Tante strisce a maglia o uncinetto per unire le città di Bergamo e Brescia in un unico abbraccio, in occasione dell’evento “Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023”.
Ecco la dimensione richiesta: 10 cm di larghezza, 150 cm di lunghezza e due asole alle estremità realizzate a uncinetto o a maglia lunghe 14 cm. Una buona occasione per terminare gomitoli, sperimentare nuovi punti e combinazioni di colori, scatenare la propria fantasia. Unico vincolo: le dimensioni.
Questo, in sintesi, è “VivaVittoria Bergamo Brescia”, un progetto speciale, un’opera relazionale condivisa, che porterà a realizzare una straordinaria catena umana, formata da 40.000 persone unite da una striscia in maglia lunga 1 metro e mezzo, che si disporranno una accanto all’altra lungo un percorso di circa 80 km “che unisce”, appunto, Bergamo e Brescia. La catena umana prenderà vita contemporaneamente da Piazza Vecchia a Bergamo e da Piazza della Loggia a Brescia, definendosi poi lungo il tracciato: il punto d’incontro avverrà sul ponte tra Sarnico e Paratico, la tappa intermedia del percorso.
La Biblioteca di Albino è stata individuata come “centro raccolta” delle strisce colorate. Già nei mesi scorsi, infatti, ha messo a disposizione, una volta alla settimana, la Saletta Rivola, per tutte le donne che volevano per ritrovarsi insieme a sferruzzare e uncinettare. E già è stato organizzato, ad ottobre, un primo momento di raccolta delle strisce colorate. Mentre altre sono state consegnate al “Club dei Punti”, presso il “Circolo Minardi” di Borgo Santa Caterina, a Bergamo. Ma ora, dopo le festività natalizie, è in programma una nuova consegna, sempre in Biblioteca, sabato 28 gennaio.
Come detto, le strisce verranno utilizzate per dare vita ad un evento straordinario, la cui data sarà definita a breve. Per informazioni aggiornate, collegarsi sulla pagina Facebook dell’Associazione VivaVittoria Bergamo oppure telefonare alla Biblioteca di Albino (035.759001), chiedendo della referente Silvia Zenoni.
Alla fine dell’evento, le strisce colorate saranno oggetto di una raccolta fondi, che andrà a favorire alcune associazioni per il sostegno degli adolescenti.
Ma cos’è “VivaVittoria”? Cosa significa “opera relazionale condivisa”? “Per “VivaVittoria” – spiegano i referenti dell’associaizone – si intende condividere con il maggior numero possibile di donne l’idea che la violenza si può fermare cominciando dalle stesse donne, dalla consapevolezza che le donne decidono della loro vita. Infatti, nel momento stesso in cui ogni donna capisce il proprio valore, diventa automaticamente artefice della propria esistenza ed è in grado di produrre un cambiamento in se stessa e nella società. Come strumento per concretizzare questo progetto è stato scelto il fare a maglia, metafora di creazione e sviluppo di se stesse. Questa “buona pratica” si è dimostrata un tramite perfetto, perché si tratta di una modalità creativa molto diffusa e facilmente apprendibile, che in tutti gli adulti riconnette ad immagini familiari, fa emergere ricordi e crea un’attitudine all’incontro e alla relazione”.
In verità, già nel 2019 “Viva Vittoria Bergamo” ha fatto tappa ad Albino, con l’iniziativa “Una maxi-coperta su Piazza Vecchia”. Era la prima volta che il progetto si affacciava in città: anche in quel caso, l’obiettivo era quello di creare un’opera condivisa, frutto di tante persone, formata da tanti quadrati a maglia o all’uncinetto che, messi insieme hanno permesso di produrre una “maxi-coperta”, che è andata a coprire tutta Piazza Vecchia, in Città Alta, a Bergamo, il 23 e 24 novembre, in occasione della “Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne”. E il cui ricavato, di ben 77.000 euro, è stato donato all’associazione “Aiuto Donna”.
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