Mauro Magistrati
presidente della Sezione ANPI di Albino
Nato nel 1990, cresciuto ad Albino, dove risiede tutt’ora con mamma Luisa e papà Dino, Mauro Magistrati è il presidente della sezione ANPI di Albino. Diplomato al Liceo Classico “Paolo Sarpi” di Bergamo, è iscritto alla Facoltà di Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali dell’Università di Pavia con indirizzo storico, nella quale si sta per laureare. Intanto ha iniziato a frequentare il corso di Laurea Magistrale in Storia d’Europa, sempre a Pavia.
Qual è la storia dell’ANPI ad Albino?
L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia è esistita ad Albino fino al 1975, quando, l’allora presidente, il maestro Dante Spinelli, partigiano, insieme agli altri partigiani albinesi ancora in vita, decisero di donare l’archivio della sezione alla Biblioteca Comunale. Da lì siamo ripartiti per ricostituire ad Albino la sezione ANPI, nel solco della “nuova stagione” dell’ANPI, inaugurata con la revisione dello statuto nel 2006, aperta a tutti gli antifascisti. Questo si è reso necessario perchè, per evidenti motivi anagrafici, i partigiani stavano venendo meno, ma si sentiva comunque il bisogno di perpetuarne la memoria, di conservarne l’impegno. Per questi motivi l’ANPI si è aperta alla società civile, ai giovani ed è diventata, con oltre i suoi 120.000 iscritti, la principale associazione politica e culturale italiana, impegnata in prima linea nella custodia e nell’attuazione dei valori della Costituzione, quindi della Democrazia e dell’Antifascismo, e nella promozione della memoria di quella grande stagione di conquista della Libertà che fu la Resistenza. L’ANPI si impegna quindi a far sì che la Resistenza non sia solo memoria del passato, ma esercizio del presente. Nella Costituzione, infatti, – testamento di 100.000 morti per la Libertà -, ci sono sanciti diritti umani universali che ogni giorno vengono calpestati, offesi, disattesi. È nostro compito e dovere impegnarci perché i soprusi, le ingiustizie, le disuguaglianze cessino. Perché dappertutto, in Italia, la dignità del lavoro torni al centro e diventi, finalmente, il fondamento del nostro vivere civile, del nostro essere una comunità politica moderna e consapevole. È il modo migliore per onorare la memoria dei nostri morti. E un posto giusto per farlo è l’ANPI, la casa di tutti gli antifascisti. Un’Associazione che fa politica, intesa come arte, come capacità di affrontare le sofferenze comuni che affliggono l’uomo, come capacità di indignarsi di fronte a quello che non ci piace e farlo in uno spazio autonomo, indipendente e lontano da qualsiasi visione o logica partitica. L’ANPI deve essere di tutti coloro che, antifascisti, si riconoscono nei valori della Resistenza e della Costituzione Repubblicana, a prescindere dal loro colore politico. Questo è quello che abbiamo inteso quando abbiamo riaperto l’ANPI ad Albino nel 2011, intitolandola a due illustri nostri concittadini, la Medaglia d’Oro Vittorio Gasparini e Ercole Piacentini, e con i nostri 111 iscritti crediamo di aver dimostrato che la partita per la costruzione di una cultura costituzionale e antifascista sia aperta anche nella nostra città.
Qual è l’organigramma dell’ANPI di Albino?
Abbiamo voluto, fin da subito, aprire la nostra Sezione a chiunque volesse dare il suo contributo, iscritto o semplice simpatizzante. Crediamo molto nel valore della contaminazione e per questo la nostra Sezione è uno spazio aperto dove si può discutere liberamente e dove si può costruire, concretamente, una coscienza critica della e nella società. Così, le riunioni del Comitato di Sezione sono aperte non solo ai suoi membri, ma a tutti coloro che, via e-mail (oltre 150 contatti), ricevono la convocazione degli incontri tramite l’O.d.G. (e ricevono sempre un verbale dell’incontro). Nello specifico, la Sezione ha un Comitato (formato dal sottoscritto, il Segretario Mariarosa Gelmi, il Tesoriere Giovanni Bergamelli e i membri Ambra Rota, Andrea Poma, Dario Rottigni, Delia Gamba e Roberto Acerbis); c’è inoltre il Comitato per la Ricerca Storica (il gruppo promotore dell’apertura della Sezione) formato, oltre che dai membri sopra elencati, da Angelo Calvi, Andrea Piazzalunga, Giambattista Moroni, Giampiero Tiraboschi, Luigi Romanelli, Virginio Valota. Partecipano poi attivamente gli iscritti Giacomo Arizzi (responsabile del tesseramento), Rosalma Stancheris, Edy Locati, Elia Manara, Valentino Rottigni, Enzo Liboni, Gabriella Bortolotti. Da qualche mese, visto il buon numero di giovani iscritti e simpatizzanti, si è dato vita al gruppo “Primavera Resistente” per offrire loro uno spazio autonomo, autogestito e indipendente di analisi ed elaborazione di idee, proposte e iniziative fuori dalle riunioni formali del Comitato di Sezione.
Quando vi incontrate?
I nostri incontri sono, tendenzialmente, a scadenza mensile e ci ritroviamo negli spazi comunali, in Piazza San Giuliano, condividendo la sede con il Circolo ACLI di Albino.
Quali le collaborazioni con le altre realtà associative?
