Ha fatto bella mostra per alcune settimane all’ingresso della chiesa parrocchiale dii Cristo Re, a Comenduno: è stato chiamato “Albero della Solidarietà”, un albero di Natale alto sette metri e composto da oltre duemila “quadrotti” di dodici centimetri per lato realizzati all’uncinetto, con colori e disegni diversi. E’ il frutto del lavoro di una comunità intera che, dallo scorso mese di maggio (dopo un annuncio lanciato sul bollettino parrocchiale), è stata coinvolta in un progetto di solidarietà e accoglienza, dalle valenze creative.
Impegnate, in modo particolare, una ventina di “uncinettine” (questo il simpatico nome coniato per il progetto), signore di diverse età, tra i 36 e gli 80 anni, volontarie della parrocchia di Comenduno, sostenute anche dal contributo di altre “uncinettine” di Albino, Bondo Petello, Desenzano al Serio e Cene.
Ma queste volontarie hanno fatto molto di più di quanto richiesto per realizzare l’albero multicolore della solidarietà. Diversi “quadrotti” avanzati, infatti, sono stati collocati in oratorio o accanto al presepe della frazione, che non ha mancato nemmeno quest’anno di attirare migliaia di visitatori. Molti altri “quadrotti”, poi, sono stati trasformati in presine per la cucina e confezionati in pacchetti regalo, che sono stati distribuiti in cambio di offerte a sostegno del progetto di accoglienza della parrocchia, coordinato dal gruppo Caritas parrocchiale.
La raccolta fondi connessa al progetto “Albero della Solidarietà” ha permesso di contribuire all’accoglienza delle 16 persone – mamme ucraine con genitori anziani e bambini tra i 5 e i 17 anni, più una famiglia marocchina – che sono ospitate negli appartamenti che in passato erano utilizzati dal parroco e dal curato.
Da segnalare che, oltre all’aspetto solidale che sottende la sua realizzazione, l’”Albero della Solidarietà” ha fatto nascere anche nuove relazioni fra le volontarie che si sono impegnate nel progetto, che è andato oltre l’ambito parrocchiale.









