Li vediamo sulle autostrade e sulle statali, ma anche nelle più impervie stradine secondarie, di campagna o montagna: i guard-rail sono “compagni fedeli” di tutti gli automobilisti, in quanto garantiscono una sicurezza stradale portata alla sua massima espressione tecnologica. Per la sua stessa natura il guard-rail è una protezione stradale che si occupa di contenere passivamente i veicoli che vi sbattono contro, in velocità o meno.
Si chiamano guard-rail, un nome mutuato dalla lingua inglese, ma in Italia si parla nei vocabolari di “barriera stradale”, oppure “barriera di contenimento stradale”. In Bergamasca, e quindi anche ad Albino, si dice semplicemente “barriera di protezione”.
Ebbene, adesso anche il santuario del Colle Gallo, che si affaccia sull’omonimo passo intervallivo fra la Valle del Lujo e la Val Cavallina, ha il suo bel guardrail di protezione, in metallo, alla giusta altezza, come si conviene rispettando le attuali misure da normativa. Una “barriera” di circa 20 metri, posta sul lato sinistro, salendo al passo, in direzione di Altinello e, da qui, verso i Prati Moletti di Dossello.
Si direbbe: “20 metri appena?” Sì, soltanto 20 metri in lunghezza, ma così strategici, così importanti per la sicurezza stradale – degli automobilisti, dei ciclisti, dei pedoni – che la sua realizzazione, nell’ultima settimana di settembre, ha rappresentato un grande evento sociale. Infatti, la vecchia barriera di protezione, che si allungava sulla stessa lunghezza, delimitando la sede stradale e il pendio prativo sottostante, mostrava i segni del tempo, logora, arrugginita, mancante di alcuni mezzi, che la rendevano pericolosa per chi vi si appoggiava, figuriamoci se ci andava contro un autoveicolo: più che una barriera era una staccionata in ferro, quindi con varie porzioni “aperte”, per nulla sicure.
E che rischi in questi anni: ad ogni funzione religiosa, le auto dei fedeli erano parcheggiate sul lato fronte strada, restringendo così la carreggiata, con tutti i pericoli del caso (ah, quando una sistemazione del crocevia del Colle Gallo, con parcheggi?). Ora, invece, grazie ai lavori della ditta Cristoforo Belingheri di Colere, il basamento in cemento è stato ancorato sul muro di sostegno, in pietra, della strada, potendo così inserire un guardrail di giuste proporzioni, tale da allargare un po’ la carreggiata. Inoltre, in direzione di Altinello, il guardrail è stato inserito in diagonale, immerso nel muro di sostegno, allungando così di alcuni metri tutta la barriera di protezione.
Certo, si poteva fare di più, allungandolo di una decina di metri, così da mettere veramente in sicurezza tutta la curva che svolta a sinistra e che conduce ad Altinello e ai Prati Moletti di Dossello, ma per ora può andar bene così.
Ben lo sanno i tanti frequentatori del Passo del Colle Gallo, luogo di sosta di tanti fedeli, di tutta la Bergamasca, che salgono per pregare al santuario della Madonna della Neve; soprattutto gli abitanti della Valle del Lujo, che vedono nel baretto un luogo di incontro, per una caffè o una bibita; come pure i ciclisti, che lo vedono come traguardo delle loro ciclo-escursioni.
A breve, poi, verrà rifatto l’asfalto in prossimità dell’intervento.
Bene, un nuovo guardrail, un nuovo manufatto stradale, per garantire sicurezza al Passo del Colle Gallo.








