[et_pb_section admin_label=”section”][et_pb_row admin_label=”row”][et_pb_column type=”4_4″][et_pb_image admin_label=”Immagine” src=”https://www.paesemio.eu/wp-content/uploads/2016/07/Missione.jpg” show_in_lightbox=”off” url_new_window=”off” use_overlay=”off” animation=”off” sticky=”off” align=”left” force_fullwidth=”off” always_center_on_mobile=”on” use_border_color=”off” border_color=”#ffffff” border_style=”solid” /][et_pb_text admin_label=”Testo” background_layout=”light” text_orientation=”left” use_border_color=”off” border_color=”#ffffff” border_style=”solid”]
Continua l’attenzione delle comunità della Media Valle verso le necessità delle missioni africane. E a farsi promotore di una raccolta di fondi per sostenere le attività e i servizi che si stanno realizzando nel Continente Nero è ancora il signor Valerio Sanzone, cittadino vertovese, che con i Padri Missionari Passionisti in Africa ha stretti rapporti: è infatti nipote di padre Tommaso e padre Gaetano, che hanno lavorato in Tanzania e sono sepolti a Vejula, e nipote di padre Leonardo, che è sepolto a Vertova. Tutti Guerini, tutti padri che in Media Valle tutti conoscono o hanno conosciuto. E dopo diverse iniziative di solidarietà, a favore dei Padri Passionisti in Kenya (il pozzo per l’acqua potabile a Tonga per il centro orfani, i forni per il pane a Molo, e Tonga, l’irrigazione dell’orto a Molo, l’acquisto del trattore per la fattoria a Zanneti, il magazzino per cereali a Sotik, i dormitori a Otati), ecco un’altra iniziativa missionaria è all’orizzonte. A chiederla è proprio il padre Superiore Regionale dei Missionari Passionisti in Kenya padre Raphael Mangiti, unitamente a padre Filippo Astori, vice-superiore, ora in Italia, amico di Valerio Sanzone, che ha sottoposto a Valerio un grosso problema: la mancanza di una strada che collega le strutture della missione di Kurungu-Golgotha, dedicandola peraltro a padre Celestino carlessi, che fu uno dei primi missionari italiani arrivati in Kenya.
La strada è oltremodo necessaria, è un bisogno reale, concreto: La missione, infatti, è un centro polivalente, composto da una parrocchia, un centro di accoglienza, un centro pastorale e di catecumenato, un centro di evangelizzazione con aule, stanze cucina e refettorio, una scuola di falegnameria per orfani e poveri della zona, una scuola di taglio e cucito, un centro per la produzione e la vendita di olio di girasole, un forno per il pane, due scuole e la missione (suore e sacerdoti).
La strada interna è sterrata, e unisce tutti questi servizi: ma durante la stagione delle piogge diventa impraticabile per il fango, mentre durante la stagione secca è causa di polvere molto fastidiosa per i servizi.
Si vuole dedicare la strada a padre Carlessi, perché fu un grande missionario, una persona eccezionale, conosciutissimo a Karungu, dove rimase per moltissimi anni: purtroppo morì nel 1995, nel suo paese natale, alla Basella di Urgnano. Padre Celestino è stato “una strada” per tante famiglie, per tanti giovani, molti dei quali sono poi diventati padri passionisti (attualmente sono 40 i passionisti keniani che operano in varie regioni del Kenya).
“Vogliamo tenere viva la sua memoria – spiega padre Filippo Astori – E cosa più bella se non dedicargli una strada? Lui che è stato strada per tanti”.
La strada è prevista in blocchi di pietra dura, uniti fra loro: resistente contro le piogge, contro le erosioni, adatta così per i veicoli. E’ lunga 365 metri e larga 4 metri, con due piazzole di sosta. Il costo è di circa 19.000 euro. La gente locale offre ore di volontariato, la missione dà il terreno, si spesa nella generosità di tanti amici, per la spesa del materiale e la manodopera.
Per questo progetto, padre Raphael Mangiti, padre Filippo Astori e Valerio Sanzone aspettano le offerte da parte dei parrocchiani e delle persone sensibili della Media Valle Seriana. Ad aiutarli in questa raccolta ci sarà anche Salvatore Carlessi, fratello di padre Celestino.
“In verità, i lavori della strada sono partiti lo scorso anno – spiega padre Raphael Mangiti – ma i lavori hanno bisogno di una scossa, anche economica; contiamo nella generosità dei bergamaschi della Val Seriana. Si pensa, dopo il sopralluogo compiuto da Valerio Sanzone lo scorso inverno, di concludere il progetto entro la fine dell’anno. In ottobre verrò in Italia, a Roma, per alcuni raduni. Conto di venire anche a Vertova per incontrarvi e ringraziarvi”.
Chi volesse aderire al progetto di aiuto umanitario e contribuire con un’offerta, può contattare direttamente Valerio Sanzone, allo 035/714287 o al 349.6359145, oppure telefonare al segretariato delle missioni africane dei Padri Passionisti, che è presente alla Basella di Urgnano (padre Andrea Brollo), al 320/6141108.
Ti.Pi.
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