Campane, applausi, sorrisi e le note festanti del corpo musicale “Città di Albino” per l’ingresso ufficiale del nuovo parroco di Vall’Alta e Fiobbio, in Valle del Lujo. Un doppio ingresso, una doppia folla, prima la comunità di Vall’Alta, che ha portato in dono il santuario della Madonna di Altino, poi la comunità di Fiobbio, che ha omaggiato il nuovo parroco della spiritualità della Beata Pierina Morosini.

Come detto, tanta gente, accorsa sui sagrati delle due chiese, a Vall’Alta, la chiesa parrocchiale di S.Maria Assunta e San Giacomo, a Fiobbio, la chiesa di Sant’Antonio da Padova. Ovviamente, ingressi diversi, a seconda della fantasia e creatività espressa dalle due comunità, ma entrambe coinvolgenti e, per certi, versi intriganti. Ma andiamo con ordine. La festa è iniziata in Vall’Alta nel pomeriggio di sabato 30 settembre: un corteo molto nutrito, festoso e gioioso, è partito dall’oratorio per fare l’ingresso nella chiesa parrocchiale. Veramente un fiume di gente che ha riempito la chiesa in ogni ordine di posto. A celebrare c’era, quale delegato vescovile, don Giuseppe Locatelli, parroco di Albino, con alcuni dei parroci del territorio albinese e della Valle del Lujo, unitamente ai componenti della Confraternita del S.S. Sacramento. A fare gli onori di casa, invece, è intervenuto direttamente il sindaco di Albino Fabio Terzi, accompagnato dal vicesindaco Daniele Esposito.

Oltre ai ringraziamenti alla comunità per l’accoglienza e ai sacerdoti per l’aiuto e il sostegno, il nuovo parroco ha sottolineato “l’importanza strategica dell’unione delle parrocchie, intesa come arricchimento per tutti, al di là dei campanilismi; infatti, questa è la storia: o si sta fuori o si sta dentro, e allora bisogna impegnarsi a scriverla”. Il giorno dopo, domenica 1° ottobre ingresso a Fiobbio, con sorpresa in questo caso. Infatti, ad accogliere don Gianluca, in cima al sagrato, c’erano tre personaggi in costume: due guardie svizzere e, in mezzo a loro, il papa che, sorridente, è andato incontro a don Gianluca e al nuovo collaboratore pastorale don Giorgio Antonioli, abbracciandoli e prendendoli sottobraccio, per scortarli, come si conviene, in chiesa. Un modo scherzoso per salutare il nuovo parroco, particolarmente gradito dalla gente e anche da don Gianluca.

Alla Messa per la presa di possesso della parrocchia, per l’inizio del ministero pastorale, c’erano, come delegato vescovile, ancora don Giuseppe Locatelli, parroco di Albino, e don Giuseppe Ferri, parroco di Brignano Gera d’Adda, paese natale di don Gianluca. Anche in questo caso, tantissima gente.

Al sindaco di Albino Fabio Terzi il compito di presentare le due comunità, “molto affiatate e strette nella loro storia – ha sottolineato il sindaco – Entrambe orgogliose di custodire storie importanti, come il santuario di Altino e la scuola elementare per Vall’Alta e i luoghi morosiniani e la scuola materna per Fiobbio”.

Don Gianluca Colpani, a Vall’Alta sostituisce don Daniele Belotti, che ha ricoperto l’incarico di parroco per 18 anni: si è trasferito ad Albino, dove ricopre l’incarico di collaboratore pastorale; mentre a Fiobbio prende il posto di don Michelangelo Finazzi, che è stato in frazione per 13 anni, designato la scorsa primavera Vicario Episcopale per i Laici e per la Pastorale, nell’ambito della riorganizzazione della Curia di Bergamo.

Un bell’impegno per don Gianluca Colpani: due parrocchie non è una cosa semplice; già lo è stato come curato, ma qui è un’altra cosa, è un nuovo cammino. Avrà come collaboratore don Giorgio Antonioli, già arciprete di Costa di Mezzate dal 2012, con il quale, a suo dire, “c’è già una buona sintonia, pur nelle diversità individuali”.

Originario della parrocchia di Brignano Gera d’Adda, don Gianluca Colpani è diventato prete 20 anni fa, il 31 maggio 2003. Suo primo incarico quello di vicario parrocchiale alla Ramera (di Ponteranica), dal 20023 al 2008; quindi, curato di Nese e Monte di Nese, fino al 2014, e poi, da quell’anno, parroco di Premolo.