Un Comune con i conti in ordine

Una delle cose che mi rende più fiero di questa esperienza amministrativa è, se pur tra mille difficoltà, di essere riuscito a migliorare la condizione finanziaria del Comune di Albino, questo naturalmente non è merito solo mio ma dell’intera giunta che mi ha accompagnato in questa esperienza amministrativa e, in particolare, dell’assessore all’economia Roberto Benintendi.

Rispetto alla situazione che ho ereditato dalla precedente amministrazione (sindaco Rizzi) oggi l’indebitamento del nostro comune è diminuito di oltre il 30%, in soldoni se prima il comune versava alle banche annualmente oltre 1,5 milioni di euro per ripianare i debiti, con l’estinzione anticipata di alcuni mutui questa somma attualmente si è ridotta a meno di 1 milione. Per dirla in altre parole al termine del mandato di Rizzi è come se ogni cittadino albinese avesse avuto 1017 euro di debito, al 31 dicembre 2013 questa cifra si è ridotta a 574 euro. Questo risultato è ancora più eccezionale se si considera che è avvenuto in un periodo dove i trasferimenti dello stato e le entrate per gli oneri di urbanizzazione si sono ridotti significativamente. Si pensi infatti che nel 2008 l’allora Sindaco Rizzi ha avuto la possibilità di spendere in un solo anno (oltre 8 milioni di euro) più di quanto questa amministrazione ha potuto disporre nel corso dei 5 anni di mandato amministrativo. Per fare un confronto che possa rendere l’idea nel 2013 le spese in conto capitale sono state di soli 1.8 milioni euro.

Per far fronte a questa situazione di per se complicata siamo intervenuti cercando di recuperare risorse dove erano disponibili, si pensi per esempio all’intervento di riqualificazione delle scuole medie di Albino, piuttosto che l’installazione di una nuova caldaia a legna alle scuole medie di Desenzano e Comenduno o gli interventi di riqualificazione dei sentieri sul monte Altino e sul monte Misma, interamente finanziati dall’Unione Europea.

Siamo intervenuti inoltre creando sinergie con le realtà economiche del territorio, abbiamo messo in condizione i privati di investire laddove il comune non era più in grado di farlo. Il campo Falco ad esempio è stato riqualificato dandolo in concessione a una società privata per 15 anni, un tempo sufficientemente lungo per poter permettere alla società di rientrare dell’investimento fatto, il Comune naturalmente si è riservato il diritto di poter usufruire in parte di quell’impianti sportivo. Un altro esempio è il trasferimento ad una società dell’intera gestione del calore e dell’energia elettrica di tutti gli edifici comunali in cambio del pagamento di un canone fisso e prestabilito sulla base dei consumi attuali. La società, per potersi garantire un utile, sta realizzando interventi di riqualificazione degli impianti investendo sui nostri edifici oltre 1 milione di euro, interventi che il comune non poteva permettersi.

Necessariamente abbiamo dovuto operare anche dei tagli, ci pareva doveroso e serio che i primi a dover dare il buon esempio dovessimo essere proprio noi, andando ad operare dei tagli sul nostro stipendio. Fin dal primo anno di mandato amministrativo abbiamo ridotto il nostro compenso da amministratori di circa il 30%. Questi tagli hanno prodotto un risparmio netto per i cittadini albinesi di circa 220.000 euro.

Spendere meglio i nostri soldi non è stato sufficiente, abbiamo dovuto dare delle priorità, scegliendo di sostenere in primo luogo i nostri giovani (diritto allo studio, scuole) e le persone più fragili (servizi sociali), a scapito di altre realtà che hanno dovuto, nostro malgrado, subire una riduzione delle risorse loro dedicate.

Sono particolarmente grato a tutto il mondo associativo radicato sul nostro territorio, che nonostante i minori contributi ricevuti in questi anni, ha saputo confermare le preziose attività svolte a beneficio dell’interacittadinanza di Albino.

Luca Carrara – Sindaco di Albino