Festival delle Passioni: espositori più che soddisfatti
“La cosa che mi ha colpito di più è stata l’apertura delle persone, la loro curiosità e le loro domande… perché è un piacere, soprattutto per chi ama chiacchierare, confrontarsi e socializzare… Se le persone di Albino erano così disponibili, i casi sono due: o avete dei compaesani apertissimi alle relazioni o, anche in questo caso, avete fatto bingo: preparando le persone all’evento”.
Questo è uno dei tanti commenti che sono giunti via mail allo staff dell’Associazione “Per Albino” da parte degli espositori che hanno partecipato al Festival delle passioni di sabato 4 Maggio.
La cosa che ha colpito di più gli espositori è stato proprio l’interesse della gente alle loro attività, il suo bisogno di sapere, una curiosità che ha consentito di mettere in circolo le passioni e le abilità. Anche chi, fra gli oltre 90 espositori, era avvezzo ai mercatini di paese, ha sottolineato fin da subito questa fondamentale differenza.
Al Festival delle passioni c’era chi mostrava la nascita di un semplice chiodo da un pezzo di ferro, chi con i pannolini, una copertina e poco altro realizzava un aeroplano o una motocicletta; c’era chi intagliava il legno e chi impagliava le sedie, chi ricamava e chi intrecciava, chi riutilizzava rifiuti per farne cappelli, bijoux e oggetti vari; c’era chi costruiva, chi riparava.
Del resto agli espositori era stato chiesto di non sottrarsi al racconto della propria passione, alla descrizione di come nasce un oggetto, di come lavorano, ma anzi, di condividerlo generosamente. Da mattina a sera, insomma, nel centro storico di Albino ha avuto luogo un piccolo ma costante passaggio di saperi, una trasmissione continua di impulsi e di idee: “Spero di poter rifare un’esperienza così. Io mi sono molto divertita ed è stato fantastico vedere la gente apprezzare i miei lavori, e soprattutto spiegare come si costruivano; ad una signora ho insegnato anche un punto di cucito…”.
E’ proprio in quest’ottica che il Festival si inserisce nel percorso di Progetto Lavoro, promosso dalla stessa Associazione. Al centro dell’evento non c’erano tanto i prodotti, ma il “saper fare” che abita nelle passioni delle persone, che qualcuno può ritenere poca cosa, ma che invece, se condiviso, se fatto conoscere e arricchito di sempre maggiore valore aggiunto, può essere l’inizio di una nuova opportunità per sé e per gli altri. La cartellonistica, i filmati, le testimonianze hanno costantemente rinviato a questo concetto.
Dopo il rinvio della manifestazione a causa del maltempo, che ha complicato notevolmente l’organizzazione dell’evento, la giornata del 4 maggio è iniziata sotto un cielo terso e un clima mite fin dal primo mattino. Le vie del centro si sono animate velocemente, dando vita progressivamente ad una grande festa di piazza animata da persone comuni e hobbisti, da visitatori che venivano da ogni parte, da famiglie che passeggiavano tranquille lungo le vie, da persone che uscivano ed entravano dai bar, dai ristoranti e da alcuni esercizi commerciali frapposti.
Pochi commercianti del centro, purtroppo, benché invitati ciascuno a esporre un segno di adesione allo spirito dell’iniziativa e ad allestire una vetrina originale che promuovesse in quella circostanza, così ricca di partecipazione, la propria attività, hanno risposto all’invito dell’Associazione.
Non tutti però hanno perso l’occasione di mettersi in evidenza. La vetrina più originale è risultata quella del negozio Orto Fiorito di Edo (in piazza Carnovali), ma notevoli sono state anche quelle di L’Arte del cucire di Falchetti Maria Teresa, quella di Calzature Moioli Giuseppe (entrambe in via Vittorio Veneto), quella di Ortopedia Pelletteria Cugini e quella di Facchinetti Mirella abbigliamento (entrambe in via Mazzini).
Nel pomeriggio l’afflusso di visitatori è incrementato notevolmente. Il centro storico brulicava di gente da ogni parte, in un costante crescendo di voci e di suoni che raramente si sente nel nostro centro storico.
Nel centro sono state esaurite le scorte di gelato. Buoni i risultati dei Menu e degli Aperitivi delle passioni. Qualche ristorante ha segnalato il tutto esaurito. L’Associazione “Per Albino” coglie l’occasione per ringraziare i bar e i ristoranti coinvolti per aver creduto a questa iniziativa, e rivolge un ringraziamento particolare a tutti i volontari, agli elettricisti e a coloro che a vario titolo hanno contribuito alla riuscita dell’evento: Hi-fi Moroni G & C per la fornitura di un televisore per le proiezioni, Calzature Cugini Ernesto & C (via Mazzini) per la pronta fornitura dell’elettricità, l’Amministrazione comunale e il Sindaco che hanno immediatamente compreso lo spirito della proposta dell’Associazione, la Provincia, la Comunità montana Valle Seriana e Promoserio.
Una nota a margine ma non secondaria. Questo evento è costato all’Associazione poco più di 1000 euro, pagati con la formula dell’autofinanziamento, senza l’apporto di alcuno sponsor (i patrocini sono stati di tipo non oneroso), a dimostrazione che anche con poco si può fare molto. Da questo evento possiamo tutti trarre una lezione su come può essere vissuto, e con quali intensità e pienezza, il nostro bellissimo centro storico, che dobbiamo tutti imparare a valorizzare.
La prossima tappa di Progetto Lavoro e dell’Associazione sarà il percorso di promozione e di valorizzazione turistica del nostro territorio, di cui il Festival delle Passioni costituisce già un esempio significativo. Ad ogni modo si parlerà ancora a lungo del Festival, delle storie dei suoi protagonisti, della splendida giornata di sole di un 4 maggio davvero speciale.
Chi fosse interessato alle attività dell’Associazione “Per Albino” può scrivere a info@peralbino.it.






