Commenti…in sicurezza!
Buongiorno direttore,
Commentando l’articolo riguardante i furti, la mia idea è che i sistemi antifurto possono sicuramente risultare dissuasori per i ladri di polli, ma, come evidenziato dalle statistiche e dagli articoli dei giornali, quasi inutili dai ladri che sempre più spregiudicati, si fan beffa di telecamere, sirene e forze di polizia.
Vedasi gli ultimi episodi commessi nelle ville della Maresana.
Un piccolo commento vorrei lasciarlo all’autore della “Lettera al Direttore” (pagina 36 di Paese Mio di ottobre 2013) segnalandogli che, nonostante io condivida il suo discorso, parla di «..coraggio di proporre la rinuncia a tali esteriorità..» celando poi il proprio nome in firma. Credo sia giusto appunto metterci quantomeno il nome se non la faccia.
Ultimo argomento e che è quello che mi sta più a cuore e, volendo, può essere legato da un filo con quello della questione sicurezza nelle case, è che mi piacerebbe che una volta l’anno, la polizia municipale potesse fornire tramite il vostro giornale, un resoconto delle attività svolte e soprattutto dati o una statistica sulle infrazioni stradali contestate ai cittadini, al fine di fugare la curiosità dei singoli ed avere anche un resoconto che, per noi che siamo i loro datori di lavoro, può essere motivo di suggerimento e miglioramento. Trovo infatti che siano troppo impegnati nel monitorare le soste e poco attenti a stroncare, per esempio, l’uso di telefonini in auto; cosa ancora abnormemente di moda. Visto che ci sono, colgo anche l’occasione per dir loro che l’ art.172 punto 8 a) del C.d.s. li esenta dall’uso delle cinture in auto SOLO per motivi di emergenza e non sempre come a differenza avviene. Spero di trovare in loro un po’ di onestà intellettuale a riguardo e porgo distinti saluti.
Matteo Coria
Gentile sig. Coria,
Per prima cosa mi scuso di non aver pubblicato la Sua lettera nel numero scorso del giornale ma, all’ultimo e per soli motivi di spazio, ho dovuto inserire altro materiale.
Venendo ai punti della Sua lettera, sono d’accordo che i sistemi antifurto scoraggiano i ladri di polli e non quelli con la L maiuscola ma…è dei primi che dobbiamo aver paura! I ladri, per così dire professionisti, sono abili nel loro “mestiere”: pensano solo alla refurtiva non a danneggiare cose o, peggio ancora, persone. Ognuno di noi ha letto sui giornali di musei super protetti svaligiati di quel quadro o quel gioiello. Ciò significa che il colpo viene minuziosamente pianificato in ogni sua parte. Il ladro di polli questo non lo fa. Con la crisi economico-sociale che stiamo attraversando, i malavitosi riescono ad acquisire “manodopera” a basso costo. Questi disperati, per pochi euro, entrano nelle case e portano via di tutto e di più, senza nessuno scrupolo per cose o persone!
Nessun allarme è infallibile, tutti possono essere disattivati, evitati o…scavalcati (ripeto, basta vedere i musei che ne hanno anche più di uno, eppure…). Ma, una cosa è certa, devono far dissuadere i malintenzionati. Anche il più banale degli antifurti (cane da guardia) è utile. Il delinquente di turno sicuramente preferisce saccheggiare una casa priva del cane da guardia piuttosto che una dove c’è un cane, feroce o meno, che abbaiando sveglia tutto il quartiere!
Nella Sua lettera dice che gradirebbe un “resoconto” sulle attività della Polizia Locale, HA RAGIONE! All’interno di Paese Mio o nelle pagine dell’amministrazione comunale dovrebbe essere presente ciò che Lei dice. Nel mio piccolo, provai a fare un’informazione come da Lei descritta con l’Arma di Carabinieri (dobbiamo tornare indietro negli anni…ottobre o novembre 2003, se non ricordo male). Ma, si tratta di un’informazione “diversa” da quella che siamo abituati ad avere dalle forze di sicurezza e, si sa, le novità non sono facili da affrontare.
Paolo Salamoni





