Un’esperienza … davvero speciale!
Siamo gli alunni della classe 3°B della Scuola Secondaria di Desenzano. Tra le varie attività svolte dall’inizio dell’anno durante le ore di scienze, una la ricordiamo come un’esperienza davvero speciale e va la raccontiamo. Insieme ad alcuni alunni della classe 2°B, con le docenti Patrizia Conca e Giovanna Ammirati, l’8 novembre scorso abbiamo partecipato, presso la Sala Civica del nostro comune di Albino, ad un’attività di Educazione Alimentare con … IL LABORATORIO DEL GUSTO. L’organizzazione è stata possibile grazie all’associazione Mercato&Cittadinanza e a Slow Food Bergamo, che fanno parte di Cittadinanza Sostenibile, cioè la Rete di Economia Solidale bergamasca.
Una volta accomodati alla mensa preparata per l’evento, Enrico Radicchi – Fiduciario di Slow Food- ha scaldato l’atmosfera facendoci partecipare al gioco delle ANTINOMIE, guidandoci nel ragionamento sulle differenze tra FAST… FOOD e SLOW… FOOD:
In seguito ha avuto inizio IL LABORATORIO DEL GUSTO vero e proprio, con l’assaggio di quattro diversi tipi di formaggi: due caprini di un produttore e due vaccini di un altro produttore. Abbiamo cercato di “attivare” la nostra sensorialità, utilizzando i nostri sensi per gustare i formaggi. Innanzitutto la vista e il tatto: abbiamo osservato il colore e le sfumature, la forma (con crosta, … senza crosta), la consistenza, la morbidezza: dal formaggio caprino freschissimo e cremoso a quello leggermente stagionato ma sempre cremoso; dal formaggio vaccino di fondo valle a quello d’alpeggio più stagionato e consistente. Abbiamo imparato perché i formaggi vaccini di uno stesso produttore e lavorati nella stessa maniera possono avere colore diverso: dipende da cosa e dove ha mangiato la mucca! La territorialità è infatti molto importante e influisce sulle caratteristiche del prodotto finale: le mucche in alpeggio mangiano erba fresca e fiori quindi il formaggio è più giallo. D’inverno invece gli animali rimangono nella stalla e mangiano principalmente fieno, ecco perché il formaggio tende più al bianco. Poi abbiamo usato l’olfatto: abbiamo spezzato i formaggi con le mani e abbiamo cercato di sentire le differenze del loro profumo. Enrico ci ha spiegato che il taglio con il coltello non permette alle particelle del formaggio di sprigionare pienamente il loro profumo invece, spezzandolo con le mani, siamo riusciti addirittura a capire quale formaggio fosse di capra (dall’odore più aspro) e quale di vacca (dal caratteristico odore di fieno e profumo dolciastro).
… E poi….è finalmente arrivato il momento di usare il gusto: …da leccarsi i baffi!
A questo punto sono entrati i produttori, a cui abbiamo dedicato un meritato applauso. Prima si è presentato Battista Aquilini dell’Azienda agricola Aquilini di Albino, che produce i formaggi caprini, poi Vittorio Martinelli dell’Azienda agricola Noris Serafino, con sede ad Albino e stalle a Gazzaniga, che produce i formaggi vaccini. Gentilmente hanno risposto alle nostre domande e soddisfatto le nostre curiosità. Dopo l’assaggio dei formaggi, è arrivato il momento di passare a finocchi e mele del territorio bergamasco. Sempre attraverso un percorso sensoriale abbiamo potuto gustare e capire tutte le particolari caratteristiche di questi due prodotti locali. Abbiamo quindi accolto con un altro meritato applauso Giulio Visinoni della Cooperativa Cantiere Verde di Cene, produttore di finocchi oltre ad altri ortaggi e mais e Giovanni Locatelli dell’Azienda Agricola il Giardino della frutta di Corna Imagna, produttore di frutta tra cui le squisite mele ruggine, varietà antica e autoctona (cioè tipica del territorio), pertanto maggiormente resistente alle minacce dell’ambiente in cui crescono. Anche a loro abbiamo rivolto molte domande, in particolare abbiamo ottenuto da Giulio dei preziosi consigli per il nostro orto scolastico. Nel nostro percorso abbiamo parlato anche del problema della produzione di rifiuti e l’importanza di prendere provvedimenti con urgenza al fine di aiutare il nostro povero pianeta.
Per l’attività di educazione alimentare abbiamo quindi adottato le seguenti buone pratiche:
– non utilizzare materiale usa-e-getta (nemmeno in mater-bi!): noi ragazzi abbiamo portato il nostro piatto, bicchiere e forchetta lavabili; gli organizzatori hanno invece fornito tovaglie e tovaglioli di stoffa, gli stuzzicadenti e i bicchieri di scorta
– usare acqua del rubinetto in brocca
– fare la raccolta differenziata
Alla fine grazie alla collaborazione tra tutti, un piccolo sforzo personale ha portato ad un grande risultato collettivo: un solo sacchettino mezzo vuoto di rifiuti!!! Prima di rientrare a scuola, abbiamo visitato il Mercato Agricolo e acquistato formaggi, verdura e frutta, ma soprattutto abbiamo potuto salutare e ringraziare i produttori per la loro lezione veramente speciale! L’esperto Giambattista Moroni ha realizzato un video dell’attività di educazione alimentare che ci ha visto protagonisti. Lo ringraziamo!
Chi volesse, può vederlo sul sito della nostra scuola “I. C. Solari Albino”.
Gli alunni della classe 3°B della Secondaria di Desenzano






