Doveroso un ricordo di Ugo Colombo, persona ben conosciuta, stimata e rispettata ad Albino, la cui vita si è spenta lo scorso 15 febbraio. Doveroso rimarcare la sua tenacia nel portare avanti passioni, valori, convinzioni, nei vari ambiti in cui ha operato, quello educativo, poi sociale e quindi ambientale, sempre a vantaggio della sua comunità. Doveroso sottolineare il suo carattere, umile e mite, ma nel contempo deciso nelle idee e nei comportamenti, per un quadro d’insieme che ne tratteggia una persona giusta e coerente.
Aveva 75 anni, lascia nel dolore la moglie Rosalma, i figli Giacomo e Maria con le loro famiglie e i quattro nipoti; ma soprattutto lascia un vuoto nella comunità albinese, segno che la sua presenza era faro per molte persone.
Maestro elementare negli istituti di Albino e di Vall’Alta, si è speso con gioia e gratuità per i suoi alunni, avviando iniziative anche oltre l’orario scolastico, trasmettendo valori di giustizia, cura sociale, impegno solidale e attenzione ambientale. Consigliere comunale, fondatore del Gruppo Informazione, collaboratore della locale agenzia di assicurazioni Unipol, è stato il fondatore dell’associazione “Insieme per Piazzo”. E proprio i volontari dell’associazione lo ricordano con un saluto, presente nella loro sito internet:
Un saluto ad Ugo Colombo nostro primo presidente
Ugo è stato un educatore per professione e per vocazione. Aperto alle novità della didattica e alla metodologia della ricerca, le ha applicate nel suo insegnamento vissuto per diversi anni nella sede di Vall’alta e ha diretto un Campo Ricreativo Estivo innovativo. Ha vissuto l’esperienza formativa del Comune dei Giovani, che in Albino ha preparato una generazione ad accostarsi alle problematiche amministrative e sociali, orientandola ad un approfondimento dei valori e ad un impegno in prima persona nelle vicende amministrative con spirito critico e innovatore. Era convinto che per avere un progresso nella amministrazione comunale fosse indispensabile diffondere una informazione costante per suscitare dibattito fra la gente sulle problematiche sociali e le scelte amministrative comunali; con questa finalità ha fondato nel 1974 il Gruppo Informazione. Per 15 anni con lo strumento povero di un foglio mensile ciclostilato e distribuito gratuitamente a tutte le famiglie il Gruppo ha portato a conoscenza della gente proposte per un avanzamento della qualità dei servizi, stimolando sempre la ricerca del bene comune non assecondandolo ad interessi privati. Le tematiche proposte all’attenzione di tutti hanno toccato in particolare l’urbanistica con tutti i risvolti del Piano Regolatore in un periodo di forte espansione edilizia spesso guidata dalla speculazione; la rivitalizzazione del centro storico, privilegiando la pedonalizzazione come in tutte le realtà europee più avanzate; i Servizi Sociali per una migliore attenzione alle fasce più disagiate e per l’istituzione del Consultorio e dell’Asilo Nido; la gestione dei rifiuti e il contrasto all’inquinamento conseguente ad un uso scorretto dell’inceneritore; un’attenzione ecologica al territorio e alla salvaguardia della natura in particolare per il territorio di Piazzo, ultimo polmone verde di fondovalle. Ugo è stato un profeta laico con visioni di futuro, sempre orientato al bene comune, al rispetto e la tutela dell’uguaglianza dei cittadini. È stato coerente nel segnalare, sempre in modo corretto ed educato, gli abusi sul territorio e le connivenze di chi era preposto al rispetto delle regole. L’impegno di Ugo si è concentrato sulla proposta di istituzione del Parco Sovraccomunale di Piazzo e Trevasco, dando vita ad una partecipata associazione che si è attivata per promuoverne la valorizzazione. Il parco è stato ufficialmente riconosciuto nel 2009, ma a tutt’oggi, dopo oltre 30 anni di impegno nessun intervento significativo vi è stato fatto e come parco resta ancora tutto da codificare. In questi ultimi anni si è dedicato alla famiglia per trasmettere alle nuove generazioni quei valori che hanno caratterizzato tutta la sua vita. Era anche un “Partigiano” nel vero senso della parola, ovvero: schierarsi, partecipare, non essere indifferente. Il suo stile di vita era caratterizzato da un profondo rispetto per le persone, moderazione nel modo di esprimersi non privo della necessaria fermezza, semplicità e attenzione nelle relazioni. Era una persona mite e umile di cuore. Tutti gli amici e l’Associazione per Piazzo gli sono grati per la sua testimonianza.
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