In tre anni di attività abbiamo incontrato diverse realtà con le quali abbiamo condiviso tratti di strada assieme: ACLI, CARITAS o Associazione Culturale “Pane Amaro”, con le quali organizziamo, da due anni, le iniziative per la Giornata della Memoria del 27 gennaio. Nella promozione della memoria della figura di Vittorio Gasparini abbiamo trovato nel Gruppo ALPINI di Albino un degno alleato (la pubblicazione del libro che citavo prima è stata resa possibile grazie al sostegno economico, non solo degli ALPINI, ma anche delle ACLI e della Fondazione “Gritti-Minetti” di Bergamo).
…mentre con l’amministrazione comunale…
Rapporti sempre cordiali, rispettosi e all’insegna della leale collaborazione e condivisione di intenti, laddove possibile. Abbiamo sempre trovato nella persona dell’Assessore alla Cultura Andrea Chiesa un attento interlocutore, pronto a sostenere le nostre iniziative, ricevendo talvolta anche degli stimoli ad organizzare altre iniziative. Mi auguro che, a prescindere da chi reggerà le sorti del nostro Comune nei prossimi anni, il rapporto di collaborazione e interlocuzione tra noi e l’Amministrazione non venga mai meno.
Cosa si è fatto finora?
Abbiamo cercato di costruire un canale di intervento che ci consentisse di recuperare la memoria storica del nostro partigianato locale. Ricordo la mostra fotografica del 2011, dal titolo “I volti della Resistenza: i nostri partigiani” (nei prossimi mesi programmeremo altri interventi in questa direzione). Inoltre, nell’ottobre 2012, il volume “Vittorio Gasparini, cattolico, seppe resistere” di Angelo Calvi, prima pubblicazione della collana “Memorie partigiane – i Quaderni dell’ANPI di Albino”. Comunque, il bilancio 2013 è molto positivo. Siamo partiti a gennaio con il Giorno della Memoria e, passando dall’8 marzo con la festa delle donne (abbiamo partecipato ad un’iniziativa insieme a “Pane Amaro” sul tema della violenza degli uomini sulle donne), siamo riusciti, con la collaborazione del Comune, ad organizzare la 2^ edizione del “Concerto Resistente”, in Piazza San Giuliano, per il 25 aprile (appuntamento che vogliamo diventi fisso nel calendario albinese) e la 2^ edizione de “Le lotte e i canti del lavoro” con la collaborazione della Biblioteca “Di Vittorio” della CGIL di Bergamo e dei cori “La Polifonica” del Centro Anziani di Albino e il “Chorus” della Terza Università di Bergamo. A luglio, con l’ANPI Valgandino, siamo stati impegnati, a Sovere, nella gestione della Malga Lunga, Museo-Rifugio della Resistenza bergamasca: un’esperienza straordinaria, per la forte risposta dei nostri iscritti e simpatizzanti e l’alto numero di presenze che abbiamo avuto. Ricordiamo anche la rassegna “inCONTRA’ POETI”, organizzata insieme a “Pane Amaro” e al Museo Etnografico di Comenduno, sotto la direzione artistica del poeta Maurizio Noris.
E per il 2014?
Appuntamenti fissi saranno il 25 aprile e il 1°maggio. Per il Giorno della Memoria stiamo iniziando un lavoro con l’ISREC di Bergamo (l’Istituto bergamasco per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea) per poter parlare degli Internati Militari Italiani, i soldati italiani catturati, rastrellati e deportati nei territori tedeschi nei giorni immediatamente successivi all’ Armistizio dell’8 settembre 1943, in particolare ricordare e ripercorrere le storie degli IMI albinesi protagonisti di questa “altra Resistenza” (ricordiamo qui un nome fra tutti, Luigi Goisis, Sindaco di Albino negli anni del dopoguerra).
Due impegni invece di lungo periodo da qui ai prossimi due anni: con lo scorso 8 settembre si è aperto il 70° anniversario dell’inizio della Resistenza che culminerà con le celebrazioni ufficiali del 70° anniversario della Liberazione nell’aprile 2015. Vorremmo impegnarci in due progetti: la pubblicazione del 2° volume della nostra collana sulle memorie di Ercole Piacentini, non solo ricostruendone le vicende della sua opposizione al regime e la sua militanza nei GAP di Milano, ma soprattutto riconsegnando intatti gli anni della sua carcerazione, dal 1928 al 1932, al fianco di Antonio Gramsci. Su questi anni di carcere, in cui Gramsci scrisse i suoi famosi Quaderni, Piacentini è da considerare la fonte più attendibile e fedele, malgrado il diverso ruolo di allievo di fronte al maestro; il recupero di un sentiero partigiano in Valle del Luio. La Valle, al tempo della Resistenza, era un crocevia di diverse formazioni che la attraversavano per passare in Val Cavallina, Val Calepio e Trescore. Il nostro obiettivo è quello di recuperare un sentiero e renderlo didattico, rivolto alle scuole. Vorremmo poi intitolare questo sentiero a Mario Calegari, partigiano di Abbazia, caduto in combattimento il 27 settembre del 1944 nell’attacco partigiano al Passo della Manina.
Sogni nel cassetto?
Essendo giovane e amando la canzone Sogna ragazzo sogna di Roberto Vecchioni, temo di avere anche troppi sogni nel cassetto. Un primo sogno potrebbe essere che chiunque, ad Albino, abbia delle memorie, dei documenti, delle foto, dei ricordi famigliari del periodo della Resistenza non le lasciasse nei propri cassetti ma capisse l’importanza di condividerli, perché diventino memorie collettive. Poi, precondizione per tutto, è riuscire a fare bene il nostro lavoro e continuare a farlo con immutata passione e con costante determinazione.
Per info: anpi.albino@hotmail.it
T.P.






