Charlie sta morendo
Caro Direttore, sono stato a lungo indeciso se indirizzarti questa lettera oppure comporre un articolo e chiederti cortesemente di pubblicarlo. Alla fine ho deciso per la prima soluzione poiché, per il tuo tramite, è in realtà quella parte della popolazione albinese che è vicina alla pratica sportiva che vorrei informare, siano essi atleti o dirigenti di Associazioni, siano essi genitori o semplici simpatizzanti.
Ad Albino STA MORENDO un’Associazione, la CHARLIE BASKET Cus Bergamo ASD, in parte per proprie “colpe” (le solite: sponsor da trovare, voglia di impegnarsi contro le avversità che viene meno con l’età…) in parte perché soggetta da un paio di anni ad una vera e propria “EUTANASIA NON RICHIESTA”, sancita dall’Amministrazione Comunale di Albino. Ci si potrebbe chiedere: “Ma dai, cosa vuoi che abbia a che vedere l’Amministrazione con una realtà così piccola? Con uno sport di seconda fascia come il basket?” Eppure è così… Si è deciso, da un lato, per la prima volta in decenni, di venire meno al “gentleman agreement” che impediva l’ingresso di nuove associazioni che promuovessero una pratica sportiva già presente sul territorio e poi, fatto questo realmente grave, è venuta meno l’applicazione del Regolamento Comunale, proprio quello che i Comuni si danno per superare eventuali divergenze tra le associazioni locali. Nel caso specifico dare ospitalità, come fossero locali, ad Associazioni extra comunali. Ci è perfino giunta una email che esprimeva chiaramente questo atteggiamento “prevaricatorio” da parte dell’Assessore allo Sport. Questo già lo scorso anno. Quest’anno, dopo aver per correttezza avvertito l’Assessore coinvolto, siamo andati direttamente dal Sindaco, per capire se “dare non solo ospitalità, ma addirittura precedenza nelle scelte degli orari a Società residenti al di fuori del Comune di Albino facesse parte della politica dell’Amministrazione”, ci siamo trovati di fronte ad una promessa di risposta cui ha seguito il SILENZIO TOTALE, silenzio che ha accompagnato perfino una mail fortemente ironica che abbiamo spedito venti giorni fa al Sindaco stesso. Perché di questo si tratta, del libero accesso dato ad una Associazione Sportiva residente a Nembro, in totale dispregio del Regolamento Comunale, regolamento di cui si chiede il rispetto per quanto invece riguarda i pagamenti (vedasi altra email del settembre scorso – tutto documentato).
Certo, capiamo bene le difficoltà dei tempi moderni, capiamo anche meglio che un’Amministrazione che fa fatica a reperire i fondi per rattoppare le strade, non possa preoccuparsi di uno sport che a livello di minibasket coinvolge meno di cinquanta piccoli maschi sull’intero territorio comunale, ma forse proprio per questo, chi è responsabile di una “politica sportiva” dovrebbe farsi carico proprio di “fare politica”, quella vera, quella che oltre alle conferenze sull’aria fritta dei comportamenti dentro e fuori dei terreni di gara, promuova lo sport come momento associativo e non solo per fare la selezione a favore dei più bravi delle associazioni professionistiche o semiprofessionistiche. Quella “politica” che favorisca lo sport per tutti, come metodo di prevenzione di malattie e atteggiamenti, so-prattutto quando si è molto piccoli e la crescita avviene proprio attraverso i processi ludici… che controlli se i vari istruttori siano in possesso “realmente” dei patentini previsti dalle Federazioni ed abbiano realmente seguito i corsi di aggiornamento……e qui mi fermo perché rischierei di annoiare tutti.
Magari, se qualcuno risponderà, farà seguire un elenco di “cose fatte” per favorire lo sport nella scuola, per “formare” dirigenti ed atleti, lamentando la riduzione dei fondi. Ma questo a noi non importa, quello che importa è che non è aumentato il numero totale di bambini che pratica il basket, mentre si è semplicemente diviso per due il numero abituale, si sono costretti alcuni a trasferirsi a Nembro o più in là, e magari si è creato lo spazio per far venire uno o più gruppi da fuori ad allenarsi nelle palestre di Albino… Ma questa “politica” ormai è consolidata nel tempo, e la “Seriana Basket Nembro ASD”, questo il nome ufficiale della nostra concorrente, non è certo la mosca bianca. Resta il fatto che questo sarà con tutta probabilità l’ultimo anno di vita albinese di Charlie Basket. A qualcuno non fregherà niente, qualcun altro sarà contento, resta il fatto che un pezzetto di sport se ne va, per mancanza di “ossigeno politico”….
Antonio Valentino
Sig. Valentino Antonio
Posso comprendere parti dello sfogo, ma non condivido assolutamente il pensiero che le difficoltà dell’associazione, siano tutte da colpevolizzare ad altri senza aver fatto delle riflessioni interne. Cercare di restare al passo con il mutamento dei tempi anche nello sport, non è facile per chiunque, e lo ha compreso anche Lei che ha cercato negli ultimi anni in qualche modo di farlo.
Da quando la conosco, l’ho vista operare nell’attività del basket, con la Polisportiva Desenzanese ASD che l’aveva accolta tra le sue molteplici attività, per poi uscirne creando una specifica associazione dedicata alla sola sua attività, la Desenzanese Basket ASD, proseguendo poi con una fusione con Olimpia Albino basket con l’obbiettivo di creare un’unica associazione Albino Basket dedita alla Pallacanestro maschile in Albino. Anche in questo caso c’è una sua scelta di continuare in modo autonomo, promuovendo con un progetto di minibasket con la sua attuale Charlie Basket Cus Bergamo ASD. Non è mio compito entrare in merito alle motivazioni delle mancate continuità di collaborazioni che sono state intraprese, che inducono a riflessioni di non semplici rapporti di condivisione progettualità tra i vari dirigenti incontrati in questi anni.
La mia preoccupazione sulla buona continuità delle attività sportive in Albino, non si limita al vedere chi chiede gli impianti sportivi, ma cerca di comprendere la progettualità, cercando di trovare spazi compatibilmente a TUTTI quanti richiedono spazi per la loro attività sportiva. (la Charlie Basket per l’attività del minibasket aveva avuto anche quest’anno le stesse ore del precedente anno). Mi parla di “politica sportiva” che sia attento e favorisca tutto quanto lei scrive, ma mi permetta di estendere questo mio rammarico alla sua come tante altre nostre associazioni di Albino; tutti parlano bene dei loro intenti sulla pratica sportiva rivolta ai minori, ma poi quando si deve fare un percorso EDUCATIVO condiviso con l’amministrazione, sono solo gran poche persone che ci mettono questa attenzione, e di quelli che dicono e scrivono delle belle parole sui loro intenti nell’attività che fanno, mai nessuno!
Tutti hanno istruttori patentati e strabravi tecnicamente, ma poi quando c’è da incontrarsi per comprendere come si sta muovendo il territorio di Albino e dintorni e condividere strategie che coinvolgono i minori, la maggior parte delle persone che hanno anche la responsabilità EDUCATIVA nel mondo dello sport, mancano.
Non c’è e non c’è mai stata la volontà di far “sparire” nessuno da parte mia e dell’amministrazione, semplicemente ci sono in corso dei cambiamenti forti nel mondo sportivo come per tanti altri settori (lavoro, cultura ecc. ecc.), si riuscirà ad uscirne solo facendo squadra e non restando arroccati sulle personali convinzioni
Assessore Sport Politiche Giovanili
Franco Petteni





