“In questo giorno di festa, ulteriormente arricchito dalla vostra presenza, è davvero un grande piacere accogliervi, farvi i miei complimenti e ringraziarvi per i vostri successi” Con queste parole, nel pomeriggio di mercoledì 8 dicembre, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto presso il Palazzo del Quirinale una delegazione della FMI, la Federmoto nazionale, comprendente vertici federali, campioni internazionali e vincitori delle gare a squadre nazionali del 2021.
Una cerimonia solenne con la più alta carica dello Stato che rimarrà nella memoria non solo delle leggende Valentino Rossi e Tony Cairoli o di Pecco Bagnaia, determinante per il successo italiano di casa Ducati, ma anche del nostro Manolo Morettini, vincitore della “Sei Giorni junior“.
Vent’anni compiuti lo scorso settembre, sebbene residente a Gazzaniga, Manolo si ritiene vertovese al 100%: a Vertova ha amici e legami famigliari, a partire da Nonna Bettina che affettuosamente chiama “Regina Elisabettta” e che naturalmente ne è la prima tifosa.
La passione per le due ruote si è affinata con gli anni ma è nata a pochi metri da casa; sul piazzale del mercato presso l’ex-stazione ha iniziato a sviluppare l’equilibrio prima di frequentare il Moto Club Ponte Nossa e la pista d’allenamento “Scalvina” dove ha avuto modo di lavorare con Felice Manzoni, grande amico venuto a mancare nel 2014.
I risultati non hanno tardato ad arrivare e non sono mai mancati: sei titoli italiani (di cui quattro consecutivi fra 2015 e 2018) nelle categorie giovanili, 7° nel campionato mondiale 2019, 3° posto finale in quello italiano classe junior dello scorso anno. Attualmente gareggia per Ktm Italia gestito dal team Farioli, storica scuderia nata quando l’enduro si chiamava ancora regolarità, la sua moto è una Ktm 250 quattro tempi ed il suo numero di gara il 38.
Entrare al Quirinale, incontrare di persona il Presidente della Repubblica e stringere la sua mano è stato per lui un grandissimo onore e con una certa emozione può raccontare di questa esperienza intensa ed emozionante da custodire sempre nei propri ricordi. Ne serberà per ogni singolo attimo di un soggiorno organizzato dalla FMI in ogni dettaglio: ricorderà il viaggio verso Roma, l’abito elegante indossato per l’occasione, il briefing in federazione, la scorta verso il Quirinale, i controlli all’accesso, l’attesa a fianco dei piloti più famosi, i complimenti ricevuti personalmente dal Presidente, le fotografie volte a immortalare il prezioso momento.
Di certo rimarrà vivo il conciso ma esaustivo e toccante discorso del Capo dello Stato che, emozionato e alquanto partecipe, si è complimentato per quanto fatto nel corso di una anno che per lo sport italiano è stato straordinario ma non casuale, bensì derivante, ha sottolineato, da anni di grande protagonismo sportivo nazionale in cui anche il motociclismo, da tempo, recita una propria parte con grandi campioni.
Mostrando passione ed interesse, ha definito il motociclismo uno sport con un passato ricco di storia, un presente entusiasmante e un futuro che promette grandi soddisfazioni grazie a giovani piloti che rappresentano una garanzia per il futuro sportivo italiano; ricordando quanto gli sportivi possano essere riferimento soprattutto, ma non solo, per la gioventù, ha inoltre rimarcato l’importanza che ogni atleta ha in rappresentanza dell’intera nazione.
Significative anche le parole di Giovanni Copioli, Presidente della Federazione Motociclistica Italiana e capodelegazione che, con grande soddisfazione, ha evidenziato l’eccezionalità dell’evento definendolo ottima opportunità per ricordare il valore sociale del motociclismo e per sottolineare la grande portata del movimento che vede impegnati, al fianco di grandi campioni capaci di scrivere la storia dello sport, giovani talenti che si sperano capaci di raccogliere quell’eredità che la FMI vuole tramandare alle generazioni presenti e future, nell’occasione ben rappresentate da piloti che potranno regalare nuove vittorie e soddisfazioni.
Elogi sono giunti anche dal presidente del CONI Giovanni Malagò che, dopo aver ringraziato il Presidente per la straordinaria occasione riservata alla federazione, l’ha definita un tributo per i risultati ottenuti dai piloti a livello sia individuale che a squadre.
I complimenti finali credo possano però arrivare a Manolo dai compaesani della Valle Seriana, orgogliosi dei suoi successi e fieri di essere stati da lui idealmente rappresentati in questo importante ricevimento.
Luca Gualdi









