Sport e giovani: è festa per il 60° anniversario della Virtus Oratorio Gazzaniga

 

Tutti stretti attorno allo scudetto “giallo-blu”, per festeggiare il 60° anniversario di fondazione della Virtus Oratorio Gazzaniga, la blasonata squadra calcistica del paese. Lo scorso 28 gennaio, all’interno del palinsesto di eventi organizzati dall’Oratorio del Sacro Cuore di Gazzaniga per la 1^ edizione della “Settimana di Don Bosco”, si è svolta una serata di festa per celebrare le mitiche casacche a righe verticali giallo-blu.

 

Ovviamente, il tema centrale della serata, dal titolo “E’ solo un gioco?”, era lo sport, inteso come attività fisica, incontro, divertimento, cultura, ma anche lavoro. Un’occasione per capire, con alcuni ospiti d’eccezione, il vero significato dell’attività sportiva, in modo particolare per i più piccoli, coloro che si avvicinano per la prima volta al mondo dello sport; e, allora, ecco che ci si chiede se per i bambini lo sport oggi riesce ancora a rivelarsi come un divertimento, o se tutto si traduce unicamente in una estenuante competizione, in cui talvolta il desiderio di vittoria supera quello di mettersi alla prova.

Sul palco del Cinema Continental, in Oratorio, sono intervenuti il presidente del CSI Bergamo Vittorio Bosio; Giancarlo Finardi, ex-calciatore, allenatore e attuale coordinatore dell’attività agonistica del settore giovanile dell’Atalanta; Samantha Galassi, campionessa di “Km Verticale”; Bernard Dematteis, 2° classificato al campionato italiano di corsa in montagna; e Jacopo Sala, calciatore professionista di Gazzaniga, figura emergente nel calcio italiano e recentemente entrato nelle fila della Sampdoria. Tutti, prima che atleti, grandi appassionati di sport, che hanno inteso lanciare ai giovani un importante messaggio: “ciò che più conta è essere consapevoli di aver dato il massimo e aver fatto del proprio meglio”. Il più delle volte, infatti, è un impresa assai complicata, perché sono i genitori stessi a spronare i figli verso un sempre più crescente spirito di competitività: se da un lato è un fattore positivo perché accresce la motivazione dei giovani atleti, dall’altro crea un atmosfera sfavorevole e negativa.

Lanciato dal palco anche un appello: attenti alla scelta del tipo di sport, che deve essere appassionante, non uno sport casuale, scelto alla leggera, solo perché viene praticato dalla maggior parte degli amici o perché va di moda.

Infine, è stata affrontata anche la scottante tematica del doping, usato come scorciatoia verso il successo, al caro prezzo della salute dello sportivo.

Insomma, un incontro interessante ed educativo, durante il quale è emerso che ogni sport ha la stessa dignità e merita la stessa attenzione, purché venga sempre praticato nel rispetto generale, sia del prossimo che delle regole.

E, poi, le celebrazioni del 60° anniversario di fondazione della Virtus Oratorio Gazzaniga.

Un traguardo importante questo 60° compleanno – ha commentato il direttore tecnico della Virtus Antonio Guardiani Il merito è sicuramente di chi, da molti anni, aiuta e supporta la società nel suo percorso sportivo, a partire dagli atleti ai tesserati, ai componenti del Consiglio Direttivo, agli allenatori e accompagnatori, al personale che si occupa del Campo, del Bar, delle pulizie; tutti volontari importantissimi, preziosissimi, senza i quali non sarebbe stato possibile giungere a festeggiare questo compleanno”.

La Virtus, nella realtà di Gazzaniga, rappresenta, oltre che uno spazio sportivo di grande qualità, una valida alternativa per la formazione e l’educazione dei ragazzi. Così, ha aggiunto Antonio Guardiani: “Siamo una piccola società, che però può dare molto; in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e la Parrocchia, siamo in prima linea della formazione dei giovani. Ma abbiamo anche bisogno, senza falsa retorica, di essere sostenuti da sponsor che possano permetterci di investire sul pianeta giovani, in termini agonistici e di formazione; soprattutto, abbiamo bisogno di persone che abbiano il desiderio di mettersi in gioco con generosità ed altruismo per gli altri”.

Silvia Pezzera