Andrea Vassalli: in sella con passione e voglia di mettersi in gioco
Campioni si diventa, ma soprattutto a volte campioni si nasce. Sì, perché di bravi atleti ne abbiamo in Media Valle, e anche tanti, solo che il più delle volte non lo sappiamo.
E’ il caso di Andrea Vassalli, classe 1982, nativo di Albino, ma ora residente a Vertova con moglie e bimba di tre mesi, di professione elettricista e manutentore di ascensori. La sua passione? Il ciclismo, sport amato dagli italiani e probabilmente secondo solo al calcio.
Andrea inizia a coltivare il suo interesse in tenera età, per poi mettere da parte la bici a 18 anni. E’, però, nel 2006 che, quasi per gioco, decide di rimettersi in sella, partecipando ad alcune gare, sia su strada con biciclette da corsa che sui sentieri e gli sterrati in mountain bike; gare che, peraltro, vince. Ma è solo l’inizio.
La grande emozione arriva nel 2010, quando, dopo vari tentativi, Andrea vince la classifica assoluta, su percorso corto, della famosa “Felice Gimondi”, competizione ciclistica a cadenza annuale che si dipana sul territorio bergamasco, con migliaia di partecipanti.
Corridore iscritto nei “quadri” della società ASD Marinelli Cicli Vedovati di Comenduno di Albino, Andrea Vassalli ha messo a segno un’eccellente stagione 2013; infatti, nei trofei dello “Scalatore Orobico” appartenente alla fascia 16-32 FCI, conquista ben 13 vittorie assolute su 16 gare. Il tutto è frutto di un allenamento intenso e costante, che vede il suo culmine ogni sabato pomeriggio, in occasione delle gare, al momento della partenza. E’ in questi momenti che Andrea fa i conti con gambe, cuore e fisico ben allenati, ma soprattutto con la testa, perché la concentrazione diventa indispensabile per affrontare il percorso che lo separa dal traguardo, in particolare nei tratti di gara in cui non mancano le salite, con pendenza variabile tra 16 – 18 – 20%, sulle quali è impensabile riposarsi per riprendere fiato.
Andrea si è particolarmente distinto attraverso alcune performance messe in atto sul nostro territorio, in particolare la scalata di alcune delle salite più impegnative come il Monte Cavlera, il Monte Farno, la Roncola, il Colle Gallo, l’arrivo alle frazione di Ceratello di Costa Volpino, Ganda e Lonno, l’arrivo a Strozza e al santuario della Madonna d’Erbia.
Grandi vittorie, grandi soddisfazioni, che prevedono tuttavia notevoli sacrifici e una buona dose di preparazione atletica; ogni settimana Andrea segue infatti tabelle di allenamento molto rigide e, in caso di maltempo, si allena presso la propria abitazione, mediante l’uso di specifici rulli, alternando momenti scattanti e sotto sforzo a tempi di scioglimento muscolare.
Il ciclismo è per Andrea una passione, ma soprattutto uno stile di vita, in cui non mancano fatiche, ma soprattutto appagamenti e soddisfazioni. Perché lo sport migliore è quello sano e aperto a tutti, quello a cui si partecipa per mettersi alla prova, non per vincere a tutti i costi. E’ questa la chiave vincente di Andrea, la storia di un ragazzo che non ha mai rinunciato all’emozione delle due ruote e che con determinazione e caparbietà ha raggiunto i traguardi più importanti.
Silvia Pezzera






