Classe 1990, originaria della Valle del Lujo, Sara Capelli è una delle volontarie (nel nostro caso la referente) del “Mercato Agricolo e non solo” di Albino. Laureata in Sviluppo Sostenibile per l’Agricoltura, dopo alcune esperienze tra Bologna, Copenaghen (Danimarca) e Montpellier (Francia), è felicemente ritornata in patria nel 2016 ed ora insegna lingue inglese alla Scuola Primaria. Nel tempo libero ama inerpicarsi sui sentieri delle Prealpi Orobie per delle belle passeggiate e portare avanti una piccola “missione” personale di educazione alla sostenibilità, prevalentemente con Legambiente Bergamo e Mercato&Cittadinanza. Ed è su questi ultimi temi che la redazione di Paese Mio la intervista, per conoscere la realtà di Mercato&Cittadinanza e del Mercato Agricolo.
Quali sono le linee-guida del progetto “Mercato Agricolo e non solo”?
Il Mercato Agricolo e Non Solo rappresenta il cuore dell’azione di Mercato&Cittadinanza (M&C), associazione nata nel 2010 per portare a compimento i progetti di Cittadinanza Sostenibile, rete informale di soggetti del mondo dell’Economia Sociale e Solidale della bergamasca. M&C ha come obiettivo la promozione di un’economia locale che segua i principi della sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Lo fa ponendo al centro le relazioni tra la cittadinanza e I vari attori del territorio, così come attività di ricerca e formazione.
Perché l’avvio del “Mercato agricolo e non solo…”?
Il Mercato Agricolo è un esempio di buona pratica a sostegno della filiera corta di prodotti agricoli ed artigianali locali, nel rispetto dell’ambiente. Il “non solo” rappresenta invece la componente culturale del progetto: coinvolgendo diverse realtà si vuole valorizzare il territorio ed i suoi attori impegnati nella diffusione di temi cari all’associazione. Quello di Albino è stato il primo dei quattro mercati organizzati dall’associazione: gli altri si svolgono ad Alzano, Monterosso e S.Tomé. Il successo riscosso già al suo avvio 11 anni fa, si deve anche al forte interessamento del Gruppo di Acquisto Solidale (GAS) ed al favore dell’amministrazione comunale. Va detto che, a quell tempo, era una delle prime esperienze di mercato organizzato dai cittadini, ora molto diffusi in tutta la provincial di Bergamo. Il progetto ha ricevuto la Bandiera Verde di Legambiente nel 2014 “per l’impegno nell’individuazione di buone pratiche produttive, nel rispetto dei lavoratori, dell’ambiente e nella ricerca della qualità del cibo; per la loro valorizzazione attraverso la promozione di un mercato mensile associato ad iniziative culturali”.
Chi sono le realtà che lo sostengono e lo animano?
Sicuramente, l’associazione M&C, unitamente ai volontari e a singoli cittadini sia del GAS che di varie associazioni del territorio. Il progetto, inoltre, vanta numerosissime collaborazioni con diverse realtà del territorio, enti e commercianti locali, sensibili ai temi, di cui non riportiamo l’elenco per non rischiare di far torno a nessuno.
Qual è il riscontro fin qui ottenuto?
Ottimo! Il mercato è un luogo di ritrovo e di socialità molto frequentato, dove si coltivano relazioni e si favorisce un’economia buona, pulita e giusta. Negli anni sono andate rafforzandosi anche diverse collaborazioni tra produttori. Abbiamo realizzato, inoltre, alcuni progetti di educazione alla sostenibilità nelle scuole: a maggio (Covid-19 permettendo) verranno a visitare il Mercato alcuni alunni della scuola di Vall’Alta che stanno lavorando sui temi dell’Agenda 2030.
E’ cambiata la veste del Mercato Agricolo nel corso degli anni?
La formula è rimasta bene o male sempre la stessa; le attività culturali, più o meno articolate, variano a seconda delle collaborazioni con i soggetti del territorio e della provincia. Ammettiamo, però, che il numero di volontari impegnati per il progetto è in diminuzione. Pertanto, si cercano nuove leve!
Come è stata gestita l’emergenza Covid-19?
Dopo i due mesi di fermo tra marzo e aprile, il mercato ha ripreso in forma “ridotta” a maggio, con i soli produttori di generi alimentari. In questi mesi più duri abbiamo cercato di supportare i produttori nella loro attività di consegna a domicilio, diffondendo i loro contatti all’interno delle nostre reti. Ad oggi sono tornati anche artigiani ed associazioni, ma il “non solo” mantiene un basso profilo per evitare assembramenti. Da sempre invitiamo produttori e cittadini che frequentano il mercato a rispettare le norme vigenti.
Quali i programmi e i progetti per il 2021?
Siamo ottimisti: speriamo di organizzare la festa di Agosto, appuntamento annuale in cui il mercato si sposta nella bellissima Piazza San Giuliano e vi resta per tutto il giorno, con laboratori nel pomeriggio e la possibilità di fermarsi a cena. Purtroppo, l’edizione 2020 è stata annullata. Siamo inoltre coinvolti in un’interessante collaborazione con il Frutteto Sociale di Albino per un progetto diffuso sul territorio.
Quali i sogni nel cassetto di “Mercato e Cittadinanza” e del Mercato Agricolo?
In primis, la collaborazione con i commercianti albinesi: kilometro zero e sostegno all’agricoltura locale sono strettamente legati al commercio di prossimità. Ci piacerebbe che vi fossero più occasioni di scambio. Abbiamo già accennato alla carenza di volontari: vorremmo coinvolgere nuove forze, in particolare nell’organizzazione del “non solo”. Siamo sempre presenti al banchetto informativo per accogliere chiunque voglia saperne di più. M&C è impegnata in prima persona nella costituzione del Distretto dell’Economia Sociale e Solidale (DESS) a livello provincial: siamo convinti che costituisca una preziosa occasione per incentivare buone pratiche e aiutare il nostro territorio a premiare la vocazione per un modello di sviluppo economico sostenibile.
Ti.Pi.