luisa Pezzotta