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Un teatro “diverso” nel giorno della memoria

18 Gennaio 2018
Reading Time: 4 mins read
Un teatro “diverso” nel giorno della memoria
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Venerdì 26 Gennaio alle ore 21,00 si svolgerà la rappresentazione Teatrale dal titolo “M&T M come Memoria, T come Testimonianza” presso la sala Consiliare del Comune di Cene.
La serata è stata organizzata dall’assessorato alla Cultura del comune di Cene in collaborazione con l’associazione Culturale Arte Sul Serio di Albino e AIDO di Cene.
L’associazione Arte sul Serio, da quest’anno ha attivato i corsi di comunicazione e Teatro, oltre ai consueti corsi di disegno, pittura e scultura. Saranno proprio i corsisti del gruppo di Teatro Avanzato: “Dieguz’s Friends” che daranno vita a questa rappresentazione.
I corsi di Teatro e Comunicazione vengono curati dall’Attore – Regista – Presentatore – Relatore Diego Ghisetti, che ci ha educato alle sue fabule danzanti, come ama definirle lui, già da diverso tempo.
Lo spettacolo della durata di un’ora è stato strutturato come un collage di esperienze che spaziano tra la recitazione, letture espressive e interventi a sorpresa. Non ci sarà una netta distinzione tra palco e platea, l’esperienza teatrale sorprenderà il pubblico da ogni angolazione perché del resto la “Memoria” riguarda tutti.
Il fil rouge che lega le diverse espressioni artistiche è il ruolo della memoria come esperienza fondamentale per l’essere umano, senza di essa l’uomo e di conseguenza l’umanità non esisterebbero. La memoria che, a differenza del ricordo, ha in sé la volontà di conservare di mantenere integro un ricordo. La memoria che diventa testimonianza di ciò che è accaduto, in particolare di un errore che non deve essere commesso di nuovo, oppure di un esempio da emulare.
La scelta del giorno non è casuale e riporta immediatamente alla memoria i fatti accaduti durante la seconda guerra mondiale, senza dimenticare che i semi furono gettati dopo il primo grande conflitto mondiale. Il giorno della memoria è legato indissolubilmente alla Shoah che non è stata solo uno sterminio religioso contro gli ebrei, ma contro tutti coloro considerati “diversi”. I campi di concentramento in origine furono luoghi strutturati per relegare i “diversamente abili”, considerati dei pesi morti per una società, quella germanica che voleva risollevarsi economicamente dopo la sconfitta della prima guerra mondiale.
L’idea di una piccola elite di persone che può governare e dominare il mondo a dispetto di un gruppo di nemici, che ostacolano questa crescita è stato l’obiettivo del Nazismo che è culminato nella shoah. Non solo ebrei sono caduti nei campi di concentramento, ma anche zingari, omosessuali, testimoni di Geova, cristiani e tutti coloro che venivano considerati pericolosi. L’antisemitismo, parola di recente conio, ha origini lontane, radicate nella storia dell’umanità, già prima della nascita di Cristo gli ebrei furono cacciati dalle loro terre e iniziò così la diaspora.
Sant’Agostino, Giovanni Crisostomo non ebbero buone parole per gli Ebrei, codificate in modo più deciso nel concilio Lateranense IV (1215).
Il Re di Polonia Casimiro III il Grande ebbe un atteggiamento estremamente favorevole e ben disposto nei confronti degli ebrei. Il 9 ottobre 1334 confermò i privilegi garantiti loro nel 1264 da Boleslao V e stabilì la pena di morte per coloro che si fossero macchiati del reato di rapimento di bambini ebrei per costringerli al battesimo cristiano, punendo severamente anche le profanazioni dei cimiteri ebraici. Anche se gli ebrei vivevano in Polonia da tempi recenti, Casimiro concesse loro di stabilirsi liberamente e in gran numero su tutto il territorio polacco, garantendo loro protezione come gente del Re. Le cose cambiano in fretta, basti ricordare il decreto dell’Alhambra, noto anche come editto o decreto di Granada, che è stato un decreto emanato il 31 marzo 1492 dai re cattolici di Spagna, Isabella di Castiglia e Ferdinando II di Aragona, con il quale diventava obbligatoria l’espulsione delle comunità ebraiche dai regni spagnoli e dai loro possedimenti a partire dal 31 luglio di quello stesso anno. Pochi anni dopo un provvedimento di tal genere e dai medesimi effetti entrò in vigore anche nel Regno portoghese con il sovrano Manuele I.
Quasi un secolo dopo la chiesa cattolica Bolla gli ebrei con l’emissione di documenti redatti da tre papi: Paolo IV nel 1555, Pio V nel 1569 e Clemente VIII nel 1593.
In definitiva i nazisti prendono spunto dalla storia europea e dai suoi fantasmi per dare corpo a un progetto ambizioso e crudele.
Solo con queste premesse si può capire una frase che serpeggia nei social, e cioè che mentre accadeva tutto questo, la shoah, c’era un Europa Cattolica e Silente.
Il Santo padre Pio XII nel suo silenzio, salvò Roma dai bombardamenti e nell’Ottobre del 1943 emanò una direttiva riservata a tutti gli ecclesiastici italiani in cui indicava come necessario “ospitare gli ebrei perseguitati dai nazisti in tutti gli istituti religiosi, ad aprire gli istituti o anche le catacombe”.
Senza dimenticare che Pio XII era rimasto l’unica figura politica di riferimento a Roma, perché il re d’Italia Vittorio Emanuele III e il maresciallo d’Italia Pietro Badoglio all’alba del 9 settembre 1943 fuggirono alla volta del Sud d’Italia proclamando l’Armistizio.
Non mancheranno riferimenti, durante la rappresentazione, dei fatti avvenuti sul territorio della media Valle e in particolare dell’arrivo nel 1943 della ditta Ansaldo da Genova in Val Seriana.
L’Ansaldo produceva cannoni per i Tedeschi ed occuparono gran parte dei Cotonifici della Valle per far produrre le armi, con scarsi risultati perché in accordo con i partigiani i congegni bellici venivano sabotati prima della loro ingresso in campo di battaglia.
L’obiettivo della serata è quello di portare testimonianza del recente passato, in modo estemporaneo, mettendo in risalto l’importanza della memoria e della Veridicità storica dei fatti.
L’associazione AIDO non poteva rimanere indifferente a un argomento tanto caro alla sua attività come quello della salvaguardia e della sacralità della Vita Umana.

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