Chi sbaglia, paga!
Mai detto popolare è più indicato come in questo momento che stiamo attraversando. Se l’Italia vuole ripartire, lo deve fare da qui. Che l’emergenza sanitaria sia stata mal gestita (politicamente parlando) è sotto gli occhi di tutti: seriani, bergamaschi, lombardi, italiani, europei e cittadini mondiali tutti (Nembro, Alzano e Bergamo sono finiti più volte sulle colonne del New York Times). L’amministrazione centrale (Roma) e quella regionale (Milano) si sono fatte trovare impreparate contro questa emergenza sanitaria. D’accordo, la situazione è diventata più grande di quello che ci si aspettava…Ma come mai questo è potuto succedere? Qualcuno ha qualche responsabilità? Il pronto soccorso di Codogno dove si è verificato il paziente 1, ha riaperto ai primi di giugno dopo TRE mesi di inattività; quello di Alzano è rimasto chiuso mezza giornata…Perché?
Se TU Governo centrale firmi uno Stato di Emergenza il 31 gennaio, significa che nei hai cominciato a parlare almeno 10/15 giorni prima. Da allora cominci a mettere le mani avanti, come avrebbe fatto un buon Padre di Famiglia; allerti tutte le strutture sanitarie, obblighi dottori e infermieri ad indossare fin da subito le protezioni sanitarie (le immagini che arrivavano dalla Cina le abbiamo viste tutti), assumi più medici e infermieri che potessero recarsi nella case di chi chiedeva aiuto (molti decessi sono avvenuti in casa senza nessun aiuto dalla sanità pubblica….gli extracomunitari che arrivano sui barconi hanno più assistenza di quella che hanno avuto la quasi totalità degli ammalati di Covid-19), ti procuri più mascherine e ti assicuri una produzione maggiore anche trovando accordi con aziende disposte a convertire parte della loro produzione. E, cosa più importante, non gestisci tu l’emergenza a livello politico ma la fai gestire da 4/5 tecnici (E BASTA) e tu esecutivo metti in campo le loro idee. Non che un Ministro se ne esca con certe frasi (giuste o sbagliate che siano) che fanno arrabbiare altri Ministri… in un’emergenza la Voce istituzionale deve essere sempre e solo quella!
Altro motivo che necessita di chiarezza è il rimpallo delle responsabilità sull’istituzione o meno della zona rossa qui in Valle Seriana. Quanti morti abbia causato il rimpallo delle responsabilità è già noto a milioni di cittadini lombardi.
Il virus lascia il Paese più povero di prima, più in declino di prima e le risposte toccano alla politica. Attualmente in Italia vi è una “classe politica smarrita”. Se la sorpresa è un fatto, lo è anche la gestione governativa quotidiana di tale potente sorpresa con un comportamento vago, impreciso, equivoco, confusionario, dominato da interessi immediati di sopravvivenza politica personale e di partito.
Da qui gli italiani possono e devono ricominciare: basta insabbiare la verità! I colpevoli vanno ricercati altrimenti si torna ancora più indietro di prima!! Governo centrale, Regioni e Amministratori locali hanno le loro responsabilità….chi più, chi meno…anche causato da NON essere uno stato centrale e NEMMENO federale: ora come ora, l’Italia non è né carne né pesce…terra fertile per il rimpallo delle responsabilità!
La “NUOVA” Italia ha bisogno di un nuovo sistema politico, istituzionale, amministrativo. Quello che abbiamo tra le mani ha dimostrato di aver funzionato male nella gestione dell’emergenza; il tempo del dopo-traumi è il più adatto ai grandi cambiamenti.

Gli esperti dicono che non sia immaginabile un futuro in cui – senza vaccino – diventi sicuro uscire di casa in massa. E Noi aggiungiamo che non è immaginabile un futuro senza verità!