“Sei di Albino se…”: è un vero boom!!!
Anni ad animare le serate di feste e sagre popolari, a lanciare musica melodica e disco nei matrimoni e nelle cene aziendali, ma anche a movimentare i giochi e i balli di gruppo nei villaggi turistici. E ora, il salto nel social-network con l’apertura della pagina di Facebook “Sei di Albino se…”, un fenomeno virale che sta impazzando sul web. E questo a solo un mese dalla sua partenza.
Chi di noi ricorda ancora quel vecchio bar all’angolo che oggi non c’è più? Chi ricorda la nostra maestra delle scuole elementari? Chi era quel bidello che aveva sempre il panino in tasca? Da circa un mese, infatti, la bacheca Facebook di “Sei di Albino se…” continua ad aggiornare ciclicamente e ininterrottamente decine e decine di “post” del genere. Merito di Beppe Duci, albinese doc, animatore, cantante, artista, con un lungo “passato” musicale, che ha creato questo “gruppo”, ovviamente chiuso, invitando le persone ad aggiungersi per condividere i propri ricordi con i propri compaesani. E’ lui l’”amministratore” di questa pagina di Facebook, che sta avendo un grande successo, tanto che ormai sono circa 1.500 gli iscritti al “gruppo”.
Emozione e nostalgia sono i sentimenti che più accomunano il “gruppo” di Facebook “Sei di Albino se…”. “Vecchi ricordi, negozi e personaggi storici del proprio quartiere o della propria frazione – spiega Beppe Duci, 42 anni – Tracce che oggi non ci sono più e che magari non si ricordano perché si era troppo piccoli per poter ricordare, ma che i nostri genitori ricordano perfettamente. Foto di come era un tempo la nostra piazza San Giuliano, foto di come era il Carnevalone di Albino, nostalgia per il Palio dei Rioni che non c’è più e che molti vorrebbero riesumare e rilanciare. Sono questi gli ingredienti di “Sei di Albino se…”, che sta scatenando la rete, coinvolgendo centinaia di albinesi. Un sentimento nostalgico che accomuna, che ci fa sentire vicini, che è capace di rispolverare nella nostra mente ricordi che eravamo ormai certi di aver rimosso”.
A scatenare questo fenomeno, che accade anche in tantissimi altri paesi, è l’emozione, la volontà di condividere l’emozione con altre persone. Al di là dell’aspetto relazionale, poi, anche un aspetto sociale e culturale, cioè la volontà di riscoprire l’Albino che non c’è più. “L’Albino che ciascuno di noi ricorda della sua infanzia, della sua adolescenza, ma anche solo di uno o due decenni fa – continua Beppe Duci – Una realtà che consente una vera e propria riscoperta di Albino, di quella che è stata, dai locali storici dove si andava a ballare sino alle aziende che, decenni fa, davano lavoro anche a intere famiglie; una riscoperta della propria storia, delle proprie tradizioni e delle proprie radici. Su questo “social”, poi, si celebrano anche personaggi che tanto hanno significato per Albino. E’ solo un mese che l’ho creato ed è già un boom. Ci sono nuove iscrizioni ogni giorno. I “post” sono a gettito continuo. La “pagina” coinvolge albinesi di ogni età. I componenti del “gruppo”, poi, toccano luoghi, personaggi e vicende che sono rimasti nel cuore. Si va da aziende storiche sino a negozi e locali che ora non ci sono più. E poi feste, carrellate di personaggi, una “memoria” che riaffiora ogni giorno”. Un successo impensabile quando ho aperto il “gruppo”: merito di tutti gli iscritti, che hanno fatto il passaparola”.
E ora si sta organizzando un evento, per consentire a chi lo vorrà di incontrarsi anche materialmente. Un primo appuntamento, rivolto soltanto agli “aficionados” della pagina di Facebook è in programma venerdì 4 aprile, alle 19.30, preso la Trattoria Moro da Gigi: una cena, durante la quale verrà presentato un libro, dal titolo “Sei di Albino se…”: 100 pagine, che contengono un centinaio delle migliaia di fotografie che sono state “postate” sulla “pagina” di Facebook di Beppe Duci in questo primo mese dalla sua apertura. Sabato 5 aprile, invece, alle 17, preso la “Sala Blu” del convento dei Frati Cappuccini, presentazione del libro per tutta la comunità. Per l’operazione di “marketing della memoria”, Beppe Duci si è avvalso della collaborazione di Fabio Gualandris e Serse Pedretti.
Ti.Pi.
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CHI E’ BEPPE DUCI
Nato il 10 dicembre 1971, Beppe Duci ha la musica nel sangue. Negli anni ’80, fa parte della compagnia teatrale Filojuve di don Rizzi, si esibisce con la canzone “La Montanara” alla festa di fine anno della scuola media e nel 1984 vince il primo concorso a cui partecipa, “Lo Scoiattolo d’Argento”, con “Una terra Promessa” di Eros Ramazzotti. A seguire, diverse partecipazioni a concorsi e gare, approfondendo la passione del canto attraverso corsi e scuole di canto. Nel 1992, fa parte del gruppo “Onirix”, come cantante; nel 1996, sempre come cantante, fa parte dei “Plug & Play”, cover dei Toto e dei Police. Nel 1998, vince il concorso “La Cupola”. Da allora, inizia una collaborazione con l’amico Luca Barcella e parte l’avventura della “Musicabaret”: i due girano il Nord Italia in lungo e in largo, fra serate e matrimoni.
Dal 2001 al 2006 è direttore artistico del locale “La Cupola”, riuscendo a invitare artisti del calibro di Francesco Renga e Modà. Ma il suo spirito eclettico lo porta a lavorare anche nei villaggi turistici, in Sardegna soprattutto. Nel 2010 il rientro in Val Seriana, e via nuovamente a fare serate nei locali e durante i matrimoni. Questa attività è attualmente al primo posto dei suoi interessi: ogni anno, circa 200 servizi, di cui 60 partecipazioni ai matrimoni. E’ anche wedding planner, con un servizio di lista nozze di nuova generazione. Intanto, presenta un programma televisivo su Bergamo TV, “Karakiler”.
Da un mese, infine, l’esperienza del gruppo di Facebook “Sei di Albino se…”.