Serata artistico-culturale sul pittore Giovanni Marinoni
Maffiolo Genuizzi da Cazzano e Giovanni Marinoni. Quale relazione tra i due personaggi? Tutti conoscono Giovanni Marinoni, illustre rappresentante della bottega albinese dei Marinoni. Ma chi, Maffiolo da Cazzano? Un pittore o un ricco mercante che commissionava opere? A queste e ad altre domande cercherà di rispondere lo storico Franco Innocenti, durante un incontro pubblico, dalle chiare valenze storico-artistiche, dal titolo “La bottega albinese di Giovanni Marinoni tra gotico e rinascimento”, in calendario giovedì 26 marzo, alle 20.30, presso la Villa Regina Pacis, a Comenduno, per la regia organizzativa dell’associazione culturale “Arte sul Serio”, da otto anni impegnata ad arricchire il bagaglio culturale ed artistico dei propri iscritti e delle diverse comunità della Val Seriana attraverso diverse attività, come visite guidate a mostre ed esposizioni, partecipazione ad eventi culturali, convegni e conferenze
E questa “serata storico-culturale” è proprio in linea con le finalità operative dell’associazione: offrire un momento di riflessione e approfondimento culturale, finalizzato alla scoperta di particolari aspetti o realtà dell’arte ed della cultura bergamasca.
Nel corso della serata, infatti, verranno mostrate immagini delle opere pittoriche, ormai interamente assegnabili a Giovanni Marinoni, presenti in varie chiese del territorio bergamasco e verranno evidenziate le costanti stilistiche che le legano alle poche opere firmate da Giovanni Marinoni e sicuramente di sua mano.
Ma cosa c’entra Maffiolo Genuizzi da Cazzano?
“Chi si trovasse a consultare la monumentale opera “I pittori bergamaschi” – spiega lo storico Franco Innocenti – troverebbe, nel primo volume dedicato al Quattrocento, due saggi dedicati alle opere dei pittori Maffiolo da Cazzano e Giovanni Marinoni. Della vita del primo non si conosceva assolutamente nulla, mentre quella del secondo è abbondantemente documentata (“una famiglia di pittori originari di Desenzano al Serio (attuale frazione di Albino, ma Comune autonomo fino al 1928), attiva per più di cinque generazioni, dalla metà del ‘400 all’ultimo quarto del ‘500”). Ma attenti. Il recente studio di Chiara Paratico (“La Bottega dei Marinoni, XV-XVI secolo”, edito dal Comune di Albino e dalla Bolis Edizioni) ha notevolmente rimescolato le carte mostrando come molte opere attribuite in precedenza a Maffiolo da Cazzano vadano invece assegnate a Giovanni Marinoni. L’identità di Maffiolo da Cazzano, però, vi rimane misteriosa. Ebbene, in base ad uno studio che ho personalmente condotto negli ultimi anni su documenti conservati nel fondo notarile dell’Archivio di Stato di Bergamo, sono in grado di documentare la vita di Maffiolo Genuizzi da Cazzano, non come un pittore, ma un ricco mercante e possidente, committente dell’affresco nella chiesa vecchia di S.Andrea di Mornico che porta il suo nome: un nome che cent’anni fa era stato interpretato come quello del pittore che l’aveva eseguito”.
Una serata, dunque, interessante ed intrigante, che non mancherà di richiamare il pubblico delle grandi occasioni, certamente gli addetti ai lavori, ma anche molti cittadini, incuriositi da queste appassionanti vicende storico-artistiche.
T.P.