Nata a Bergamo, e residente a Colzate da 25 anni, Simonetta Cevenini, 50 anni, sposata e madre di due figlie, lavora come Tecnico della Prevenzione all’ATS di Bergamo. Oltre ad essere consigliere di maggioranza del Comune di Colzate, delegato a Ecologia e Ambiente, è la responsabile del “Frutteto Didattico” di Colzate. Una realtà interessante, che sta incontrando i consensi di molti, soprattutto delle scuole. Giusto saperne un po’ di più.

Quando e come nasce il “Frutteto Didattico”?
Il “Frutteto Didattico” di Colzate nasce nel 2006, su idea di Giancarlo Moioli, perito agrario della Comunità Montana Media Valle Seriana, che ha finanziato il progetto. Obiettivo: realizzare un’oasi per la biodiversità e per l’antica cultura agricola della Bergamasca, valorizzando anche la vicina pista ciclopedonale della Valle Seriana. In seguito, il Comune di Colzate ne diventa il gestore, condividendo gli obiettivi ed investendo risorse economiche ed umane per la promozione dei valori lasciati in eredità anche da EXPO2015: biodiversità, sostenibilità, autoproduzione e consumo a chilometro zero.

Quali varietà di frutti (e verdure) vi vengono coltivati?
All’interno di quest’area vengono coltivate molte varietà “antiche” di piante di mele, abbandonate dalla moderna frutticoltura, perché ritenute poco produttive. Nel frutteto non vengono effettuati trattamenti che non siano compatibili con il metodo biologico e, di conseguenza, si ottengono prodotti di elevata qualità: chi è venuto alla “Festa delle Mele” ha potuto assaggiare e portarsi a casa le diverse qualità di mele raccolte nel frutteto tra settembre e ottobre. Con un cofinanziamento regionale, nel 2016 l’amministrazione comunale ha investito risorse per predisporre l’orto urbano, creando piccoli appezzamenti da poter dare in uso gratuito a chiunque fosse interessato a sperimentarsi. Alcuni di questi appezzamenti, poi, sono stati dedicati per gli orti collettivi, mettendo a dimora e coltivando erbe aromatiche, fiori commestibili e piante da fiori di varie specie da poter utilizzare anche nelle visite didattiche e nei corsi.

Chi può fare visita al frutteto e quali sono le iniziative?
Innanzitutto, chi è interessato ad approfondire la conoscenza della frutticoltura delle mele “antiche” (in tal senso è necessario concordare la visita); l’amministrazione comunale di Colzate promuove l’educazione ambientale per le scuole, invitando le classi a partecipare ad una lezione speciale in questa preziosa “aula all’aperto”. Si possono apprendere, divertendosi, i cicli della natura, conoscere quali sono le varietà locali e cos’è l’agricoltura sostenibile e biologica, come quella che praticavano i nostri nonni. Chi è interessato si può cimentare con i lavori agricoli: dopotutto, la “passione” viene anche praticando! La scorsa primavera abbiamo organizzato il corso base di orticoltura biointensiva, oltre a corsi sulle erbe officinali e sulle erbe commestibili; ora, la proposta culturale riguarda le erbe officinali autunnali. L’inverno sarà tempo di progettazione di nuovi laboratori e proposte culturali in tema. Comunque, il frutteto aveva bisogno di essere fatto conoscere e, quindi, abbiamo pensato che organizzare una festa fosse l’idea più adatta; insieme al Gruppo Giovani Colzate ed al Gruppo Alpini Vertova-Colzate si è pensato ad una giornata dedicata alla vita all’aperto, tra alberi, mele e dolci a base di mele e castagne. Quest’anno siamo alla terza edizione della “Festa delle Mele”, che si è tenuta sabato 14 ottobre 2017, con soddisfazione per gli organizzatori ed i partecipanti.

Frutteto come “laboratorio didattico”, cosa significa?
Il frutteto e gli orti sono spazi in cui si impara non solo osservando, ma anche mettendosi in gioco e, quindi, “sperimentando” in prima persona, come si fa in un laboratorio. L’esperienza diretta e la pratica risultano più efficaci per impadronirsi di un’abilità; oltretutto, stando a contatto con la natura, diveniamo più consapevoli che ognuno di noi può fare la differenza per il futuro dei nostri figli e, quindi, della nostra comunità. Dopotutto, praticare attività nel rispetto dell’ambiente, valorizzando le risorse naturali ed umane del nostro territorio, oltre ai consumi a chilometro zero, non è un’utopia, è già possibile!

Quale è il Suo ruolo nel frutteto e chi vi collabora?
Sono referente per qualsiasi informazione o richiesta sulle iniziative svolte presso l’area e gli eventi culturali a tema natura e ambiente. Da quando mi hanno affidato l’incarico di promuovere il “Frutteto Didattico” ho lavorato con Giancarlo, con le aziende “simpatizzanti” di “Valserianaslow” e alcuni giovani che si sono prodigati nella progettazione delle visite e dei laboratori, compresi i giochi ideati e realizzati per accogliere le scolaresche. L’idea di dare spazio ai giovani è sempre vincente, perché sono in grado di catturare l’attenzione dei bambini e dei ragazzi, ottenendo più partecipazione, e ovviamente rendono più divertente l’esperienza. Durante le visite cerco di essere presente e coadiuvo i ragazzi volontari; mi piace anche preparare la merenda – “pane e marmellata di mele” – uno snack semplice e sano, per rendere “accogliente” la mattinata. Oltre a Giancarlo e Francesco, anche le aziende agricole di “Valserianaslow”, in relazione alle richieste, si prodigano in attività didattiche, in classe, in azienda e, volendo, anche al Frutteto.

Sono in serbo progetti per il futuro?
Appena possibile, inizieranno i lavori di manutenzione straordinaria per consolidare le strutture di appoggio delle reti antigrandine del frutteto: a tal proposito, ringrazio la Comunità Montana Valle Seriana per il prezioso finanziamento concesso. Inoltre, sto lavorando affinché attorno al “Frutteto Didattico” possano crearsi sempre più nuove collaborazioni, sia educative che tecniche: mantengo i contatti con le scuole dell’Istituto Comprensivo di Vertova e spero di riuscire a far conoscere il “Frutteto Didattico” e le potenzialità anche ad altri istituti scolastici della Valle Seriana e, perché no, anche della Bergamasca. Quest’anno è stato anche il primo anno di collaborazione con l’“Istituto Agrario Rigoni Stern” di Bergamo, in ambito di alternanza scuola-lavoro; confido nell’interesse degli studenti residenti in Valle Seriana di aderire alla nostra proposta di collaborazione, così da potersi “immergere” nella gestione del territorio, facendo pratica nel Frutteto e nell’orto didattico. Ricordo, infine, che nei pressi del Santuario di San Patrizio si sta ultimando l’Orto Botanico dedicato alle piante officinali; l’allestimento (preparazione terreno e trapianto piante) è avvenuto grazie al lavoro di alcuni giovani di Colzate e non solo. Grazie ad un contributo della Comunità Montana, a breve, si svolgeranno le opere di completamento per la fruizione in sicurezza, entro la prossima primavera.

Silvia Pezzera