Fondazione Honegger: dare a Cesare quel che è di Cesare
Egregio direttore,
Nel mese di marzo, sul mensile da lei diretto, è stata pubblicata una incredibile commemorazione funebre da parte del popolo delle Libertà stilizzata sia per ricordare il defunto e i suoi meriti ma, anche per denigrare altri, contando di non avere contradditorio e ignorando completamente la realtà dei fatti.
Nel marzo 2007, subito dopo il nostro insediamento come consiglio di amministrazione della Fondazione Honegger, sono state attivate tutte le azioni finalizzate ad ottenere la qualifica di Onlus, comprese le necessarie modifiche allo statuto che, alla fine e cioè nel marzo 2011, hanno permesso, con un atto della Agenzia delle Entrate, di diventare Onlus, consentendo un notevole vantaggio economico (non dovendo più versare l’IRAP per 120 mila euro).
Ci chiediamo: dove sta l’incapacità?
Dal 2007 è stata data una notevole accelerazione nella progettazione, appalto e realizzazione del 3° piano della Casa Albergo, con le più avanzate soluzioni tecnologiche (ed il 2° e 1° piano ne sono la copia fedele). La realizzazione del 3° piano è stata finanziata con l’accensione di un mutuo e sostenuto con risorse proprie.
Premesso che “le opere si fanno se ci sono i soldi”, la Fondazione Honegger, non avendo, al tempo, la certezza della possibilità di copertura finanziaria per i restanti piani e per le opere complementari, ha chiesto al Comune, nei fatti il vero proprietario, il sostegno finanziario dando in garanzia non “un piatto di lenticchie” ma la cessione di una porzione di fabbricato di pari valore, il pagamento dell’affitto ed il suo riacquisto una volta completato il piano strategico aziendale. Dove sta il danno al Comune? I citati ascensori e la rete tecnologica hanno dovuto essere completamente rifatti perché non a norma e i serramenti, fonte di un enorme dispendio energetico, hanno dovuto subire importanti modifiche!
Attualmente la Casa Albergo è una delle migliori residenze sanitarie-assistenziali, come comfort alberghiero e assicura ai residenti una migliore qualità di vita.
L’articolo di aprile, riguardante la relazione sulla Fondazione Honegger, autocelebrativo e autoreferenziale, con un po’ di malafede, poca correttezza e molta ingratitudine, avrebbe richiesto perlomeno, oltre a evidenziare le situazioni ritenute negative riscontrate all’insediamento del nuovo CDA nel 2010, anche citare le cose positive trovate.
Fa piacere che siano state seguite le linee guida del nostro progetto e del piano strategico aziendale presentato e protocollato in comune (oltre che pubblicato a pagina 23 di Paese Mio n° 74 – febbraio 2010) e che siano stati risolti, “in soli sei mesi” i problemi di natura economico finanziaria della Fondazione.
“ C’è sempre qualcuno più bravo di te” ma dare a Cesare quel che è di Cesare è forse il minimo che si possa fare!!!
Abbiamo lasciato in eredità ai nuovi amministratori i conti in ordine ed in attivo, con un discreto margine operativo, un bel tesoretto (tra IRAP, TFR e altro, una disponibilità liquida di circa ottocentocinquantamila euro). Un piano programma sostenibile e attuabile, il mantenimento della capacità ricettiva complessiva di 200 posti letto, la completa ristrutturazione del 3° piano della Casa Albergo, l’accreditamento definitivo della Infermer1a Honegger per 60 posti letto, un finanziamento regionale a fondo perduto di 150.000 euro, la creazione dell’associazione di volontariato Milly Honegger, sono alcuni esempi che hanno notevolmente facilitato l’azione dei nuovi amministratori.
Siamo pertanto assolutamente certi di aver agito al meglio, nei tre anni del nostro mandato, in nome, per conto e nell’interesse degli ospiti e degli operatori della Fondazione Honegger e a vantaggio di tutta la comunità albinese.
Il consiglio di amministrazione della Fondazione Honegger dal 2007 al 2010
Antonio Novali
Emanuele Pezzotta
Bruno Testa
Alfredo Vismara
Gianfranco Facci
Da me interpellato, l’attuale consiglio di amministrazione della Fondazione Honegger ha voluto precisare quanto segue:
“Con l’articolo pubblicato su “Paese mio” nell’aprile scorso si è voluto far conoscere a tutti i cittadini il rendiconto il più possibile completo, chiaro e dettagliato del nostro mandato triennale che andava chiudendosi; l’articolo altro non era che l’estratto della presentazione esposta in Consiglio Comunale.
Nella prima parte dell’articolo/presentazione si è voluto mettere in evidenza non gli aspetti negativi di chi amministrato in precedenza, ma le criticità, le priorità ovvero i punti di partenza su cui concentrare le energie, consapevoli che, come in qualsiasi realtà aziendale, i livelli di perfezione e efficienza sono sempre migliorabili, ma si tratta di un percorso in continuo sviluppo. Siamo assolutamente consapevoli anche oggi ci sono diversi aspetti da migliorare, e lo sarà altrettanto ad ogni fine/inizio mandato.
Concludiamo affermando che in una storia così lunga della Fondazione Honegger è scontato dire che il merito e il contributo non può essere collegato a una o poche amministrazioni, ma al contrario sia il risultato di professionalità, passione e dedizione di tutti quelli che in questi decenni hanno operato, dal personale, ai volontari, agli amministratori.”
Il consiglio di amministrazione





